Si
moltiplicano le comunicazioni di critica verso la gestione dell’attuale
amministrazione comunale di Vergato. Fra queste quella di Patrizio Puccetti che
ha comunicato con una lettera agli stessi amministratori e che chiede vengano
pubblicate con la precisazione: “ Infastidiscono l'arroganza e la supponenza
con cui i comportamenti della maggioranza affrontano la discussione politica. Nella mia funzione di consigliere
della consulta del capoluogo ho dovuto subire pesanti obiezioni da parte della
giunta comunale......come si fa a dare consigli a chi ritiene di non averne
bisogno?”
Ecco la lunga lettera di Puccetti:
Egregio sig. sindaco
Voglia perdonare questo ‘sfogo’, ma alla
riunione della consulta 27 C.M. a causa del modo con cui è stata condotta
l’assemblea, non è stato possibile esprimere serenamente il mio pensiero.
Come certo Lei non potrà negare siamo
stati messi in difficoltà da continue interruzioni, da quasi tutti gli
assessori presenti, volte solo a giustificare alcune scelte, a mio giudizio
discutibili e che richiedono approfondimenti.
Se voi ci chiedete un parere almeno
abbiate la compiacenza di ascoltarci, come ho cercato più volte di dirle in
quell’ assemblea, siamo pienamente consapevoli del nostro ruolo, soprattutto
condividiamo l’idea che chi decide ovvero avvalla le decisioni siete voi (giunta
comunale nel suo complesso).
Se come lei stesso ha affermato, avete
ben presente il degrado del centro storico, cosa vi fa pensare che la
costruzione di un parco fluviale non aggravi questo problema? Per migliorare la
sicurezza occorre più presenza nel territorio, se questo non si riesce a
realizzare perché non disponiamo di sufficienti risorse di polizia locale, non
resta che diminuire le aree antropizzate.
Costruire un’area scarsamente
frequentata in una periferia, significa creare nuove necessità di controllo del
territorio.
Se non si utilizzano risorse adeguate, perché
ciecamente si è voluto togliere potere ai vigili urbani di Vergato, risulta
impossibile ottenere buoni risultati senza l’aiuto dei cittadini.
Si creino le condizioni per rendere
fruibili le strutture già esistenti ed i problemi legati all’incuria ed al
degrado, si risolveranno automaticamente.
Nel corso dell’esposizione del progetto
di parco fluviale, il suo assessore alla cultura, ha avuto modo di dire :”
nemmeno morta rinuncerò a questo progetto, raccoglieremo fondi già stanziati da
altri enti per la costruzione della pista ciclabile Porretta/Casalecchio” ;
ora, non sono scandalizzato dal fatto che un lido costruito in un fiume non
balneabile soggetto a forti piene ed a manovre idrauliche a monte, non è
propriamente ‘ciclabile’, anzi trovo ammirevole che, ove sia possibile, si
dirottino risorse per affinità di progetto, a questo proposito, voglio però
ricordare che la costruzione del parcheggio scambiatore ci è costata la demolizione di due binari.
È significativo e per certi versi
inquietante, che ora, con fondi regionali, RFI sembri intenzionata a ripristinare
almeno il secondo binario. Si potrebbe trattare anche la costruzione di un ‘tronchino’
volto a garantire l’autonomia della
nuova relazione Vergato/Bologna in sostituzione di quella Marzabotto/Bologna, inoltre,
ristrutturando l’edificio della stazione si potrebbero realizzare due open
space, uno destinato ai servizi essenziali, l’altro con funzioni aggiuntive
(uffici comunali oppure agenzia di viaggi) dove sia possibile anche acquistare
titoli di viaggio, ma questa è altra storia, in ogni caso la stessa pista
ciclabile sarebbe realizzabile anche utilizzando la vecchia porrettana da
Carbona a Riola questo consentirebbe di ripristinare la viabilità sempre utile
in caso di interruzione della nuova SS 64 e magari si renderebbero gli accessi
alla fabbrica “Galliani” ed alla stazione di Carbona degni del loro nome.
Che dire poi della sua affermazione:” io
faccio la tara a quello che mi dite perché voi siete schierati politicamente, quindi
avete posizioni preconcette ed ideologiche”?
Se non avessi profondo rispetto per il
suo ruolo istituzionale (persino più di quello che ha lei) le direi che ha una
bella faccia tosta, ma mi limito a ricordarle che lei è stato candidato dal suo
datore di lavoro a ricoprire un incarico così delicato dopo che i cittadini
attraverso elezioni primarie si erano espressi molto chiaramente.
Non voglio tornare al passato, ma dopo
il passaggio elettorale, nel bene o nel male, lei è il sindaco e deve
obbligatoriamente agire per il bene della comunità che rappresenta senza
distinguere chi le ha dato il voto da chi non lo ha fatto. È lei che decide e
anche se abita in un altro comune, deve agire in nome e per conto dei cittadini
di Vergato comportandosi come un buon padre di famiglia con la consapevolezza
che la verità non può essere tutta nelle sue tasche.
Mi preme ricordarle che se questa mia
analisi fosse corretta, essendo lei stato eletto con maggioranza relativa,
sarebbe quantomeno opportuno mediare certe sue posizioni radicali, se non con
tutte, almeno con qualche opposizione, oppure pensa che ci siano gli eletti di
seri A e quelli di serie B e che per difendere le sue scelte sia indispensabile
buttarla in caciara, basta esercitare le proprie funzioni con onestà
intellettuale, trasparenza e ricerca del consenso, sono sicuro che i suoi
detrattori sarebbero meglio disposti ad accettare decisioni che non condividono
appieno.
