ASL informa:
Si chiama QR
Photogallery ed è il nuovo spazio espositivo bolognese dedicato alla fotografia
d’autore documentaria, sociale e di ricerca sul territorio. Ospitata nel
Quadriportico del complesso monumentale Roncati, in via S.Isaia 90, a Bologna,
la nuova galleria sarà gestita dall’Associazione Terzo Tropico. L’inaugurazione si terrà oggi, venerdì 8
maggio, dalle 18, con Round About Township, un viaggio nelle
township di Johannesburg e Città del Capo, una mostra personale del fotografo
Pino Ninfa ( nella foto).
Nel
programma della mostra anche la proiezione, il 9 maggio alle 17,30, nella Sala
delle Colonne al Roncati, di A Snake Gives Birth to a Snake, il
documentario di Michael Lessac (South Africa 2014) sul processo di
pacificazione in Sudafrica rappresentato attraverso lo spettacolo Truth in
Translation che tra il 1996 e il 1999 ha portato in scena le ferite ancora
aperte del conflitto del Paese http://www.asnaketoasnake.com/.
Frutto
della collaborazione tra Azienda Usl di Bologna, proprietaria del Roncati, e
dell’Associazione Terzo Tropico, QR Photogallery (www.qrphotogallery.it)
si inserisce a pieno titolo nel filone di attività che l’Azienda USL di Bologna
promuove e sostiene per restituire alla città luoghi storicamente legati alla
salute mentale bolognese. Una nuova occasione di socialità, aperta alle culture
del mondo, che intreccia arte e impegno sociale, con uno sguardo e un respiro
internazionali.
L’Azienda ha
messo a disposizione gratuitamente il Quadriportico e tutte le attività,
rigorosamente no profit, saranno ad accesso libero e gratuito.
Round About
Township
Round About
Township, racconta le periferie urbane di
Johannesburg e Città del Capo, i luoghi storici dell’apartheid sudafricana, e
di Soweto, un tempo sobborgo e oggi una città a parte rispetto a Johannesburg.
Senza spettacolarizzare la sofferenza e il disagio, i 46 scatti fotografici di
Pino Ninfa ne restituiscono il profondo senso di dignità e solidarietà
attraverso i volti delle persone che vivono in quei luoghi.
Accanto alle
immagini di Ninfa, la mostra ospita anche quelle scattate dai ragazzi della
township di Philippi, Città del Capo, che hanno partecipato ad un workshop del
fotografo italiano.
La mostra sarà aperta al pubblico,
gratuitamente, sino al 30 maggio negli orari di apertura della struttura dalle 9
alle 19, dal lunedì al sabato.
Pino Ninfa,
catanese di nascita ma milanese di adozione, ha sviluppato nel corso di
oltre venticinque anni di attività percorsi legati allo spettacolo e al
reportage sociale, di respiro internazionale. Per quanto riguarda lo
spettacolo, la sua ricerca si è orientata in particolare verso la musica jazz,
con la realizzazione di diversi progetti editoriali ed espositivi. I suoi
lavori di reportage su temi sociali, invece, sono stati realizzati in
collaborazione con istituzioni e organizzazioni internazionali come Emergency
in Cambogia, AMANI a Nairobi, CESVI nella foresta amazzonica, la Municipalità
di Monaco di Baviera.
L’Associazione
Culturale TerzoTropico è nata nel 1998 per divulgare attraverso la fotografia e
i video temi di rilevanza ambientale e sociale. Negli anni si è via via arricchita
dell’esperienza di numerosi fotografi professionisti e operatori culturali.
Collabora con le istituzioni bolognesi e di altre città per l’organizzazione,
la produzione e l’esposizione di mostre fotografiche e la creazione di eventi
culturali come serate di multivisione, concerti con scenografie di immagini e
corsi di fotografia. Ragguardevole la produzione editoriale. Tra i volumi
realizzati da Terzo Tropico, ricordiamo L’Oratorio di Santa Maria della Vita
(Costa edizioni), sul restauro dell’omonimo oratorio cittadino; Terre di
Libertà - i volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie
(Minerva edizioni), dedicato alle cooperative di Libera Terra; Buonanotte
suonatori–Luoghi e protagonisti del jazz a Bologna; I Luoghi
dell'Industria. Fra trasformazione urbana e abbandono (Edizioni
Socialmente).
Prossimi
appuntamenti
A luglio, in
collaborazione con il festival Voci dal Deserto, la mostra fotografica Pig
Iron, con fotografie di Giulio Di Meo.
Le immagini
raccontano le gravi ingiustizie sociali e ambientali commesse dalla
multinazionale Vale negli stati brasiliani del Pará e del Maranhão, tra i più
poveri del paese.
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