lunedì 16 marzo 2015

E ora la Giunta regionale chieda 'lo stato di calamità naturale'.



Marco ha inviato l’indirizzo in cui si può trovare la risoluzione, approvata dal consiglio regionale alla unanimità, che impegna la Giunta  a richiedere lo stato di calamità naturale  per i disastri provocati dalle nevicate del 5 e 6 febbraio scorso:



Ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale consentirà ai soggetti colpiti dalla pesante nevicata di ottenere  il risarcimento dei danni subiti dalla sospensione di servizi, verificare l’operato delle società che li erogano coinvolgendo i consumatori e di  prevenire inoltre situazioni di emergenza e di dissesto idrogeologico.
La risoluzione è a  firma dei consiglieri: Montalti, Iotti, Gibertoni, Taruffi, Rontini, Marchetti Francesca, Prodi, Poli, Boschini, Molinari, Zoffoli, Serri, Lori, Mumolo, Rossi Nadia, Pruccoli, Zappaterra, Soncini, Calvano, Ravaioli, Torri, Bagnari, Mori.

Il riconoscimento è attesa da molti e fra questi i castanicoltori dell’Appennino fra i più colpiti dalla pesante nevicata. In alcuni casi i castagneti sono stati portati allo stato di ‘ campi bombardati’. La cultura del marrone, di forte interesse economico e ambientale per le aree appenniche,  ha patito negli ultimi anni forti sofferenze causate da un andamento climatico penalizzante e dall’arrivo della deleteria ‘vespa cinese’. Il flagello ‘neve pesante’ rischia di portare altri abbandoni e scoraggiare ulteriormente i produttori agricoli dell’Appennino. Un aiuto che consenta di riavviare alla produzione i castagneti  è più che necessario.


Marco conclude sottolineando : “Hanno approvato risoluzioni con tanti positivi e buoni propositi. Ora è necessario  che ognuno faccia la sua parte affinchè si possa fare da cassa sa risonanza a Roma e si vigili passo passo il percorso della risoluzione”.

1 commento:


  1. lasciamo perdere va ??? ma siamo ancora qui a discutere x i risarcimenti ???? non si sono messi daccordo ancora ??? se non c' è nulla da spartirsci fra di loro anche, sicuramente non saranno mai decisi sul da farsi per la gente, a quest' ultimi meglio non dare nulla si fa prima. Sono anni che nonostante i disagi causati da calamità naturali delle alluvioni, terremoti, frane e sfollamenti forzosi e nonostante la perdita di tutti i loro averi, la gente deve arrangiarsi e cacvarsela da sola e senza alcun aiuto come può senza dimenticare di pagare le tasse, le bollette varie anche se non c' è più la casa ed il lavoro per ricostruirne un' altra.

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