Mario Nicoletti ha inviato la dichiarazione di voto in consiglio comunale
di Marzabotto del gruppo di maggioranza riguardo al patto di
sindacato Hera. L’accettazione della proposta avrebbe fatto perdere ai Comuni
la maggioranza assoluta del pacchetto
azionario di Hera e reso quindi possibile
la privatizzazione della società. Le azioni Hera sono vendibili solo a un soggetto pubblico. Ciò consentirà di mantenere al pubblico la maggioranza assoluta del 51 5% del pacchetto azionario.
Ecco la dichiarazione:
In merito alle modifiche dello
Statuto di Hera e all’approvazione di un nuovo Patto di
sindacato, oggi in discussione,
il nostro Gruppo consiliare ritiene che il controllo pubblico dei servizi
essenziali, tra i quali il servizio idrico, sia fondamentale per garantirne l’accesso
da parte di tutti, ritiene inoltre che l’indirizzo della loro gestione debba
essere improntato non solo alla necessaria economicità, ma anche al
perseguimento di finalità di interesse pubblico e sociale.
Siamo consapevoli che le
modifiche proposte al Patto di sindacato non mettono in
discussione la proprietà della
rete di distribuzione idrica, che resta comunque un bene pubblico ai sensi
della legge vigente, tuttavia la nuova formulazione del Patto, consentirebbe da
parte dei Comuni sottoscrittori di poter mettere sul mercato una quota maggiore
delle azioni di loro proprietà, consentendo loro di ridurla fino ad un minimo
del 38,5%, rispetto al limite del 51% del precedente Patto di sindacato.
E’ pur vero che tale riduzione,
anche a seguito delle modifiche allo Statuto contestualmente proposte in
approvazione, non implicherebbe la perdita del controllo pubblico, che sarebbe comunque
preservato mediante le clausole relative ai limiti di voto dei soci privati,
alle maggioranze qualificate previste per l’approvazione di future modifiche
dello Statuto, e alla prevalenza dei diritti di voto dei soci pubblici inserita
nella nuova formulazione dell’articolo 7; ciononostante, come abbiamo già avuto
modo di esprimere, siamo fortemente perplessi e contrariati circa le modalità
con cui tutta questa “partita” è stata gestita e presentata ad amministratori e
cittadini nei mesi precedenti da parte di livelli amministrativi e politici
superiori ai nostri.
Il nostro Gruppo consiliare
osserva che, al di là della mera proprietà, l’effettivo controllo
pubblico di Hera andrebbe meglio
misurato in termini di efficacia da parte degli azionisti pubblici, nell’indirizzare
e controllare la governance dell’azienda verso gli obiettivi di interesse
pubblico e sociale già enunciati.
Ricordiamo come le
Amministrazioni di Marzabotto hanno sempre disposto con estrema
oculatezza del patrimonio
rappresentato dalle azioni Hera disponibili, utilizzandole in passato esclusivamente
a copertura di investimenti di rilevante interesse pubblico ed evitandone comunque
la vendita in condizioni di mercato svantaggiose.
In linea con le ragioni che hanno
permesso la costruzione del precedente Patto di sindacato, e in riferimento
anche al risultato del referendum popolare del giugno 2011 in cui gli italiani
si espressero contro una privatizzazione dell’acqua riconosciuta come “bene
comune”, esprimiamo la nostra attuale volontà di non vendere azioni Hera e che,
anzi, potendo ne acquisteremmo.
Veniamo ora alla nostra scelta
circa il voto di oggi che riguarda la decisione di stare o non stare dentro al nuovo Patto
proposto:
il nostro Gruppo consiliare
sottolinea che, in assenza di approvazione da parte del Consiglio Comunale
delle modifiche proposte allo Statuto di Hera e del nuovo contratto di
sindacato, il Comune di Marzabotto si troverebbe automaticamente al di fuori
del Patto di sindacato stesso e si troverebbe così paradossalmente nella
condizione di poter disporre liberamente dell’intera quota azionaria di Hera in suo possesso; ciò
determinerebbe anche l’impossibilità di poter influire in alcun modo sulle
politiche di governo dell’azienda e, cosa ancora più paradossale e grave, le 2 nostre
quote non rientrerebbero nel calcolo della quota pubblica, formata dalle quote
dei soli soci aderenti al Patto provocando così una diminuzione della
percentuale del controllo pubblico sulla
gestione del servizio idrico.
