venerdì 31 luglio 2015

Vergato. Lo 'sfogo' di Patrizio Puccetti.



Si moltiplicano le comunicazioni di critica verso la gestione dell’attuale amministrazione comunale di Vergato. Fra queste quella di Patrizio Puccetti che ha comunicato con una lettera agli stessi amministratori e che chiede vengano pubblicate con la precisazione: “ Infastidiscono l'arroganza e la supponenza con cui i comportamenti della maggioranza affrontano la discussione  politica. Nella mia funzione di consigliere della consulta del capoluogo ho dovuto subire pesanti obiezioni da parte della giunta comunale......come si fa a dare consigli a chi ritiene di non averne bisogno?”

Ecco la lunga lettera di  Puccetti:                                                              

Egregio sig. sindaco
Voglia perdonare questo ‘sfogo’, ma alla riunione della consulta 27 C.M. a causa del modo con cui è stata condotta l’assemblea, non è stato possibile esprimere serenamente il mio pensiero.
Come certo Lei non potrà negare siamo stati messi in difficoltà da continue interruzioni, da quasi tutti gli assessori presenti, volte solo a giustificare alcune scelte, a mio giudizio discutibili e che richiedono approfondimenti.
Se voi ci chiedete un parere almeno abbiate la compiacenza di ascoltarci, come ho cercato più volte di dirle in quell’ assemblea, siamo pienamente consapevoli del nostro ruolo, soprattutto condividiamo l’idea che chi decide ovvero avvalla le decisioni siete voi (giunta comunale nel suo complesso).
Se come lei stesso ha affermato, avete ben presente il degrado del centro storico, cosa vi fa pensare che la costruzione di un parco fluviale non aggravi questo problema? Per migliorare la sicurezza occorre più presenza nel territorio, se questo non si riesce a realizzare perché non disponiamo di sufficienti risorse di polizia locale, non resta che diminuire le aree antropizzate.
Costruire un’area scarsamente frequentata in una periferia, significa creare nuove necessità di controllo del territorio.
Se non si utilizzano risorse adeguate, perché ciecamente si è voluto togliere potere ai vigili urbani di Vergato, risulta impossibile ottenere buoni risultati senza l’aiuto dei cittadini.
Si creino le condizioni per rendere fruibili le strutture già esistenti ed i problemi legati all’incuria ed al degrado, si risolveranno automaticamente.
Nel corso dell’esposizione del progetto di parco fluviale, il suo assessore alla cultura, ha avuto modo di dire :” nemmeno morta rinuncerò a questo progetto, raccoglieremo fondi già stanziati da altri enti per la costruzione della pista ciclabile Porretta/Casalecchio” ; ora, non sono scandalizzato dal fatto che un lido costruito in un fiume non balneabile soggetto a forti piene ed a manovre idrauliche a monte, non è propriamente ‘ciclabile’, anzi trovo ammirevole che, ove sia possibile, si dirottino risorse per affinità di progetto, a questo proposito, voglio però ricordare che la costruzione del parcheggio scambiatore ci è  costata la demolizione di due binari.
È significativo e per certi versi inquietante, che ora, con fondi regionali, RFI sembri intenzionata a ripristinare almeno il secondo binario. Si potrebbe trattare anche la costruzione di un ‘tronchino’  volto a garantire l’autonomia della nuova relazione Vergato/Bologna in sostituzione di quella Marzabotto/Bologna, inoltre, ristrutturando l’edificio della stazione si potrebbero realizzare due open space, uno destinato ai servizi essenziali, l’altro con funzioni aggiuntive (uffici comunali oppure agenzia di viaggi) dove sia possibile anche acquistare titoli di viaggio, ma questa è altra storia, in ogni caso la stessa pista ciclabile sarebbe realizzabile anche utilizzando la vecchia porrettana da Carbona a Riola questo consentirebbe di ripristinare la viabilità sempre utile in caso di interruzione della nuova SS 64 e magari si renderebbero gli accessi alla fabbrica “Galliani” ed alla stazione di Carbona degni del loro nome.
Che dire poi della sua affermazione:” io faccio la tara a quello che mi dite perché voi siete schierati politicamente, quindi avete posizioni preconcette ed ideologiche”?
Se non avessi profondo rispetto per il suo ruolo istituzionale (persino più di quello che ha lei) le direi che ha una bella faccia tosta, ma mi limito a ricordarle che lei è stato candidato dal suo datore di lavoro a ricoprire un incarico così delicato dopo che i cittadini attraverso elezioni primarie si erano espressi molto chiaramente.
Non voglio tornare al passato, ma dopo il passaggio elettorale, nel bene o nel male, lei è il sindaco e deve obbligatoriamente agire per il bene della comunità che rappresenta senza distinguere chi le ha dato il voto da chi non lo ha fatto. È lei che decide e anche se abita in un altro comune, deve agire in nome e per conto dei cittadini di Vergato comportandosi come un buon padre di famiglia con la consapevolezza che la verità non può essere tutta nelle sue tasche.
Mi preme ricordarle che se questa mia analisi fosse corretta, essendo lei stato eletto con maggioranza relativa, sarebbe quantomeno opportuno mediare certe sue posizioni radicali, se non con tutte, almeno con qualche opposizione, oppure pensa che ci siano gli eletti di seri A e quelli di serie B e che per difendere le sue scelte sia indispensabile buttarla in caciara, basta esercitare le proprie funzioni con onestà intellettuale, trasparenza e ricerca del consenso, sono sicuro che i suoi detrattori sarebbero meglio disposti ad accettare decisioni che non condividono appieno.
Il bilancio da voi presentato è estremamente deludente e quasi privo di risorse per gli investimenti.
Prendiate esempio dal vostro segretario nazionale, occorre creare posti di lavoro per farlo è necessario calare le tasse (forse questo è un provvedimento di destra?) l’inasprimento fiscale da voi messo in atto, come sempre colpisce il ceto medio, è ora di avere un po’ di lungimiranza: rendere efficiente il personale anche cedendolo all’unione dei comuni e fare i ponti d’oro alle poche imprese rimaste cercando di rendere appetibili nuovi insediamenti.
La paventata fusione coi comuni limitrofi necessita di almeno dieci anni di iter burocratico ed in ogni caso non risolve problemi, calerà il personale aumentando la schiera dei disoccupati, creerà tensione fra i cittadini preoccupati che importanti servizi vadano perduti, del resto in una trattativa volta a distribuire potere e sedie nelle sedi dei vecchi comuni, Vergato non avrebbe certo la meglio. Questo è ampiamente dimostrato dagli accordi col comune di Marzabotto. Da quando c’è una gestione centralizzata della polizia municipale (in una sede decentrata) gli orari di sportello di questo importante servizio sono diminuiti e non garantiti.
La stesura del piano regolatore (o come si chiama ora) è stata affidata a tecnici di Marzabotto. Forse ho capito male, ma in campagna elettorale dicevate che il nostro comune deve riacquistare centralità?
Naturalmente non ritengo esauriti gli argomenti di discussione e se lei ricredendosi, mostrerà interesse all’ascolto, le garantisco che la mia modesta collaborazione non mancherà, certamente credo di non essere persona avvezza ai bisticci ed alle risse pertanto al momento, non ritengo opportuno rassegnare le dimissioni dalla consulta del capoluogo, ma mi riservo di decidere in seguito.
Aggiorno queste mie riflessioni dopo aver assistito al consiglio comunale di questa sera: la sua incapacità di reagire con correttezza alla scelta politica delle opposizioni di abbandonare la discussione in consiglio comunale a seguito della sua sua affermazione “parlate pure, tanto la maggioranza siamo noi ed agiamo di conseguenza”, non le fa onore, ma spero che nel futuro saprà essere più tollerante e soprattutto saprà consultarsi con gli enti e le persone che non la pensano come lei. Scusi la banalità, ma questo è il confronto democratico, noi viviamo in questo paese e credo abbiamo tutti i diritti di esprimere la nostra opinione conoscendo con chiarezza tutte e dico tutte e reali le motivazioni che vi spingono ad agire in nome e per conto nostro. Rispetto a noi lei ha un onere in più…. Ha vinto le elezioni. Sia più aperto al confronto soprattutto, come sembra, se ha idee preconcette nei confronti delle opposizioni…. Si ricrederà.

