L’angolo di Marco Leoni
Ripeto ancora:
“ NON SI
DESIDERA QUALCOSA
SE
NON SI AVVERTE
LA
SUA MANCANZA “
Platone
SASSO MARCONI : IL CAPOLUOGO
CONSIDERAZIONI E PROPOSTE
Non posso accingermi a presentarvi le mie considerazioni
sul Capoluogo di Sasso Marconi senza prima partire da un presupposto:
SASSO MARCONI POSSIEDE
IL TITOLO DI
CITTA’ E QUELLO
DI PAESE TURISTICO.
Questi titoli dovrebbero in qualche modo
rappresentarlo e rendersi palesi nel momento
in cui una persona decida di fare una passeggiata per il nostro Capoluogo.
Secondo
Marco Romano alcuni dei criteri fondamentali che stanno alla base della città sono:
L’INTENZIONE ESTETICA IN PRIMIS,
LA CATTEDRALE E IL
PALAZZO COMUNALE, LA PIAZZA,
I MONUMENTI, LE VIE PRINCIPALI
AFFIANCATE DA PALAZZI
DI PREGIO, I LUOGHI
E GLI SPAZI
COLLETIVI, I TEATRI,
LE BIBLIOTECHE, I CINEMA,
I GIARDINI ECC.
Riconosco
che Romano parla delle città costruite come opere d’arte e fanno parte di un
glorioso passato, è evidente che non posso pretendere da Sasso Marconi qualcosa
di analogo, ma un minimo di tensione estetica QUESTO
SI’.
Quello
che vedete nella foto è la piazza (coi suoi problemi e sempre più deserta. Non
essere riusciti a mantenere qui la baracchina dei gelati e l’edicola ha
rappresentato un colpo mortale alla sua vita sociale intesa particolarmente come luogo privilegiato di
incontro) e
“IL SANTUARIO
DELLA MADONNA
DEL SASSO” (coi suoi gravi
problemi, dietro la facciata).
Comunque gli edifici del centro più
significativi sono di carattere religioso e comprendono anche un piccolo
gioiello del ‘600, L’ORATORIO DI S.APOLLONIA.
Il resto, rappresentato dalla parte laica, è
un insieme di edifici frutto di una edilizia improvvisata di scarsissimo valore,
dove l’intenzione estetica è totalmente assente fatta
eccezione per il palazzo della farmacia che un minimo di dignità ce l’ha.
A
loro scusante il fatto che sono stati costruiti per la maggior parte nel
dopoguerra quando, sappiamo benissimo, le esigenze erano ben diverse.
Altra
cosa il ragionamento per le aree centrali dell’ex campo sportivo e del mercato dove
nel 2000 l’Amministrazione Comunale non ha sicuramente espresso il meglio di sé, sprecando
la grandissima occasione storica,
specialmente nella prima, di dare al centro del paese un importante incremento
qualitativo. (di questo ancora non
riesco a farmene una ragione).
Elemento
nuovo in quel sito è “LA
CASA DELLA SALUTE”
scelta importante e condivisibile,
quello che stupisce sono i limiti
funzionali apparsi subito fin dai primi mesi: l’area di accesso alle prenotazioni e ai
prelievi certamente insufficiente, il punto prelievi non possiede un minimo di
spogliatoio per i pazienti, molto utile specialmente d’inverno, gli ascensori
con capienza minima, le sale d’aspetto dei medici di base in realtà sono
angusti corridoi dove l’aria si fa irrespirabile appena tendono a riempirsi.
Si
va per farsi curare e si rischia di uscire con qualche malattia nuova.
All’esterno
pensare a una tettoia in grado di riparare, in caso di pioggia, eventuali
ambulanze e pazienti trasportati su lettini oppure persone con handicap, era
così difficile?
L’Italia
è proprio un paese strano, coloro
che hanno l’autorità per fare rispettare le regole, vedi USL, sono i primi a disattenderle quando sono
chiamati a fare
le cose. (per caso
qualcuno è chiamato a risponderne?)
Nell’area
mi sento di salvare solo il Giardino Grimaldi, piccolo
gioiellino verde dove è possibile respirare sensazioni
gradevoli.
Altra
area molto importante del capoluogo è quella del mercato, nei confronti della
quale a suo tempo presentai osservazioni al piano particolareggiato allegando,
grazie ad un amico architetto, un
progetto alternativo, contributo tenuto come al solito in nessuna considerazione.
