“Quasi come
se fosse una cosa assolutamente normale, in una sorta di silenzio surreale, da
ormai due giorni all’interno della centrale di biomasse di Zola Predosa è in
corso un incendio”, denuncia Daniele Marchetti. “ Fiamme che, a quanto si apprende,
sarebbero state causate da
autocombustione, e che da ormai due giorni fanno levare in cielo una scura
colonna di fumo che preoccupa i residenti. E siccome in gioco c’è la salute della nostra
gente sono assolutamente certo e convinto che non ci sia tempo da perdere. Per
questo invito la Regione Emilia-Romagna a verificare che l’azienda in questione
abbia operato secondo le procedure previste dalle delibere regionali che
dettano le linee e i criteri tecnici per la mitigazione degli impianti
ambientali nella progettazione e gestione degli impianti a biogas, ad esempio,
ma non solo, per quanto riguarda lo
stoccaggio dei combustibili. E’ poi assolutamente necessario che Arpa si metta
in moto immediatamente per effettuare delle verifiche sui fumi e controllare la
qualità dell’aria. Alla centrale c’è un incendio da oltre 24 ore, non possiamo
continuare a fare finta che non stia accadendo nulla”.
Nel cortile della centrale erano accumulate quantità inverosimili di prodotti derivati dallo sfalcio e dalla potatura, una montagna di materiale impressionante che superava di molto l'altezza della ciminiera dell'impianto, si poteva vedere transitando sulla superstrada.
RispondiEliminaTutto materiale derivato dalla rottura dei rami causa neve pesante lo scorso inverno, e ne era venuto fuori moltissimo.
RispondiEliminaUn altro spiazzo con montagne di materiali di sbroccatura è a fianco della provinciale del Lavino a Calderino, speriamo che non prenda fuoco anche quello...