domenica 24 gennaio 2016

Il Maresciallo karateca si racconta.

Di Mario Becca

Come in tanti caso si comincia per caso. Io avevo sentito che un amico di andava in palestra a fare karate e voli provare anch’io.” Così a Francavilla Fontana (Brindisi) iniziò la sua avventura di karateca, che si fermerà a circa 20 anni per essere ripresa a distanza di circa 15 a Castiglione dei Pepoli con l’incontro di un istruttore dello Sport Village di Bologna che ha come presidente e d.t. il M.o Carlo Maurizzi.
Dopo un allenamento di prova a S.Bendetto Val di Sambro con oltre 80 partecipanti ho proseguito e sono entrato nel gruppo dei Master andando a vari stage. Mi stavo accorgendo che con grande entusiasmo e rinnovata carica stavo facendo quello che avrei voluto e dovuto fare a 20 e non c’ero riuscito.
Denotando qualità tecniche e fisiche è arrivata la convocazione agli Europei di Nizza.
Ricordo quando gli consegnai la tuta della Nazionale di cusi sono D.T. Era molto emozionato, la prese in braccio denotando una commozione che mi sorprese.”
E poi vennero le gare. Molto dure, molto difficili, perché nei Master troviamo tutti atleti ex agonisti e quindi con esperienza e tecnica raffinata.
A Nizza i miei giovani allievi non c’erano, ma sentivo nelle orecchie e nella testa i loro caldi incitamenti. Rivedevo mentalmente quel video che avevano fatto proprio per me. Sentivo che non avevo alternative: dovevo vincere per me ma soprattutto per non deludere loro. E mi sono impegnato al massimo sotto l’aspetto psicofisico ed è arrivato il grande risultato, il primo gradino sul podio, la medaglia d’oro e la cerimonia di premiazione avvolto nel tricolore: Sono emozioni che non si dimenticano, lasciano un segno indelebile che porterò sempre con me.”
Grandi festeggiamenti al ritorno sia a Castiglione che a S.Bendetto ed anche a Bologna allo Sport Village dal M.o Maurizzi. “A lui e all’Arma debbo molto, mi hanno affiancato, guidatoe e quindi permesso di arrivare a questo prestigioso traguardo.”
La categoria Master è relativamente nuova ed è stata riconosciuta e ufficializzate di recente dalla federazione perché hanno capito che in un certo senso è sopra a tutte le altre perché racchiude i veri appassionati, quelli che hanno il karate nello spirito. L’hanno praticato a livello agonistico e poi dovuto abbandonare per motivi di lavoro o famiglia e l’hanno ripreso con intatta anzi superiore carica e convincimento. Pertanto vanno apprezzati e giudicati tra i migliori.


Maresciallo karateca” questa fu la definizione apparsa sui quotidiani che davano il resoconto della sua vittoria europea. “Trovo che mi definisca molto bene. Esclusa la famiglia, racchiude le due passioni della mia vita .”

Ora il Maresciallo Capo si trova ad un bivio: continuare l’attività agonistica o accontentarsi di fare l’istruttore ?
Farò una riflessione, ma dentro di me ho già deciso: per fare le gare dovrei tenermi allenato, dedicare molto ore in palestra a me stesso ed invece tengo troppo ai miei allievi (ndr) , non li posso abbandonare e i traguardi che loro raggiungeranno saranno i miei. Li vivrò e sentirò come se li avessi conquistati io. E quindi mi dedicherò completamente all’Associazione “Arti e Lealtà” che ho fondato a S. Benedetto V. di S. Mi dà grandi soddisfazioni. Debbo rispondere Alla fiducia che hanno risposto in me i 40 allievi e i loro genitori. Siamo seguiti con attenzione dal Comune che si è sempre dimostrato disponibile e pronto a rispondere alle nostre necessità. E il mio prossimo obiettivo sarà proprio aprire con la collaborazione di tutti, dal Sindaco ai genitori dei ragazzi, una nuova e più accogliente sede.”
Col M.° .Maurizzi spostiamo il discorso sul territorio che c’interessa da vicino, ovvero l’Appennino. “Mi dispiace affermarlo ma non offre grandi risorse per la nostra disciplina. La stragrande maggioranza dei ragazzi si dedica al calcio. Se avessimo istruittori in loco potremmo aprire dei corsi e in quel caso sono sicuro che si iscriverebbero, come abbiamo già visto, molte donne. L’Associazione che ha fondato il Maresciallo è nata anche grazie all’appello di Lamberto Vacchi, figura nota a tutti gli sportivi bolognesi per il suo passato nella FIDAL e nel CONI, che ci ha richiesto appunto di fare qualcosa che possa interessare i residenti a Pian del Voglio, Castiglione, S.Benedetto e Vernio.
Ora stiamo lavorando in collaborazione con l’Esercito, Con l’Arma dei Carabinieri , con la Guardia di Finanza e con le Scuola. Sappiamo tutti quale sia la situazione attuale a livello sociale, non c’è più educazione, né rispetto del prossimo. E’ in gioco il futuro cittadino. E noi insegniamo valori che vanno al di là del fatto puramente sportivo. Ad esempio quando un atleta sale sul tatami (ndr il tappeto su cui si svolge l’allenamento o la gara) deve salutare chi l’ha preceduto e l’avversario, questo già insegna e obbliga a riflettere su tante cose.”
Alla serata hanno partecipato anche Villiam Vitali e Massimo Piacentini e grazie al loro intervento è nata la promessa da parte del M.° Maurizzi di venire a fare con i suoi allievi un’esibizione di karate al PalaBiagi nella prossima estate


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