Riportiamo
integralmente ciò che ha inviato lo sconosciuto
e molto attento Marco:
Dalla
lettura dell'articolo 2 comma 1 della normativa visibile cliccando il soprastante
collegamento (si copia incolla il testo)
Art. 2
Proroga di termini in
materia
di giustizia
amministrativa
1.
Al decreto-legge 24
giugno 2014, n.
90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto
2014, n. 114, sono apportate le seguenti
modificazioni:
a) all'articolo 18, comma 1-bis, le parole: «Entro il 31
dicembre 2014» sono sostituite dalle seguenti: «Entro il 28 febbraio
2015»;
b) all'articolo 38, comma 1-bis, le parole: «1º gennaio 2015» sono sostituite dalle seguenti: «1º luglio
2015».
1-bis. Il termine di cui
all'articolo 3, comma
2, del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156,
e' differito al 30 luglio 2015.
Entro tale termine, gli enti locali interessati,
anche consorziati tra loro, le
unioni di comuni, nonche' le comunita'
montane possono richiedere il
ripristino degli uffici del giudice di pace
soppressi, indicati nella vigente
tabella A allegata
al citato
decreto legislativo n. 156 del 2012, con competenza sui rispettivi
territori, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e
di erogazione del
servizio della giustizia nelle
relative sedi, ivi
compreso il fabbisogno
di personale amministrativo che sara' messo a disposizione
dagli enti medesimi. Al ripristino puo' procedersi anche previo
accorpamento di territori limitrofi compresi nel
circondario di un unico tribunale.
Entro il 28 febbraio 2016 il Ministro
della giustizia, valutata
la rispondenza delle richieste e degli impegni pervenuti ai criteri
di cui al presente comma, apporta con
proprio decreto le
conseguenti modifiche alle tabelle di cui agli articoli 1 e 2 del
citato decreto legislativo n. 156 del
2012. Con uno o piu'
decreti del Ministro della giustizia, sentito il
Consiglio superiore della magistratura, da emanare entro sessanta
giorni dalla data
di pubblicazione del decreto di cui al quarto periodo
nella Gazzetta Ufficiale,
sono determinate le piante
organiche del personale
di magistratura onoraria
degli uffici del
giudice di pace
ripristinati e sono altresi' apportate le necessarie variazioni
alle piante organiche degli altri uffici del giudice di
pace. Il Consiglio superiore della magistratura
definisce, entro tre mesi dalla
data di entrata
in vigore del decreto di cui al
periodo precedente, la
procedura di trasferimento dei
magistrati onorari destinati
agli uffici del giudice
di pace ripristinati.
Si applicano i
commi 4 e 5 dell'articolo
3 del citato decreto legislativo n.
156 del 2012,
e successive modificazioni. All'attuazione del
presente comma si provvede nell'ambito delle risorse
umane, strumentali e finanziarie disponibili a
legislazione vigente e,
comunque, senza nuovi
o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
si rileva
l'opportunità della riapertura di Uffici di Giudici di Pace già soppressi (cfr.
Porretta Terme e Vergato), previa copertura dei costi di gestione e del
personale da parte di Comuni, Comunità Montane, Unioni di Comuni, fusioni di
Comuni.
Domanda:
riusciremo
noi cittadini ad assistere ad un accordo tra le Unioni dei Comuni Alto
Reno e Appennino Bolognese affinchè si possa proporre al competente Ministero
una sede di proprietà pubblica (per non sostenere anche i costi di affittanza)
così da non dover andare fino a Bologna aggiungendo quindi ai costi di un ricorso al GDP anche quelli di
spostamento?
Se non già
dismessi, a me viene in mente la palazzina ASL vicino alla Casa della Salute di
Vergato o, sempre a Vergato, la Palazzina della Provincia posta all'inizio di
Via Minghetti dopo un'opportuna passaggio di proprietà tra enti o
sottoscrizione di un contratto di comodato d'uso con spese di manutenzione
straordinaria e ordinaria a carico degli enti prima citati.
Marco.
basta che non facciano come una volta come con gli ospedali e gli stessi uffici del giudice di pace
RispondiEliminache sia uno e solo uno
la spesa poi deve essere divisa tra gli enti.
Non credo che avere il giudice di pace vicino sia sempre una buona cosa, a volte nelle piccole realta' questo si traduce in una eccessiva vicinanza ai poteri locali. Meglio piu' lontano, ma piu' indipendente, e' una migliore garanzia per i cittadini!
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