Quella che, anche grazie al
nostro impulso, è divenuta una vera e propria querelle sociale e politica (per
usare un eufemismo) nella nostra Regione ha visto un susseguirsi di “colpi di
scena” e “cambi di rotta” che in larga parte si potevano evitare, a nostro
parere, se, prima di approvare il Patto di sindacato e disciplina dei
trasferimenti azionari, si fosse discusso di questi temi pubblicamente prima
con i cittadini, come abbiamo fatto in questo Comune (a richiesta di tutti i Gruppi
consiliari).
Ma vi e' un importante sviluppo
nella vicenda: e' stato firmato il 23/4/2015 un Protocollo
d’Intesa tra gli Enti locali soci
di Hera (rappresentati dal Presidente del Comitato dei Sindaci, Daniele Manca)
e le Organizzazioni Sindacali Nazionali Confederali CGIL-CISL-UIL. Con questo Protocollo
si è giunti ad una intesa condivisa da tutti i partecipanti sul fatto che,
fermo restando che l’attuale Patto rimane in vigore fino al 30/06/2015, le
Parti in causa si impegnano a confermare, nel prossimo mese di maggio, il
blocco azionario, impegnandosi a vendere quote pubbliche solo ad eventuali
acquirenti pubblici, mantenendo così la quota pubblica sopra al 51%.
Si tratta di un’Intesa che cambia
radicalmente l’indirizzo politico e sociale del Patto che andremo ad approvare,
proprio nella direzione da tutti auspicata, ovvero un mantenimento della quota azionaria
pubblica superiore al 51%.
E’ con queste premesse (e solo
con queste!) che dichiariamo il nostro “voto favorevole” alle modifiche
proposte allo Statuto di Hera e alla stipula del nuovo Patto di sindacato;
impegnando però il Sindaco e la Giunta ad agire in tutte le sedi opportune
affinché venga dato nuovo impulso alle iniziative per realizzare un effettivo
controllo pubblico dell’azienda Hera, con un governo improntato non solo alla
necessaria economicità e razionalità, ma anche al perseguimento di finalità di
interesse pubblico e sociale.
Non nascondiamo la sensazione di
essere "burocraticamente costretti" a votare a favore per permettere
al nostro Comune di stare dentro al Patto; siamo consapevoli di essere davanti
ad una sorta di "ricatto burocratico-amministrativo" che fa sì che lo
star fuori dal Patto diventi così il "male maggiore".
Siamo quindi costretti a votare
questo "pacchetto unico" con il quale ci e' stata proposta
questa delibera, pur essendo
assolutamente contrari alle modifiche allo Statuto di Hera che permettono di
scendere sotto il 51% del controllo pubblico di Hera. Vincoliamo il nostro voto
favorevole al rispetto della suddetta Intesa siglata tra le Organizzazioni
Sindacali CGIL - CISL - UIL e il Presidente del Comitato dei Sindaci di Hera
S.p.A., chiedendo che le Amministrazioni Comunali, compresa la nostra, mantengano
gli impegni assunti davanti ai Sindacati il 23/04/2015.
Questo è un NO SENZA SE E SENZA MA e senza prendere per i fondelli nessuno, tanto meno i Cittadini !!!
