( UN’IDEA GENIALE )
L'angolo di Marco Leoni
“ L’EDUCAZIONE
ALLA BELLEZZA
NON
PUO’ ESSERE ESPRESSA
IN
UN MANUALE, MA SOLO
ATTRAVERSO
LA CONTEMPLAZIONE
DI
CIO’ CHE E’ BELLO “
EBBENE
SI,
ora non solo Piazza della Signoria ha il suo David o Piazza
Maggiore il suo Nettuno, da alcuni giorni anche Sasso Marconi può
vantare un’opera di grande valore nella piazza principale del
capoluogo.
Un’opera
che nel tempo potrà diventare simbolo della nostra città in grado
di cementare il senso di appartenenza di tutti i cittadini a una
comunità capace di esprimere tanta bellezza.
Sembra
proprio che finalmente si stia respirando aria nuova.
Probabilmente
stiamo assistendo a un Rinascimento
Urbano inatteso,
inizia così una riqualificazione
dell’intero paese
che ci riempirà di orgoglio.
Riporta
alla mente un periodo storico di particolare prestigio, quello
Rinascimentale, quando i Signori cui era affidato un territorio si
impegnavano a valorizzarlo sia dal punto di vista urbanistico che
artistico ottenendo spesso risultati di grande valore che
rappresentano ancora oggi il nostro patrimonio più prezioso
invidiatoci da tutto il mondo.
Fortunatamente
siamo di nuovo su quella strada.
Vale sicuramente la pena
osservare l’opera anche da quest’angolazione. Molto spesso le
immagini rendono l’idea meglio di tante parole.
Si noti la qualità del
contesto in cui è inserita, inoltre da pochi giorni, a distanza di
una decina di metri, ha aperto un esercizio commerciale che, come una
ciliegina sulla torta, arricchirà
e darà prestigio
all’ intera zona.
Senza
ombra di dubbio questo diventerà l’angolo più interessante e
attrattivo del centro
del paese.
Ora
frequentare la piazza sarà per tutti un
vero piacere.
Probabilmente la
partecipazione ad EXPO ha offerto anche occasioni di ispirazione.
Ho
pensato che le quattro sculture ai lati di Piazza Italia
dell’Architetto Daniel Libeskind, eliche intrecciate a spirale che
si dirigono verso l’esterno come i rami di un albero, possano aver
influito sulla decisione di provare a compiere un gesto
artistico anche nel nostro paese.
ALI DELLA MENTE
Intenzione lodevole che ci
auguriamo possa avere un seguito.
Sasso
continua così e nessuno potrà sottrarti la leadership fra i paesi
della provincia che andranno a costituire la futura
AREA
METROPOLITANA.
Prossimo
appuntamento domenica 25 ottobre 2015.
RispondiEliminaComplimenti Marco, una recensione splendida, ma con scarsa speranza di successo: se l'ironia e lo spirito critico albergassero ancora nelle nostre piazze e nelle stanze di chi le amministra non vivremmo questo decadimento non solo estetico
Che dire, l'idea è buona, l'esecuzione un disastro.
RispondiEliminaE' difficile immaginare una cosa più brutta della "casetta" per piccioni inserita nella nostra piazza, ma con un po' d'impegno..
Comunque questi son discorsi difficili, la bellezza non è un' idea per tutti e qualcuno si risentirà se c'è chi osa pensare che un'iniziativa lodevole debba anche essere eseguita senza abbruttire un luogo pubblico.
Giustissime osservazioni tutte condivisibili. E' CHE purtroppo abbiamo come "NON amministratori" dei MUTI FANTASMI.
RispondiEliminaNon è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace : A Sasso sono riusciti a fare la piazza più brutta d'Italia che NON PIACE A NESSUNO! Ma chi viene dalle località limitrofe a visitare o fare un giro a Sasso per vedere imprese funebri , immobiliari , banche o carrozzoni e roulottes di girovaghi. Poi in piazza il giro di panchine su un lastricato che è un pugno in un occhio. Che vergogna e tristezza abitare a Sasso.
RispondiEliminaSindaco, dai un giro di vite e prova di escogitare qualche cosa di meno vomitevole e certamente più vicino ai SEMPLICI e "normali" gusti della gente comune.
RispondiEliminaProva ad investire su gente che sappia pensare ed agire con razionalità e che pensi che gli altri ( leggasi cittadini ) non siano degli imbecilli che sopportano tutto. Prima o poi i nodi vengono al pettine.
Fintanto che una parte di popolazione, forse la maggioranza silenziosa ed inerte, non diverrà minoranza, Sasso Marconi resterà ostaggio di questi soggetti, buoni solo a criticare.
RispondiEliminaPer il sig. Leoni: scusa ma lei non è quello che voleva cementificare il campo del prete realizzando un'opera tanto inutile quanto devastante, sia dal punto di vista architettonico che urbanistico?
Io non ho ancora capito cosa sia quel zavaglio che hanno fatto in piazza...
