Venerdì
prossimo, 15 gennaio, alle 21, presso la Sala Polivalente di Vado di
Monzuno verrà proiettato 'Mi mancherai', il
documentario su Sandro Pertini. Alla serata parteciperanno
l'onorevole Valdo Spini, nelle
vesti di presidente della
Fondazione Circolo Fratelli Rosselli e il professor Stefano
Caretti, presidente
dell’Associazione Sandro Pertini, nonché voce narrante del film di
cui è anche stato uno degli autori.
Il
24 febbraio 1990 si spegneva Sandro Pertini,
presidente della Repubblica tra il 1978 e il 1985, probabilmente uno
dei politici più amati e apprezzati nella storia italiana.
La
sezione Mario Musolesi dell'ANPI e il Comune di Monzuno ne celebrano
la memoria con la proiezione del documentario “Mi
mancherai”, realizzato da
Vittorio Giacci in concorso con docenti della Scuola di Cinema di
Roma come i premi Oscar Osvaldo Desideri e Eva Desideri per la
scenografia e Luis Bacalov per le musiche, Daniele Pettinari per la
direzione artistica, Giuseppe Pinori per la fotografia, Adriano
Tagliavia per il montaggio, Fabio Ancillai per il suono e Peter
Reichof per le fotografie di scena. Il film, realizzato nel 2008 nei
locali dell’Associazione “Filippo Turati” di cui Pertini è
stato presidente, (locali che oggi ospitano l'Associazione Nazionale
“Sandro Pertini”) ha ottenuto la nomination ai Globi d’oro
della stampa estera quale miglior documentario 2009.
Sandro
Pertini è stato un esempio di onestà, coerenza e trasparenza,
simbolo di laicità, costruttore di libertà, democrazia, giustizia
giusta e sociale. Nel suo messaggio “Per
un mondo nuovo e giusto”,
pronunciato l’8 luglio 1978, davanti al Parlamento, subito dopo la
sua elezione a Presidente della Repubblica, con l'affermazione
“si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino
i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano
contro la fame”,
sintetizzò la sua vocazione politica.
Realizzato
in occasione del trentennale della sua elezione, il documentario “Mi
mancherai” analizza, attraverso ricordi e spezzoni cinematografici,
il percorso che ha portato Pertini a diventare un uomo di stato
vicino ai cittadini ed alle loro necessità. Si comincia dai suoi
primi ami di vita nell’Italia monarchica, e attraversando due
guerre mondiali si ricorda l’esilio politico durante il Fascismo,
il carcere e la sua partecipazione attiva alla lotta partigiana, alla
Liberazione ed all’inizio dell’era repubblicana, con il
Referendum, la Costituente, il Fronte Popolare. E poi ancora i
governi a guida democristiana, il boom economico, il primo
centro-sinistra, gli incarichi istituzionali fino agli anni della
Presidenza della Repubblica. Non può mancare poi uno sguardo rivolto
anche agli “anni difficili” del suo mandato (Il sequestro Moro,
il terrorismo, le calamità naturali) quegli aspetti umani e
caratteriali che lo hanno reso così unico nell’immagine e nel
ricordo non solo in Italia ma nel mondo intero.
non strumentalizziamo anche pertini che poi non c' interessa più di tanto, acqua passata.
RispondiEliminaUn po' di antistoria d'Italia.
RispondiEliminaIl D.P.R. n° 350 del 27 giugno 1985 mise le banche fuori dal controllo dello Stato.
Indovinello: Chi fu il Presidente della Repubblica che lo firmò ?
.................................................................Sorpresa!
Ebbene sì, il presidente più amato dagli italiani!
E' stato Pertini a sottrarre le banche al controllo statale e quindi a sottrarre la sovranità monetaria agli italiani!
appunto......acqua passata per fortuna.
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