Da Il Tempo .it, segnalato.
L’Italia
non cresce. A dispetto dei messaggi autoincensatori di Matteo
Renzi, il quadro economico del Paese e i conti pubblici sono in
peggioramento. La congiuntura internazionale non accenna a
migliorare e le previsioni contenute nella nota di aggiornamento
del Def (il Documento di economia e finanza) che già allora
parevano ambiziose, ora si stammo rivelando irrealistiche. Il
governo dovrà quindi rivedere i conti alla luce di una crescita
più debole del previsto. Il ministero dell’Economia è pronto
ad abbassare le previsioni del pil per quest’anno, dall’1,6%
all’1,4%. Il che vuol dire che servirebbe una correzione dei
conti, ovvero una manovrina, di almeno 3 miliardi. Ma dal momento
che si tratta di previsioni non è escluso che l’andamento del
pil possa essere ancora più fiacco. L’Ocse ha appena stimato
per l’Italia un progresso del pil per l’Italia di appena l’1%
nel 2016. Il che vuol dire, secondo un calcolo di Unimpresa, una
correzione dei conti che potrebbe salire anche a 9 miliardi. Va
ricordato che l’anno scorso il governo diede per scontato a
Bruxelles un drastico calo del deficit proprio grazie alla
crescita del pil. Il che avrebbe consentito di raggiungere il
paregio di bilancio nel 2018. Ma ora modificando le stime andranno
rivisti anche gli obiettivi del deficit e il pareggio di bilancio
rischia di slittare.
Il
governo si troverà ad un bivio: aumentare le tasse o rivedere la
spesa pubblica. Il quadro complessivo che sarà meglio delineato
dallo stesso governo entro la metà di aprile con il Documento di
economia e finanza, secondo il Centro studi di Unimpresa,
evidenzierà in ogni caso una debolezza strutturale della
congiuntura. Tutto ciò avrà inevitabili conseguenze sia sul
programma futuro dell'esecutivo sia sulle promesse già fatte,
specie in campo fiscale. Tenuto conto, peraltro, che la spending
review si è rivelata una missione impraticabile, come dimostrato
dall'aumento di 52 miliardi delle spese correnti della pubblica
amministrazione nel 2015 rispetto al 2014, è assai probabile,
conclude Unimpresa, che qualsiasi misura correttiva si traduca in
un aumento delle tasse sia sulle famiglie sia sulle imprese.
Il
problema non è tanto la manovrina di aggiustamento in corso
d’anno. Il macigno più grosso sarà quello del 2017 quando
bisognerà trovare almeno 15 miliardi per impedire che scatti la
clausola di salvaguardia, cioè l’aumento dell’Iva da gennaio.
A questi bisognerebbe sommare altri 8,5 miliardi per arrivare al
pareggio di bilancio nel 2018. Quindi si tratta di almeno 24
miliardi. Un cifra suscettibile di aumento se la congiuntura
internazionale dovesse peggiorare.
Sul
governo pesa anche la spada di Damocle della Commissione europea
che deciderà a maggio se concedere al governo di Renzi la
flessibilità già inserita nella scorsa legge di Stabilità o
bocciarla.
Oggi
la Commissione europea presentarà un rapporto sugli squilibri
macroeconomici nei Paesi Ue. L'Italia resta sotto osservazione ma
Bruxelles riconosce i progressi fatti su diversi fronti - mercato
del lavoro, istruzione, pubblica amministrazione e banche - e
incoraggia Roma a fare di più. Nel documento si sottolinea l’alto
debito pubblico. L'Italia, secondo la bozza del rapporto, è stata
collocata nella categoria dei Paesi con squilibri macroeconomici
«importanti» insieme alla Francia, al Portogallo e alla
Bulgaria. Ma i toni utilizzati nel testo che descrive la
situazione del Paese, sottolineano fonti europee, sono «piuttosto
positivi e incoraggianti». E questo anche se non mancano i
rilievi critici che, oltre al peso del debito, evidenziano anche
quanto resta ancora da fare, tra l'altro, per far crescere la
produttività e combattere evasione e corruzione. Nel rapporto
della Commissione anche la Germania resta sotto osservazione a
causa del suo avanzo delle partite correnti, ma viene collocata
nella fascia prima di quella in cui si trova l'Italia e dopo
quella del gruppo dei Paesi promossi. La graduatoria preparata da
Bruxelles prende anche una quarta categoria, quella dei Paesi in
cui la situazione è così grave da richiedere azioni correttive
importanti e quindi l'avvio di una procedura ad hoc che
quest'anno, per la prima volta, riguarderebbe almeno un Paese che
comunque non sarà sicuramente l'Italia.
Laura
Della Pasqua
Troppi twitter x essero vero.
RispondiEliminaQuesta politica renziana non ha ne orrizzonti ne ideali, non è nemmeno un partito di sinistra, ma solo un aggregato politico che improvvisa ogni giorno qualcosa che assomiglia ad uno show. Un governo senza radici e ne ideali non può che portare al disfattismo sociale, culturale che economico. La tassazione fiscale reale, grava sul groppone degli italiani oggi al 50% vale a dire niente crescita, niente benessere per la maggiorparte degli italiani che lavorano, non c' è ricchezza a livello nazionale che in casa propria delle famiglie del ceto medio. La maggiorparte degli italiani pensa che non ci sarà mai più una ricchezza reale nelle famiglie medie in quanto il carico fiscale grava proprio su questi che siano dipendenti privati che pubblici e pensionati.Troppi twitter e pochi libri, prevale l' ignoranza e l' egocentrismo del business assoluto x pochi.
Perchè questa sinistra da monti a renzi non guarda in faccia una realtà sempre tralasciata quella dei redditi unici ??? cioè chi vive pur lavorando e con un reddito solo da dipendente ha un prelievo fiscale maggiore. Si sa con due redditi in famiglia va grassa, con due stipendi si paga il mutuo della casa o appartamento le bollette che arrivano tutti i giorni oramai (vedi telecom) riempi il carrello della spesa e arrivi a fine mese in bellezza levandoti qualche sfizzio con lo shopping risparmiando pure, mentre con uno stipendio solo non ti rimane che pagare solo ed il frigo non lo riempi per nulla oltre che non arrivare mai a fine mese. In banca poi il colore che predomina sul tuo conto/c è il rosso. Eppure nessuno affronta il problema nessuno fa niente pur sapendo che con uno stipendio solo paghi tutto quanto come viverci in tre. Nessuno ne parla tutti in silenzio ci si vergogna della verità..... di chi ci si deve vergognare a parlarne ??? chi vive con un reddito solo è povero e lo sono diventati ancor di più grazie al toscano di firenze ed il suo comlice, nonchè braccio destro, padovan. All'immortacci.....
RispondiEliminaPurtroppo non ce la raccontano giusta, c' è ben altro in ballo altrochè crescita economica. L' europa del nord (germania) ci ricatta per crescere al meglio solo loro.
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