L'angolo di Marco Leoni
Massimo Recalcati |
SII
UN SOGNATORE !
SOLO
CHI RIESCE A
IMMAGINARE
LA SUA META HA LA POSSIBILTA’
LA SUA META HA LA POSSIBILTA’
DI
RAGGIUNGERLA .
La campanella sta per suonare.
Per alunni, insegnanti, genitori
inizia una nuova avventura.
Un altro anno scolastico è alle porte
e con la guida degli insegnanti riprende il processo di istruzione, formazione,
educazione dei ragazzi.
Per loro continua anche la
preparazione alla vita in quanto le classi rappresentano piccole comunità dove
oltre a vivere le emozioni più svariate si incontrano diversità e problemi con
i quali è necessario confrontarsi.
Crescere non è sicuramente facile e
la scuola come istituzione non è vissuta nello stesso modo da tutti i giovani
ed è proprio qui che deve intervenire l’insegnante con la sua qualità e
sensibilità.
Essere insegnante oggi è sicuramente
molto difficile, i vecchi metodi basati su disciplina e autorità non pagano
più, servono forme e approcci nuovi che ogni insegnante è chiamato a
sperimentare.
Prima di tutto l’insegnante deve
amare ciò che insegna, solo così ha la possibilità di trasformare gli oggetti
del sapere in oggetti del desiderio, in corpi erotici, questo il suo compito più difficile ma anche più
interessante.
” Se non si anima il desiderio di sapere, non c’è alcuna possibilità di apprendere in
modo singolare il sapere che viene trasmesso “, dice Massimo Recalcati nel suo interessante
libro che mi permetto di consigliare a tutti.
Ciascuno, a seconda del ruolo che
ricopre, potrà trovare elementi che lo riguardano affrontati in modo chiaro,
esauriente, sicuramente utili a comprendere meglio il problema complesso
dell’educazione.
Nella Scuola, dice sempre l’autore,
“l’educazione non può prescindere dalla trasmissione di determinati contenuti
didattici… dove c’è didattica autentica, non c’è opposizione tra istruzione (contenuti) e educazione (valori), tra contenuti cognitivi e relazione
affettiva, tra nozioni e valori”.
Un luogo dove i ragazzi possano
scoprire i propri talenti e magari riconoscere le loro vocazioni, oppure una
passione singolare in grado di orientargli la vita.
… “Un insegnamento degno di questo
nome non inquadra , non uniforma, non produce scolari,
ma sa animare il desiderio di sapere .
Per questa ragione ogni insegnamento
che sia tale muove l’amore, è profondamente erotico.
… Allora l’educare coincide con
l’apertura stessa della vita, con la possibilità di fare esperienza della vita
come apertura illimitata … deve fare spazio, aprire le finestre, le porte, gli
occhi, le orecchie, il corpo, aprire mondi , aprire aperture impensate prima.”
I veri insegnanti, pertanto, non sono
quelli che ci hanno riempito la testa con saperi già confezionati, ma quelli
che sono riusciti a fare scattare in noi la curiosità e il desiderio di
conoscere.
A questo punto mi sembra importante
raccontarvi l’esperienza scolastica di Massimo Recalcati, uno tra i più noti
psicoanalisti italiani e massimo esponente della corrente lacaniana italiana di
psicoanalisi.
L’autore racconta di aver avuto
un’esperienza scolastica piuttosto negativa, non era interessato a ciò che gli
veniva insegnato a tal punto da essere bocciato agli esami di 2^ elementare.
Sue testuali parole:
“Ero destinato a rimanere indietro.
In classe guardavo fuori dalle grandi
finestre, guardavo altrove e ogni cosa era sufficiente per distrarmi.
La mia testa si rifiutava di mangiare
un sapere insipido e violento.
La mia carriera scolastica sembrava
definitivamente compromessa, poi un giorno è accaduto un miracolo.
Una mattina, nella classe di un Istituto
di Agraria fa la sua apparizione Giulia, una giovane professoressa di lettere
che parla di letteratura e poesia con una
passione sconosciuta.
Bellissima, un Angelo piovuto dal cielo venuto a salvarmi.
Un incontro fatale,
l’incontro che mi ha cambiato la vita.
Si percepiva amore dalle sue parole,
amava quello che insegnava e senza imporci nulla sapeva sedurre in modo
irresistibile.
Da allora ho scoperto “l’erotica” dell’insegnamento.
Tu mi hai insegnato per prima l’amore
per i libri.
… Ma in tutto quello che ho fatto e
continuo a fare ci sei ancora tu.
Sei stata il mio primo
incontro, quello dove ne va dell’esistenza”.
IL
MIO AUGURIO A
TUTTI I RAGAZZI
E’ CHE POSSANO INCONTRARE,
ALMENO UNA VOLTA
NEL LORO PERCORSO
SCOLASTICO, UNA PROFESSORESSA
COME GIULIA. IN
BOCCA AL LUPO !!!
IL FUTURO E’
VOSTRO.
Vi lascio con una citazione tratta
dal libro “Tempo di imparare” di Valeria
Parrella.
Racconta il rapporto difficile e
appassionato di una madre col suo bambino
disabile.
Quello che la madre impara dal figlio
è accogliere sino in fondo la sua “stortura”
facendola diventare il luogo stesso
della bellezza.
La scuola deve dedicarsi esclusivamente all’istruzione (contenuti), l’educazione (valori) è compito esclusivo della famiglia , in caso contrario è indebito indottrinamento. Cosa aberrante, la formazione di un unico pensiero , tutti uguali con lo stesso modo di pensare, tanti bei soldatini ubbidienti da portare comodamente al pascolo.
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