lunedì 3 agosto 2015

Montevenere a Monzuno.



Il 'tempietto'di Marzio Badari

L’inaugurazione del restauro del tempietto di Monte Venere a Monzuno si è tenuta ieri con una buona  partecipazione di pubblico, anche grazie alle belle iniziative, organizzate dalla Pro loco di Monzuno, che hanno fatto da cornice.  Innanzitutto la funzione a ricordo di don Dario Zanini, recentemente scomparso, che fu fra i fondatori della Pro loco e che ebbe molto a cuore le sorti del tempietto, eretto nel 1904 e distrutto durante la guerra. Riedificato da Ugo Stefanelli nel 1967, conobbe un periodo di degrado e abbandono. Ora è stato restaurato con cura grazie al contributo di molti.

La banda Bignardi
La banda Bignardi di Monzuno ha accompagnato tutta la giornata di festa e lo stand della Pro loco ha garantito ai presenti una ricca offerta di specialità montanare.

La giornata è stata anche l’occasione per una estemporanea di pittura alla quale hanno partecipato artisti di livello. La giuria ha premiato il quadro dello scultore Marzio Badari che ha realizzato con i pochi mezzi che aveva con sé un disegno del tempietto. “Avevo solo i colori rosso e blu,” ha spiegato. “Li ho mescolati così da ottenere un bel violetto. Poi con uno spiedino e uno spazzolino da denti ho disegnato il tempietto appena inaugurato”. Molto apprezzato anche il dipinto dell’artista sassese Anna Rita Morara che ha riportato sulla tela un’alba a Monte Venere.  Con il suo consueto stile essenziale e incisivo, i colori  brillanti per rappresentare l’inizio di una giornata estiva, ha realizzato una tela che ha ricevuto anche i complimenti del sindaco di Monzuno Marco Mastacchi.
Marzio Badari
 
Anna Rita Morara mostra la sua opera

Il sindaco Mastacchi accanto alla pittrice Morara

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