Ma,
a differenza di quella dell’ex campo sportivo, che
così è e ce la terremo per moltissimi anni, questa è
suscettibile di miglioramenti: vi presento
UNA PROPOSTA
La
cosiddetta piazza del mercato, che piazza non è ma solamente un vuoto urbano pavimentato, rappresenta uno spazio di una certa gradevolezza
estetica.
Qual è il problema:
sembra
essere in attesa di una destinazione adeguata tale da farle esprimere
completamente tutte le sue potenzialità.
Questa
potrebbe essere rappresentata da una copertura molto leggera in ferro e vetro, come, a
livello di esempio, la foto sta ad indicare.
I VANTAGGI
1)
Forte caratterizzazione dell’area,
consentirebbe uno sfruttamento dello spazio in modo continuativo.
2)
Se intelligentemente utilizzata potrebbe
rappresentare un elemento di grande
attrazione per il paese.
3)
Un luogo polifunzionale dove tante idee potrebbero trovare la
possibilità di esprimersi.
4)
Potrebbe trovare una destinazione “L’APPENNINO POINT” di cui si è tanto parlato in passato, dove fare
incontrare tutte
le eccellenze dell’ Appennino in ambito enogastronomico ( trattorie,
agriturismi ), culturale, sportivo,
ricreativo, con la città.
5)
Si potrebbe fare promozione
di tutto il territorio utilizzando pannelli fotografici di qualità
per presentare le realtà più belle da un punto di vista architettonico e
ambientale.
6)
Da un punto di vista urbano una
ricucitura con
viale Kennedy e il parco Marconi.
ANCHE QUESTI
SONO SOGNI? SE
COSI’ E’ ALLORA
LE IPOTESI SONO
DUE:
ALLA MIA ETA’
ESSERE ANCORA UN
SOGNATORE, MAGARI ANCHE UN
PO’ VISIONARIO, PUO’
VOLER DIRE : ESSERE
UN IMMATURO E
IRRESPONSABILE OPPURE UNA PERSONA
CHE CAPARBIAMENTE CERCA
DI MANTENERSI GIOVANE ALMENO NELLA
MENTE. GIUDICATE VOI !!!
Continua… prossimo
appuntamento domenica 5 luglio 2015.
Nel giardino Grimaldi non si respira solo aria buona e non si odorano solo l'essenze emanate dal verde che lo circonda, ma si "godono" anche le pupu e pipi dei vari babau tanto affezzionati ai loro teneri e cari padroncini.
RispondiEliminaDicasi altrettanto del nuovo giadino sorto in una porzione dello sfrattato campo del prete.
Parlare di ESTETICA a tanti incivili è come cercare di vendere frigoriferi agli esquimesi.
Comunque il mio parere è molto vicino a quanto espresso nell'articolo.......facciamo domanda di declassare Sasso Marconi da città a paese normale, allineato agli standar consoni al nostro territorio, senza volerci gonfiare di appellativi che non ci spettano.
Come dice un noto comico romagnolo (credo) più fatti, meno pippe e sopratutto ridare gioia alla gente che abita e frequenta il Borgo.
alan delon
Ogni giorno passato sulla Terra, l’uomo dovrebbe porsi la domanda su come essere migliore, come migliorare anche il proprio Pianeta cominciando dal luogo in cui abita per accrescere la qualità della propria vita e anche quella delle generazioni future.
RispondiEliminaForse questo nobile obiettivo è sfuggito a chi da molti anni ha governato e progettato il nostro Paese perché troppi sono stati gli interventi inadeguati frutto di scelte poco lungimiranti e consapevoli che hanno privato Sasso Marconi della possibilità di crescere e di evolvere anche culturalmente.
Le eccellenze, la storia, la cultura, le tradizioni del nostro Paese, sono un patrimonio da salvaguardare e da valorizzare attraverso interventi mirati per rendere Sasso Marconi più accogliente, sicuro e vivibile.
Mi auguro che chi ha il dovere di fare questo ne abbia la consapevolezza e la capacità perché qualcosa di meglio si può sempre fare e qualcosa ancora si può recuperare.
Il tempo dell’attesa è sempre il più lungo, ma ora per noi cittadini di Sasso Marconi non resta che sognare quel tempo sognato.