Mi è grata l’occasione per porgere i più distinti saluti

                           

6 commenti:

  1. Patrizio Puccetti: un uomo un perché?

    http://unaideadiappennino.blogspot.it/2014/02/primarie-pd-coalizione-due-sfidanti-per.html

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  2. Evidentemente per Gnudi & c. è sufficiente appartenere ad un partito (sedicente) democratico per definirsi tale.

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  3. Verrebbe da dire che il potere è un vero tormento, specialmente per chi lo deve subire.Il sig Puccetti se ne dovrà fare una ragione in quanto, i motivi da lui lamentati sono comuni ai comuni di tutta la valle.

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  4. Al cittadino Puccetti il furore iconoclasta ciecamente distruttivo verso L'amministrazione del Comune di Vergato deve aver annebbiato i riflessi e la memoria in quanto non si capisce da dove abbia avuto l'informazione che il Piano Regolatore di Vergato sia stato commissionato a tecnici di Marzabotto. L'affidamento della progettazione del nuovo Piano Regolatore unico dei Comuni di Vergato e Marzabotto è stato fatto dalle precedenti amministrazioni a guida Focci e Franchi, a seguito di una regolare gara d'appalto aperta a numerosi studi tecnici abilitati. La gara è stata vinta da un qualificato studio di architettura ed Urbanistica di Bologna già progettista di quelli di Castel d'Aiano, Castel di Casio, Gaggio Montano, Porretta Terme e del nuovo comune della Valsamoggia, ecc...
    Questa fissazione, assai diffusa tra i "contraries" di Vergato, che il Comune sia svenduto ad una supremazia incombete a volte di Marzabotto altre di Porretta è diventata insopportabile e denota un infantilismo disarmante.

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  5. si intravvede un puro campanilismo fine a se stesso che non è in sintonia con le evoluzioni politico-finanziarie e geofisiche che si prospettano per il futuro.
    Giuste o meno non lo so ma le proposte sono quelle. E parliamo ancora solo di Vigili.
    Sig. Puccetti !!!!!!

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  6. C'e molto buon senso e varie buone proposte nella lettera del sig. Puccetti e troppa arroganza nella giunta.

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