Il bilancio da voi presentato è
estremamente deludente e quasi privo di risorse per gli investimenti.
Prendiate esempio dal vostro segretario
nazionale, occorre creare posti di lavoro per farlo è necessario calare le
tasse (forse questo è un provvedimento di destra?) l’inasprimento fiscale da
voi messo in atto, come sempre colpisce il ceto medio, è ora di avere un po’ di
lungimiranza: rendere efficiente il personale anche cedendolo all’unione dei
comuni e fare i ponti d’oro alle poche imprese rimaste cercando di rendere
appetibili nuovi insediamenti.
La paventata fusione coi comuni
limitrofi necessita di almeno dieci anni di iter burocratico ed in ogni caso
non risolve problemi, calerà il personale aumentando la schiera dei disoccupati,
creerà tensione fra i cittadini preoccupati che importanti servizi vadano
perduti, del resto in una trattativa volta a distribuire potere e sedie nelle
sedi dei vecchi comuni, Vergato non avrebbe certo la meglio. Questo è
ampiamente dimostrato dagli accordi col comune di Marzabotto. Da quando c’è una
gestione centralizzata della polizia municipale (in una sede decentrata) gli
orari di sportello di questo importante servizio sono diminuiti e non
garantiti.
La stesura del piano regolatore (o come
si chiama ora) è stata affidata a tecnici di Marzabotto. Forse ho capito male,
ma in campagna elettorale dicevate che il nostro comune deve riacquistare
centralità?
Naturalmente non ritengo esauriti gli
argomenti di discussione e se lei ricredendosi, mostrerà interesse all’ascolto,
le garantisco che la mia modesta collaborazione non mancherà, certamente credo
di non essere persona avvezza ai bisticci ed alle risse pertanto al momento,
non ritengo opportuno rassegnare le dimissioni dalla consulta del capoluogo, ma
mi riservo di decidere in seguito.
Aggiorno queste mie riflessioni dopo
aver assistito al consiglio comunale di questa sera: la sua incapacità di
reagire con correttezza alla scelta politica delle opposizioni di abbandonare
la discussione in consiglio comunale a seguito della sua sua affermazione
“parlate pure, tanto la maggioranza siamo noi ed agiamo di conseguenza”, non le
fa onore, ma spero che nel futuro saprà essere più tollerante e soprattutto
saprà consultarsi con gli enti e le persone che non la pensano come lei. Scusi
la banalità, ma questo è il confronto democratico, noi viviamo in questo paese
e credo abbiamo tutti i diritti di esprimere la nostra opinione conoscendo con
chiarezza tutte e dico tutte e reali le motivazioni che vi spingono ad agire in
nome e per conto nostro. Rispetto a noi lei ha un onere in più…. Ha vinto le
elezioni. Sia più aperto al confronto soprattutto, come sembra, se ha idee
preconcette nei confronti delle opposizioni…. Si ricrederà.
Mi è grata l’occasione per porgere i più
distinti saluti
Patrizio Puccetti: un uomo un perché?
RispondiEliminahttp://unaideadiappennino.blogspot.it/2014/02/primarie-pd-coalizione-due-sfidanti-per.html
Evidentemente per Gnudi & c. è sufficiente appartenere ad un partito (sedicente) democratico per definirsi tale.
RispondiEliminaVerrebbe da dire che il potere è un vero tormento, specialmente per chi lo deve subire.Il sig Puccetti se ne dovrà fare una ragione in quanto, i motivi da lui lamentati sono comuni ai comuni di tutta la valle.
RispondiEliminaAl cittadino Puccetti il furore iconoclasta ciecamente distruttivo verso L'amministrazione del Comune di Vergato deve aver annebbiato i riflessi e la memoria in quanto non si capisce da dove abbia avuto l'informazione che il Piano Regolatore di Vergato sia stato commissionato a tecnici di Marzabotto. L'affidamento della progettazione del nuovo Piano Regolatore unico dei Comuni di Vergato e Marzabotto è stato fatto dalle precedenti amministrazioni a guida Focci e Franchi, a seguito di una regolare gara d'appalto aperta a numerosi studi tecnici abilitati. La gara è stata vinta da un qualificato studio di architettura ed Urbanistica di Bologna già progettista di quelli di Castel d'Aiano, Castel di Casio, Gaggio Montano, Porretta Terme e del nuovo comune della Valsamoggia, ecc...
RispondiEliminaQuesta fissazione, assai diffusa tra i "contraries" di Vergato, che il Comune sia svenduto ad una supremazia incombete a volte di Marzabotto altre di Porretta è diventata insopportabile e denota un infantilismo disarmante.
si intravvede un puro campanilismo fine a se stesso che non è in sintonia con le evoluzioni politico-finanziarie e geofisiche che si prospettano per il futuro.
RispondiEliminaGiuste o meno non lo so ma le proposte sono quelle. E parliamo ancora solo di Vigili.
Sig. Puccetti !!!!!!
RispondiEliminaC'e molto buon senso e varie buone proposte nella lettera del sig. Puccetti e troppa arroganza nella giunta.