sabato 30 gennaio 2016

Monzuno. I bambini della scuola materna e gli anziani della casa di riposo insieme per un laboratorio culinario.

I bambini della scuola materna e i nonni della casa di riposo di Monzuno avevano progettato di 'biscottare' insieme e hanno biscottato a lungo con vantaggi per entrambi. Gli attori hanno apprezzato il dolce incontro con farina e decorazioni utilizzando mestoli, tegami e forno e gli aspiranti 'biscottai' hanno promosso i loro 'maestri' a pieni voti.

I risultati, come ci si aspettava, sono stati 'più che gratificanti'”, spiega Francesca Boccuzzi della 'cooperativa Sollievo', organizzatrice assieme al Comune, della bella iniziativa, “con conseguenze positive anche per gli anziani che spesso magicamente, a contatto con quelli che potevano essere i loro nipotini, hanno ricordato i procedimenti culinari in modo naturale anche se non praticati da molto tempo. Persino chi soffre di Alzheimer o di Demenza senile ha ripreso l'uso del mattarello, ha ricordato le porzioni dell'impasto e ha dato sfoggio del suo sapere antico. I bambini a loro volta hanno trovato interessantissime le lezioni che vertevano soprattutto sul 'sapere delle mani'. Si può definire, con la dovuta cautela, una esperienza addirittura terapeutica. Certamente da ripetere. Non è questa la prima esperienza e non sarà l'ultima. Ci proponiamo “ prosegue la coordinatrice della casa di riposo Tre Laghetti, “ di allargarla agli alunni delle elementari. In base al periodo dell'anno in cui è programmato l'incontro organizziamo il tema, il paniere degli ingredienti e il risultato. Il prossimo incontro si propone di affiancare il carnevale. Chi parteciperà potrà quindi imparare a fare le sfrappole e gli altri dolci di carnevale”.

L'assessore alla cultura del comune di Monzuno, Ermanno Pavesi, dopo essersi congratulato con gli operatori per il bel risultato, ha aggiunto: “Ciò dimostra che le cose semplici e più vicine di quanto si crede, sono le più fruttifere. L'incontro intergenerazionale si è dimostrato facile e molto proficuo. Un esempio da non dimenticare ed esportare.”






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