mercoledì 24 giugno 2015

Venerdì prossimo i funerali di don Dario Zanini.



I funerali di don Dario Zanini si terranno venerdì prossimo, 26 giugno, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Sasso Marconi e saranno officiati dal cardinale Carlo  Caffarra. Alla cerimonia di commiato parteciperà tutto il clero del vicariato di Sasso Marconi.

Domani sera, giovedì 25 giugno, alle 20.30, è in programma una veglia di preghiera, sempre nella chiesa del capoluogo, cui si spera sia già presente la salma del sacerdote.

Si chiude così in modo inatteso, poiché   fino al ricovero di venerdì scorso per il malore al petto don Dario pareva in buona salute fisica e in ottima presenza mentale, l’apostolato sassese di don Dario durato ben 58 anni. Il sacerdote pareva in  grado quindi di entrare nel migliore dei modi nel periodo di riposo che la sua età richiedeva e che aveva annunciato.

Ma proprio nella sofferenza che don Dario provava nel dover abbandonare la sua parrocchia, che ha guidato non senza difficoltà per un così lungo periodo, in molti vedono la sua chiamata al Padre come il risultato di un ‘disegno divino ’  dipinto da Chi tutto può per evitargli un distacco che avrebbe vissuto con amarezza e grande dolore. 

Con lui si chiude anche un periodo storico piuttosto intenso che lo ha visto protagonista in scontri anche accesi con l’amministrazione comunale di sinistra. Con incrollabile caparbia si oppose ad ogni progetto di ingerenza che coinvolgeva i beni parrocchiali che riteneva di ‘proprietà ’ della Beata Vergine del Sasso e quindi intoccabili. 

Uomo di vasta cultura e sensibilità artistica ha scritto diversi libri sia di carattere religioso che storico, tra cui l’importante volume ‘Marzabotto e Dintorni 1944’ frutto di una lunghissima e meticolosa ricerca delle testimonianze che riguardano l’eccidio e i fatti di Monte Sole. Egli aveva vissuto in prima persona la tragedia di quel periodo essendo originario di Rioveggio e aveva perso dei famigliari, tra cui la madre, trucidati dai tedeschi.
Il libro però ebbe anche molti osteggiatori poiché don Dario non aveva tralasciato di riportare gli episodi che la storiografia ‘ufficiale’  dei vincitori aveva accuratamente oscurato. Aveva annunciato anche una nuova pubblicazione che avrebbe completato la prima opera e di cui disponeva già di una ampia documentazione. Non aveva mai smesso infatti di scandagliare un periodo storico così buio della nostra storia locale per ricordare tutti quelli che lui chiamava ‘ morti a causa della guerra’.

L’amministrazione comunale di Sasso Marconi sta valutando se dichiarare il lutto cittadino.  

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