RispondiElimina"
DICHIARAZIONE DI VOTO
punto 1 dell'ODG del Consiglio Comunale del 27 Aprile 2014
“Approvazione del contratto di sindacato di voto e di disciplina dei trasferimenti azionari luglio 2015 - giugno 2018. Modifica Statuto Hera S . p.a. “
Un no senza se e senza ma da parte del Movimento 5 Stelle a questa delibera che:
calpesta il volere di ventisette milioni di cittadini che nel 2011 hanno votato un Referendum che non lasciava dubbi circa quale debba essere l'utilizzo dell'acqua pubblica;
non tiene conto delle indicazioni dei cittadini, emerse chiaramente durante il dibattito publico del 10 Aprile scorso in questa stessa Sala Consiliare, che hanno ribadito la contrarietà alla modifica dello Statuto e all'approvazione del nuovo Patto di Sindacato HERA;
trasforma HERA da Società a prevalente capitale pubblico in una Società a prevalente capitale privato facendo quindi venire meno quanto previsto nel punto 8.1 dello Statuto HERA e cioè che nessuno possa detenere più del 5% ( cinquepercento) delle azioni;
con gli articoli 7, 8, 9, 10 ed 11, di questa delibera, praticamente da il via ad una progressiva vendita delle azioni HERA detenute dal Comune di Marzabotto, dando mandato al Sindaco di farlo senza ulteriori consultazioni consiliari;
da una parte dice di volere premiare la fedeltà di chi non vende le azioni per almeno due anni con l'introduzione del “VOTO MAGGIORATO” e dall'altra ti prospetta come un prêt-à-porter la tabella delle vendite delle azioni da adesso a Giugno 2018;
allo stato attuale non è in grado di garantirci che l'eventuale vendita delle azioni non sia soggetta al Patto di Stabilità;
viene sottoposta a questo Consiglio Comunale, in un momento di assoluta confusione, in cui si susseguono notizie, dichiarazioni e prese di posizione le più disparate e contrastanti; il Sindaco di Bologna Merola e quello di Manerbio Minganti che dischiarano che non venderanno le azioni, le voci che Forlì e Ferrara abbiano venduto e nell'ultimo l'incontro del 23 aprile 2015, tra le Organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil ed il Presidente del Comitato di Sindacato di Hera S.p.A., Daniele Manca, alla presenza dei vertici aziendali, per discutere il rispetto del Protocollo d'intesa sottoscritto all'atto della fusione Acegas-Aps S.p.A. il 28/02/2013, che prevede il mantenimento della maggioranza pubblica assoluta delle quote azionarie in capo ai soci pubblici.
Rivolgiamo un appello accorato a tutti i Consiglieri di maggioranza e di minoranza, affinchè non si compia oggi in questa Sala Consiliare lo scempio della Democrazia e li invitiamo ad unirsi al nostro NO SENZA SE E SENZA MA.
Ricordatevi, ricordiamoci che dovremo dare conto di quanto ci accinguamo a fare oggi ai nostri figli, ai nostri nipoti , quegli stessi ragazzi che, ironia della sorte, hanno partecipato al concorso HERA cantando “ L'acqua è di tutti” !!!
Grazie a tutti per l'attenzione ed in alto i cuori !
Maria Giuseppina Cusimano
[Capogruppo Movimento 5 Stelle Marzabotto]"
Caspare Ruggeri
attivista M5S
SALSEDO DOCET
RispondiEliminaMa sig. Fabbriani, è sicuro di come titola il suo articolo?
RispondiEliminaCapisco che dal comunicato anche lei sia stato tratto in inganno.
Si, in inganno perchè di questo si tratta.
Allora è ben che tutti sappiano che la maggioranza di Marzabotto ha invece votato si alla ulteriore privatizzazione dell'acqua come richiesto dal PD.
Le giustificazioni contenute in questo comunicato dimostrano una cosa sola: Che non hanno neppure il coraggio delle loro azioni!
Una vera e propria turlupinazione dei Cittadini di Marzabotto che al 96,3 % avevano votato contro la privatizzazione dell'acqua.
Chi, dalla maggioranza, non ha votato a favore non ha neppure avuto il coraggio di partecipare alla seduta consigliare.
Meglio che lo sappiano
Peccato che, dopo aver detto no a parole, poi abbia votato si nella delibera che privatizza.
RispondiEliminaFacciamo che pubblichiamo la delibera presente all'albo pretorio
RispondiEliminaqui sotto vi copia incollate il documento, lo leggete e poi traete le conclusioni
http://www.comune.marzabotto.bo.it/upload/marzabotto/albopretorio_allegati/20150013c_11545_8484.pdf
e questa è la delibera di rinvio della votazione
RispondiEliminapoi aspettiamo di vedere pubblicata la delibera approvata coì ognuno continuerà a farsi la propria opinione
di seguito il collegamento all'albo pretorio on line che avrete la costanza di monitorare
http://www.comune.marzabotto.bo.it/servizi/albopretoriointegrato/albopretoriointegrato_fase01.aspx