lunedì 9 novembre 2015

Operazione trasparenza al Catasto: scopri online i metri quadrati di casa tua.


Ci è stata sollecitata la pubblicazione dell'articolo di Cristiano Dell’Oste :

Ricordate la promessa di passare dai vani catastali ai metri quadrati? La riforma degli estimi è stata accantonata – per ora – ma l’agenzia delle Entrate ha proseguito con lo sviluppo informatico e l’incrocio dei dati, e adesso tutto è pronto perché il dato della superficie appaia nelle visure catastali eseguite dai professionisti con il portale Sister e dai proprietari tramite Fisconline, oltre che negli uffici provinciali del Territorio e negli sportelli catastali decentrati dei Comuni. La metratura è online a partire da lunedì 9 novembre.
La novità riguarda le unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria corredate da planimetria e iscritte nei gruppi A (abitazioni e uffici), B (uffici pubblici, ospedali, scuole e così via) e C (box auto, cantine, laboratori, magazzini e negozi). Per ognuna di queste unità viene ora indicata la superficie catastale, calcolata al lordo degli spazi accessori secondo le regole dettate dall’allegato C al Dpr 138/1998, e la metratura ai fini dell’applicazione della Tari, cioè la tassa sui rifiuti. Metratura, quest’ultima, che nel caso delle abitazioni non comprende balconi, terrazzi e aree scoperte pertinenziali e accessorie, così come previsto dalla legge di Stabilità per il 2014.
Attenzione, l’indicazione non ha effetti sulla consistenza catastale e sulla rendita vera e propria, ma offre comunque un’indicazione importante. Detto diversamente, il numero dei vani per le case e gli uffici continuerà a determinare la rendita catastale da cui discendono tra l’altro l’Imu, la Tasi, l’imposta di registro sulle compravendite e il reddito fondiario degli immobili non locati. Né potrebbe essere diversamente, perché per superare l’attuale sistema estimativo servirebbe la riforma del catasto, che per ora è in stand-by.
D’altra parte, quella sulla superficie catastale è comunque un’informazione decisiva ai fini della tassa rifiuti e la possibilità di fare un riscontro sarà utile anche ai cittadini – e non solo ai Comuni, che già possono consultare questo dato – per controllare la correttezza della base imponibile della Tari. Anzi, proprio per permettere agli interessati di avanzare le proprie osservazioni, è stata attivata una procedura specifica sul sito istituzionale delle Entrate. Questo, naturalmente, nel caso in cui la planimetria fotografi correttamente la situazione di fatto del fabbricato e sia stato commesso solamente un errore di calcolo. Se invece la planimetria è assente o è ormai superata, diventa indispensabile ricorrere a un Docfa, presentato alle Entrate da un geometra o da un altro tecnico abilitato. Potrebbe essere la situazione, per esempio, del proprietario che nel corso degli anni ha realizzato una veranda in muratura sul balcone, cambiando la “forma” della casa senza aggiornare il catasto.
Per chi avrà la curiosità di confrontare i dati, la pubblicazione della superficie catastale farà emergere anche molte delle iniquità del catasto. Per esempio, a parità di superficie e di tutte le altre variabili, un alloggio in un palazzo costruito negli anni 30 può avere cinque vani, mentre la casa del vicino che abita in un condominio realizzato negli anni 70 può arrivare anche a sette od otto vani, con un aumento del valore catastale del 50-60 per cento.
Certo, da questa operazione-trasparenza restano escluse le unità immobiliari che non hanno una planimetria o ne hanno una da cui non si può ricavare la superficie. Sono i casi delle abitazioni iscritte nei primissimi anni del nuovo catasto, quando non era obbligatorio depositare le planimetrie, o con una piantina abbozzata a mano, o senza scala, oppure ancora con più planimetrie riportate su un’unica scheda ma con scale diverse. A fine agosto il problema riguardava 3,3 milioni di unità su 61, ma nel frattempo il dato è migliorato per le operazioni di pulizia avviate dall’Agenzia.


Inoltre:

Consultazione personale




Il servizio di consultazione personale online consente alle sole persone fisiche registrate a Entratel/Fisconline l’accesso alla banca dati catastale e ipotecaria, a titolo gratuito e in esenzione da tributi, relativamente agli immobili di cui il soggetto richiedente risulti titolare, anche per quota, del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento.
La ricerca viene eseguita a livello nazionale con esclusione delle province autonome di Trento e Bolzano, i cui archivi catastali ed ipotecari non sono gestiti dall’Agenzia. Per quanto riguarda le ricerche ipotecarie l’esclusione è estesa anche alle province di Trieste e Gorizia e alle altre zone nelle quali vige il sistema del libro fondiario.
L’accesso alle informazioni avverrà esclusivamente in base al codice fiscale del soggetto richiedente. Risultato della ricerca è la lista delle province in cui si trovano i beni di cui risulta all’attualità “intestatario catastale”. Selezionata la provincia e successivamente l’immobile interessato si possono ottenere:
  • Visura per immobile attuale” per l’unità immobiliare selezionata completa dei cointestati
  • Visura per immobile storica” per l’unità immobiliare selezionata senza la specifica dei cointestati
  • Visura della mappa” per la particella terreni selezionata
  • Visura planimetrica” per l’unità immobiliare urbana selezionata
  • Ispezione ipotecaria” per l’unità immobiliare selezionata e il soggetto: il risultato della ricerca è l’elenco delle formalità (trascrizioni, iscrizioni ed annotamenti) nel quale il soggetto compare a favore o contro relativamente all’immobile selezionato; da questo elenco è possibile consultare le singole note. Dall’elenco sono escluse le iscrizioni e le trascrizioni delle domande giudiziali, dei pignoramenti e dei sequestri eseguite “A favore” del richiedente e le annotazioni a queste correlate.
I documenti prodotti sono tutti in formato PDF e riportano nell’intestazione rispettivamente la frase “Visura telematica esente al titolare di diritti reali” o “Ispezione telematica esente al titolare di diritti reali”.
Ricordiamo, infine, che se si dovessero riscontrare degli errori nella banca dati catastale (per esempio, errata indicazione della persona a cui è intestato l'immobile, dati degli immobili errati, ecc.) è possibile utilizzare il servizio online di correzione "Contact center”.




3 commenti:

  1. Sembrerebbe che per la provincia di Bologna non siano ancora pronti
    https://telematici.agenziaentrate.gov.it/Servizi/login.jsp

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  2. Credete proprio a tutto quello che vi dicono i media eh! Magari tra qualche anno potrete vedere anche i metri quadri degli immobili.Nel settore privato per una cosa di questo genere sarebbero già partiti i licenziamenti dei responsabili.

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  3. nessuno dei vs link inseriti si aprono ci vuole naturalmente il pin personale, questo lo sapevamo già. E' inutile scrivere di fare così o colà ci vuole il pin.

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