Gli imprenditori non hanno età e a distinguerli non
sono i capelli bianchi, ma il successo che difficilmente arriva in età
giovanissima.
Non hanno i capelli bianchi e sono quindi certamente
una eccezione Enrico Vignoli e la sua collaboratrice Tamara Zani. Insieme raggiungono l’età di 37 anni, 19 anni Enrico, 18 Tamara, e già
vantano un bel successo. Il loro innovativo servizio di ristorazione e
gelateria al centro di Monzuno, che ha
aperto i battenti all’inizio dell’estate, ha infatti riscosso un successo immediato e il successo continua. Un
piccolissimo angolo fra le case del centro del paese , che può ospitare solo
alcuni avventori, tre tavolini sempre
occupati, è la grande novità monzunese.
La carta vincente è la serie di assaggi –
stuzzichini che il cliente si ritrova sul tavolo, tutti frutto di una attenta e
azzeccata selezione: marmellate caserecce, insaccati formaggi e condimenti
ricercati, come il pesto modenese con cui farcire le piadine (ha il giusto equilibrio
nel dosaggio di lardo aglio e rosmarino e riporta al palato il sapore di un tempo, di
quelle assaggiate davanti al focolare). Persino la birra artigianale è derivata
da una attenta selezione.
Il fortunato avventore si trova così accerchiato da
taglieri invitanti, accompagnati dalla attenta presentazione di Enrico e dalla
sua giovanile imprenditori età, una innata capacità che gli deriva dall’essere
figlio d’arte: il padre gestisce un noto bar di Bologna e lo zio aveva una
avviata torrefazione.
Coccolato, stuzzicato e incuriosito il ‘ cultore
dell’offerta montanara e attento assaggiatore’,
finisce per degustare l’intera gamma degli stuzzichini sul tavolo e la
somma delle curiosità positivamente esaudite finisce per essere un pasto più
che completo. Il pellegrino si accorge di aver mangiato molto di più di quanto
è solito fare. Insomma di ‘avere un po’ esagerato’.
Per Enrico è stata una bella scommessa vinta e ora ha già programmato di installare una
copertura con veranda nel piccolo cortile per continuare l’attività anche
quando la stagione sarà meno calda.
Ma i suoi impegni non finiscono qui: studente
liceale, ha ottenuto la maturità scientifica alle Salesiani nel giugno scorso e
intende affrontare gli studi universitari di economia per raggiungere il
traguardo della laurea . E per la sua nuova attività, non intende fermarsi lì.
Intende ampliarla rifornendo dei suoi prodotti di qualità altri operatori del
settore che lo richiederanno.
E’ quindi un imprenditore-studente più che
impegnato. Aspettiamo fiduciosi di poterlo apostrofare con l’appellativo
‘dottore’.
RispondiEliminavignoli tuo figlio è uguale a te stessa faccia di quando eri giovane, complimenti all' imprenditoria giovanile, avanti ragazzi .......
Davvero complimenti a questi due giovani ragazzi. Non appena sarò in zona andrò sicuramente
RispondiEliminaBravi - Bravi e ancora Bravi !
RispondiEliminaPasserò sicuramente.
Una delle migliori piade che abbia mai magiato , e sopratutto farcite alla grande !!1
RispondiEliminaBRAVI !!!
Bravi ragazzi altro chè bamboccioni, siete un esempio di come si può intraprendere rimboccandosi le maniche evitando la litania lamentosa ricorrente che bisogna andare all'estero per lavorare per poi ritrovarsi a londra a fare i camerieri sottopagati e senza futuro, ma vuoi mettere lavoro a Londra!!!!
RispondiEliminacioccolataio, si va oltre confine quando non si hanno risorse per cominciare.
RispondiEliminapoi, fatto il gelataio, nel frattempo si fa anche il ricercatore, si impara la lingua, la pubblica amministrazione ti recluta se vali e ti sostiene indipendentemente dall'avere un padre che utilizza le proprie risorse per dare un futuro ai propri figli, al governo si danno il cambio su due compagini
beh avviare un impresa coi soldi di papà in Italia lo sanno fare tutti
RispondiEliminaanzi lo fanno tutti.
quindi niente di nuovo, anzi la solita italietta
Un tempo,nemmeno troppo lontano,queste iniziative erano la normalità per i giovani che maldestramente rinunciavano ad una positiva conc lusione scolastica.Questo però non ha impedito a molti di loro di divenire,dopo enormi sacrifici e rinunce,ottimi imprenditori e validi decisionisti di loro stessi.Oggi,come molti sanno per esperienza,le cose sono cambiate ed in modo assai brutale.Queste microrealtà di paese vengono viste come fatti straordinari compiuti da giovani che agli occhi di tanti sprovveduti paiono i nuovi eroi.In realtà di straordinario ci sono solo genitori che pur di offrire una minima possibilità ai propri figli non esitano (giustamente) a supportarli moralmente ed ancor più economicamente.Fintanto che esisteranno governi come l'attuale"e non solo" che vede i piccoli imprenditori come cibo per i loro insaziabili appetiti per queste microattivita non potrà esistere futuro.Tutto questo,molto semplicemente,avrà fine il giorno in cui costoro scopriranno loro malgrado che la matematica,anche se in altri tempi la si è voluta evitare,resta sempre li, al suo posto ricordandoci che non si tratta di opinione. Comunque vada auguri ai ragazzi,ne hanno veramente bisogno.L.A
RispondiEliminauna spiegazione, quella del 9 settembre 2015 17:25
RispondiEliminapiu' garbata e letterale della mia al cioccolataio.
E'ovvio che ragazzi di quell'età qualcuno li deve aiutare per iniziare un'attività autonoma, se il babbo è nelle possibilità di aiutare direttamente o garantire qualche prestito credo sia una prassi normalissima e diffusa. Quello che io volevo evidenziare era che questi ragazzi hanno avuto la capacità e profuso l'impegno per riuscire e credo che oggi siano economicamente autonomi, questo risultato non è scontato. Quanti genitori si sono mangiati dei capitali per figli inetti, questi sì figli di papà. Quindi non denigriamo o sottovalutiamo questi bravi giovani a meno che non dia fastidio una storia di successo a quelli che il nostro Presidente del Consiglio definisce gufi e rosiconi, felici solo di godere degli insuccessi.
RispondiEliminaBravo Enrico e brava anche mamma Elena che ti ha insegnato a rimboccarti le maniche. Io mi ricordo le sue prelibatissime torte salate.
RispondiElimina