SASSO MARCONI: “Far slittare Natale per aiutare lo sci”
Il momento delicato di questo settore al Panathlon Club Valle del Reno
E’ purtroppo chiaro a tutti che le attività relative agli sport
invernali stanno attraversando un periodo difficile e di conseguenza
tutto l’Alto Reno ne risente sia sotto l’aspetto economico che sportivo.
Ne hanno convenuto tutti gli intervenuti al meeting organizzato dal Panathlon Club Valle del Reno e cioè Viviano Montanari, presidente del Comitato provinciale FISI, Loris Lorenzon, presidente dello Sci Club Corno alle Scale di Bologna, Jari Lenzi, presidente di “Tutto Bianco Sci Club”, Luigi Marcacci, presidente dell’Associazione Albergatori di Vidiciatico, ed il giornalista Matteo Fogacci, caporedattore di Telecentro-Telesanterno
– Abbiamo visto tutti che è in atto una variazione climatica che sta condizionando pesantemente tutto il settore – ha sottolineato Viviano Montanari –
Nel periodo natalizio le piste di sci erano piene di ragazzi e di
adulti che si divertivano e facevano sport. Da qualche anno la neve non
c’è, si vede solo a gennaio e febbraio e quello che si perde sotto tutti
i profili, non è più recuperabile, perché non ci sono più né vacanze
scolastiche, né ponti per chi lavora. Sarebbe bello che si potessero
fare le feste natalizie un mese più avanti…in poche parole che Natale fosse spostato a fine gennaio.- conclude con un sorriso, forse col proposito segreto di chiederlo al nuovo vescovo.- Fino
a qualche anno fa il bilancio delle vacanze natalizie rappresentava per
gli albergatori il 50% del totale, quindi immaginiamo adesso come siano
messi….”
La conferma del calo dell’attività arriva anche dai presidenti di società.
– Noi abbiamo iniziato nel 2003 ed eravamo partiti con un buon
numero di iscritti, circa 200 , e per i primi anni siamo rimasti
stabili, poi c’è stato un calo ed ora abbiamo una settantina di
tesserati, di cui 40 sono praticanti. Arrivano da Bologna, dalla Valle del Reno ed anche dalla Toscana. – ci dichiara Jari Lenzi – Abbiamo
vinto molti titoli regionali nello snowboard e qualcuno anche nello sci
alpino. Nella classifica generale delle società siamo al 12° posto.”
– Quali sono gli elementi che possono condizionare chi vuole intraprendere questa disciplina?
– E’ ancora uno sport un po’ costoso, ma non è questo il freno. Il
problema viene soprattutto dalla possibilità di raggiungere piste che
abbiano un buon impianto di innevamento. Al Corno alle Scale stanno
facendo lavori e sta migliorando. Presenta delle piste che ritengo molto
valide sotto il profilo tecnico.”
Loris Lorenzon dello S.C.Corno alle Scale annuisce e aggiunge:
”La nostra società è molto più vecchia, è nata nel 1924, abbiamo in bacheca tanti titoli, ma la realtà è molto simile come
numeri alle altre, cioè 70 iscritti e una quarantina i praticanti. Sono
tante le difficoltà da affrontare ed abbiamo smesso di fare corsi
e gare di sci alpino. Tante, troppe cose sono cambiate, non solo il
clima. La maggior parte dei nostri associati veniva dalla città, ora i
bolognesi non vanno più sull’Appennino ma sulle Dolomiti. Non ci sono
più i gruppi che prendevano in affitto un pullman e andavano
alla montagna più vicina. Vogliono posti con tante piste e alberghi
moderni.”
Ha toccato il solito tasto dolente sul quale ritorna Viviano Montanari.
“Da tempo stiamo parlando dell’assoluta necessità che i vari
comprensori si uniscano e forniscano all’utente skipass validi per tutto
il territorio. E cioè il Corno si dovrebbe unire non solo al Cimone, ma
guardare anche verso la Toscana. Questo implicherebbe una forte e
decisa collaborazione da parte di tutti i comuni e di tutti paesi. E la
fine delle “ostilità” tra vicini come si vedono tuttora. Prendiamo
esempio dal Trentino e da certe zone dall’Alta Lombardia. All’interno
della vallata tutti lavoravano insieme senza farsi concorrenza, il
turista andava un giorno in un posto a fare un’attività e il giorno dopo
in un altro a farne un’altra e così si fermava per 7/10 giorni ed era
contento. Qui ancora si organizzano le cose in modo da fare dispetto ai
vicini. In questo modo l’Appennino bolognese non decolla e soprattutto
fatica molto di più a trovare chi abbia voglia di investire e questo è
fondamentale: qui urgono degli investimenti per mettere in linea con i
tempi gli impianti, le strutture alberghiere e quelle per il dopo-sci.
Mi riferisco ad alberghi con centro benessere, fitness, piscine, saune e
posti che possono attirare anche i bambini. Sarebbe bello e utile un
collegamento, tipo convenzione, con le Terme, ma finchè non saranno
ripartite e sistemate è un discorso che non può essere portato avanti.
Inoltre bisognerebbe risolvere quanto prima la sistemazione dello
chalet, è demoralizzante per chi arriva vedere quel rudere arruginito.
Era girata la voce di una possibile costruzione di un albergo, spero che
si concretizzi quanto prima
– Al presidente FISI, Flavio Roda, lizzanese residente a Vidiciatico, cosa possiamo chiedere ?
– Innanzitutto che ci dia una mano per gli impianti di innevamento.
La Ottolupi sta lavorando, hanno sistemato il Rifugio delle Rocce e, se
tutti collaborano, possono proseguire nel risanamento. Poi che organizzi
qualche gara al Corno ed infine che solleciti una ripresa nei rapporti
con le scuole.
Una parte importante in tutto questo l’hanno gli albergatori che guardano occhi lucidi le tante foto appese all’interno con Tomba e altri campioni e belle piste coperte di neve.
– Dobbiamo ammettere che qualcosa manca, ma nonostante questo gli
albergatori, le Pro Loco e le altre Associazioni del territorio sono
pronte per festeggiare il Natale e le altre festività con serate nei
vari borghi, nelle piazze delle varie frazioni ed anche al cinema. – ha affermato Luigi Marcacci – In
tutti gli alberghi e ristoranti verrà organizzato il tradizionale
cenone di fine anno. Nel corso della prossima settimana la gente del
Belvedere salirà al Corno per portare più neve possibile in pista e
durante le festività funzionerà tutti i giorni la navetta che porta gli
sciatori alle pendici del Corno.
Le intenzioni ed i programmi ci sono. Mancano però due elementi
fondamentali: la neve ed una vera collaborazione fra tutti. E infatti la
serata si è conclusa con una dichiarazione unanime : fare rete per salvare l’Appennino. Motto detto e ridetto su tanti tavoli ed in tante occasioni, ma finora….
Nell’over time, ovvero al di fuori del tema della serata “Lo sci
bolognese ed il Corno alle Scale” , terza organizzata dal P.C.Valle del
Reno (nella prima furono ospiti Biagi e Martini, nella seconda Flavio Roda), Viviano Montanari ha lanciato una sua idea sulla quale sarebbe bene che in tanti riflettessero:
– Un mio sogno sarebbe la realizzazione di una pista ciclabile da Bologna a Porretta lungo la linea ferroviaria. Attirerebbe
una folla di ciclisti da tutta l’Italia, e non solo. I Sindaci coi
quali ne ho parlato si sono dimostrati entusiasti, ma la cosa è finita
lì. Spero che in un prossimo futuro qualcuno porti avanti il progetto.”
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