RispondiEliminaMarco Leoni è un esteta, una persona a cui piace il bello. Su questo non ci piove. Però dovrebbe un attimo ricondursi alla realtà in cui vive ed ha sempre vissuto. Forse capirebbe meglio, e volerebbe più basso, rispetto il nostro territorio.
RispondiEliminaA chiedere la luna, bacchettare, lamentarsi, siamo buoni tutti, ancora di più se lo facciamo anonimamente sul web oppure di fronte ad un calicino al bar. Diventa più brigoso ed impegnativo fare qualcosa di concreto per migliorare la situazione. E' facile, ripeto, andare su facebook o venire in questo sito d'informazione locale e lamentarsi oppure canzonare le scelte fatte. Più difficile, per molti impossibile, rimboccarsi le maniche e lavorare per migliorare l'esistente.
Beh,dire che la vita d'artista sia una vita tribolata è come affermare con stupore che l'acqua va in discesa;una vera idiozia.Ecco qui una ulteriore prova di come un branco di co........ni ignoranti -quasi capre,anzi no proprio capre-si permette di criticare un'opera che ha dello straordinario per la potenza,la sensibilità,la cultura,il messaggio che trasmette ,che riempie e svuota l'anima,che ti accarezza,e ti violenta,che ti attrae e ti respinge,che ti fa sognare e ti invita al suicidio.Insomma, un'0pera che solo certi amministratori ben acculturati-magari con alle spalle anni di accademia di belle arti- potevano individuare e scegliere con così straordinaria e forbita lungimiranza per farne dono all'immeritevole tetro e lanoso popolo del Sasso!Pensate -se ci riuscite- la soddisfazione che avrete un giorno nel discorrere, con tanta gente nel mondo- di questa meraviglia potrete dire:quel giorno io ero presente!!! Pesate se questa...opera fosse firmata da Dalì e fosse costata qualche migliaio di euro avreste ancora il coraggio di criticare?
RispondiEliminaPerculare l'amministrazione comunale - e chi ha fatto la proposta (una delle bibliotecarie) - è quanto di più meschino possa esserci. Tra l'altro, tra i detrattori, nessuno si chi è chiesto cosa ci sia dentro le teche, quale funzione abbiano, quale il messaggio che offrono. Troppo intenti, i nostri esteti, a dare addosso al Comune per abbassarsi ad ascoltare, provare a comprendere. Questo è il limite di certi personaggi che, per fortuna, non passeranno alla storia, nè locale, nè globale. Addio, a mai più.
RispondiEliminaL'amministrazione comunale poteva anche coinvolgere la cittadinanza e sentire altre idee/proposte.
RispondiEliminaPer l'anonimo delle 19:27, la merda d'artista rimane merda d'artista anche se l'ha fatta Dalì, Picasso, Bernini, Giotto ecc. ecc. Può valere anche milioni di euro ma sempre brutta rimane. Poi i gusti son gusti, se a qualcuno piace sono contento per lui, secondo me era meglio mettere un albero nuovo invece che lasciare un ceppo decorato.
Jack, solite storie: l'amministrazione comunale doveva... l'amministrazione comunale poteva... Sicuramente nulla è perfetto, tutto perfettibile, ma se questi sono stati eletti hanno il diritto/dovere di governare e di non chiedere ogni volta ai cittadini (in particolare ad alcuni) cosa è meglio e cosa no. Insomma, voi critici di professione avete veramente stancato. E, dato di fatto, non offrite niente per migliorare l'esistente. Anzi, siete proprio un freno al progresso.
RispondiEliminaPurtroppo non sono un critico di professione in quanto non ricevo un ghello a criticare.
RispondiEliminaDico solo quello che penso visto che i blog servono anche a questo e se la prossima volta c'è modo di partecipare fatemi un fischio e ci metterò anche io il mio.
Siamo nell'era della comunicazione con migliaia di canali a disposizione e scrivere due righe su facebook, twitter, cose in comune, questo blog o il caro vecchio volantino attaccato alla bacheca di infosasso era possibile senza nessuna difficoltà.
Poi amen rimarremo con quel ceppo in piazza finché una futura giunta comunale non deciderà di toglierlo e mettere altro.
Se si seccheranno altri alberi ( siamo sulla strada giusta ) nasceranno altre bacheche e CHIUDEREMO la bibblioteca, altri disoccupati che andranno CERTAMENTE a fare i volontari in PUBBLICA ASSISTENZA DI SASSO che sta finendo come gli alberi della piazza.
RispondiEliminaAUGURI SASSESI
Il book Crossing, invece è una bella idea. Sebbene non sia così esteticamente bello cmq è qualcosa di utile per lo più x chi non ha il piacere del leggere.
RispondiEliminaCaro Marco, se la vita da pensionato l'annoia faccia qualcosa di utile per la comunità e non si faccia il "viaggio" dell'architetto futuristico.