Tregua
di 15 giorni alla Manz di Sasso Marconi. Sindacati e azienda hanno
convenuto di sospendere per due settimane la procedura di mobilità
dei 9 licenziamenti per consentire alle parti di ricercare e quindi
verificare se vi sono le condizioni per procedere in modo concordato.
Il
16 di febbraio prossimo la Città metropolitana ospiterà un incontro
per fare il punto della situazione, cui parteciperanno tutte le parti
in causa. Saranno messe a confronto le varie proposte e si saprà
quale è il 'futuro prossimo' del sito produttivo di Sasso Marconi.
La proprietà è rimasta comunque ferma sulle sue posizioni. I
licenziamenti saranno 9.
“Importante
la sospensione poiché, essendo il numero di lavoratori dichiarati in
esubero inferiore a 10, la procedura è semplificata e si conclude in
tempi brevi, “ ha detto Lorenzo Tamarri della Fim-Cisl . “Noi
abbiamo ribadito che l'unico modo di procedere debba essere quello
della 'volontarietà' dei dimissionari. L'azienda ha già presentato
un pacchetto di offerte che potrebbe agevolare la soluzione. Il 16 si
potrà verificare e valutare”.
Non si capisce cosa stia succedendo.
RispondiEliminaArriva la Manz e compra una divisione meccanica in crisi della Kemet(ex Arcotronics) poi investe addirittura dalle voci sembra che abbia messo a posto i conti e poi adirittura impiega 20 esterni (non so il numero esatto) perchè non ha dipendento a sufficienza.
Come mai adesso cerca di licenziare 9 persone???
Non è che queste persone sono dei fannulloni e a differenza degli imprenditori Italiani questi licenziano? Sbaglio?
Oppure sono pazzi
Oppure ??????
Vorrei capire !!
x 3 febbraio 2016 18:44
RispondiEliminaL'economia reale, il lavoro che produce beni d'uso e di consumo, non vale più niente.
Sei rimasto indietro.
Questi della Manz avranno delle obbligazioni in scadenza, da rimborsare, per cui tagliano i costi del personale, oppure con il contante in cassa preferiscono speculare in Borsa.
Oggi comanda la finanza speculativa globale che "usa" il metodo di saccheggio contro i suoi stessi popoli. L’Unione Europea, la Banca centrale e i politici complici attaccano i propri popoli con l’austerità, con i tagli ai salari e alle spese sociali, con le svendite di aziende redditizie; e adesso, col bail-in,etc etc
Benvenuto nel mondo reale, e cerca di non protestare troppo, altrimenti ti fanno arrivare un altro milione di clandestini...
Sicuramente la peoduzione industriale è sovvenzionata dagli stati da sempre, attraverso esenzioni e fondi a perdere; dopo 40 anni di questo andazzo i debiti degli stati sono insostenibili quindi alle aziende non arrivano più le agevolazioni che gli permettono di produrre di più del dovuto facendo utile attraverso il denaro incamerato dallo stato ( e non certo con la produzione), a questo punto basta un problema qualunque per andare in banca rotta e quindi la prima cosa che fanno è licenziare....
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