A breve arriveranno nel
Distretto dell’Appennino Bolognese 20 migranti che si aggiungeranno ai 55 già presenti.
Ne ha dato notizia il Comune
di Munzuno in un comunicato in cui si rassicura: Nessun rischio ghetto per il Distretto dell’Appennino Bolognese: la
volontà e l’impegno dei sindaci in risposta alle indicazioni della Prefettura
di Bologna ha scongiurato il rischio di dover creare una grande struttura unica
per ospitare i migranti assegnati al distretto. Si opta invece per strutture
più piccole e distribuite sul territorio.
“Quando si tratta di vite
umane e integrazione non si può pensare solo a ottimizzare i costi” ha dichiarato il presidente del Distretto Socio Sanitario dell’Appennino Bolognese, Marco
Mastacchi. “Siamo stati sollecitati dalla prefettura a individuare degli
spazi per accogliere sul nostro territorio i
migranti. A quel punto ci siamo trovati di fronte a due alternative. Da una
parte la possibilità di selezionare un’unica grande struttura, o lasciare
addirittura che a farlo fosse la prefettura, dall’altra l’opzione di
distribuire queste persone sul territorio. Abbiamo scelto questa seconda via:
certo richiede più tempo e lavoro, ma in questo modo scongiuriamo la creazione
di veri e propri “ghetti”, quartieri popolati esclusivamente da stranieri, che
avrebbero potuto creare difficoltà di natura sociale nella zona di
accoglienza”.
Senza contare che un’unica
grande struttura avrebbe forse ottimizzato i costi ma avrebbe sicuramente
creato problemi di altro genere che il distretto e i comuni avrebbero dovuto
gestirea,
e i cittadini di quel luogo subire, continua a spiegare Mastacchi. “Per
una frazione di poche centinaia di abitanti, come sono molte frazioni
dell’Appennino, ospitare più di cento cittadini stranieri sarebbe stato troppo
oneroso”.
I migranti saranno pertanto
accolti nei singoli comuni in gruppi di 8-12 persone al massimo ospitati in
diversi appartamenti che i comuni aiuteranno a reperire. Le spese sono
totalmente a carico della prefettura. Dei tredici comuni del Distretto
dell’Appennino Bolognese finora si sono già attivati nell’individuare le strutture
ricettive più della metà degli enti (7 su 13) mentre gli altri lo faranno
presto.
Ad oggi il Distretto ospita
55 persone, altre 20 saranno ospitate a breve. Bisogna tenere presente che
sebbene si tratti di ospitalità 'temporanea' perché queste persone risiedono in
queste strutture per periodi limitati e definiti, non è temporanea la presenza
stessa di queste strutture, perché man mano che i migranti lasciano le
abitazioni altri ne arrivano.
Prima di tutto calcolare l' emergenza degli italiani stessi, tutto questo buonismo di certi sindaci e comuni mi suona come un punto interogativo e mi chiedo.... i fondi stanziati per l' emergenza immigrati a chi vanno ? e le tasse chi le paga ???? per mantenere sia immigrati che comuni ??? perchè c' è qualche sindaco che lamenta la non buona tenuta dei conti di bilancio e della possibilità di tagliare servizi, sarebbe meglio non ci provasse però.
RispondiEliminaLi possono ospitare qui
RispondiEliminahttp://vergatonews24.it/2015/07/10/ampliamento-del-castello-della-rocchetta-lintervento-del-geom-gozzoli-per-il-mercantone/
o qui
http://vergatonews24.it/2015/07/08/castello-della-rocchetta-mattei-a-riola-il-convegno-lappennino-come-risorsa/
Secondo gli ultimi dati INPS in Italia ci sono 15 milioni di concittadini in povertà, nonché due milioni e mezzo i giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano (dati Ocse), ci sono migliaia di anziani esodati e disoccupati ultracinquantenni, per i quali sembra sia lecito tagliare i costi ed impedirne l’integrazione, come fossero cittadini italiani di serie B che meritano il “ghetto”, mentre si trovano facilmente tutti i finanziamenti e le agevolazioni per le cooperative che gestiscono l’operazione di ingegneria sociale di importazione dei “migranti” !
RispondiEliminaMia madre, residente nel comune di monzuno, è morta aspettando da anni una casa popolare. NO COMMENT!!!
RispondiEliminaPOLITICI FATE SCHIFO
Questi politici che ci fanno invadere meritano solo la fucilazione per tradimento della patria. Auspico una rivolta del popolo e che non venga dato il tempo a questi esseri spregevoli di scappare all'estero e mettersi in salvo.
RispondiEliminal'espianto del popolo italiano con persone già espiantate dal loro paese, i conti non tornano, qualche carogna ci guadagna, dobbiamo scovarlo e fermarlo.
RispondiEliminaCerto... Ognuno a casa propria!
RispondiEliminaMa... Perché non cominciamo noi?