Il Gruppo consiliare
del Movimento 5 Stella in Regione ha presentato una risoluzione per chiedere alla Giunta di
mobilitarsi per evitare la scomparsa del Corpo Forestale. “In Emilia-Romagna,
grazie alle convenzioni con la Regione, lavoro fondamentale per tutela
ambiente, aree protette e controlli alimentari”. Il consigliere Andrea Bertani:
“Non stiamo parlando di sprechi ma di una risorsa. Da noi c’è un deficit di
personale che sfiora il 40%. Servono maggiori investimenti, magari inglobando
il personale delle polizie provinciali”.
“Solo pensare alla soppressione del
Corpo Forestale dello Stato sarebbe un atto di pura follia,” sostengono i
consiglieri. “Anzi, visto il prezioso lavoro portato a termine in condizioni di
assoluta precarietà ed emergenza la Regione dovrebbe farsi carico in tutte le
sedi competenti di chiedere nuove risorse per la sua crescita. Se il suo lavoro
venisse meno ci troveremmo con un enorme deficit di controlli su ambiente e non
solo”. La risoluzione a firma del consigliere Andrea Bertani è stata presentata anche in appoggio alla
manifestazione nazionale in difesa del Corpo Forestale dello Stato (in
programma oggi, martedì 31 marzo, a Roma) che la spending review del governo
Renzi vorrebbe scarificare sull’altare degli sprechi. “Il lavoro svolto dagli
uomini e le donne del Corpo Forestale è tutto tranne che uno spreco – spiega il
consigliere Bertani – Si tratta invece di una risorsa indispensabile per il
nostro Paese nella lotta contro i crimini ambientali, sul controllo
sull’attività venatoria, sulla pesca e sulla sicurezza della filiera
agro-alimentare, grazie agli interventi
sui fenomeni di bracconaggio, di contraffazione ed adulterazione degli
alimenti, di maltrattamento ed uccisione di animali. Per non parlare del lavoro
svolto in materia di protezione civile. Specificità che non possiamo concederci
il lusso di perdere. Sarebbe un regalo a chi ogni giorno si fa beffa
dell’ambiente”.
Il Corpo forestale in Emilia-Romagna,
grazie alle numerose convenzioni sottoscritte con la Regione, svolge più di una
funzione: dalla prevenzione e gestione delle emergenze in collaborazione con
l’Agenzia di protezione Civile Regionale oltre alla gestione delle segnalazioni
che pervengono ai numeri telefonici di emergenza dell’Agenzia regionale di
protezione civile e di ARPA Emilia-Romagna, nei giorni festivi e negli orari di
chiusura degli uffici regionali, fino alla
collaborazione nel settore ambientale che avviene
d’intesa con la Direzione Generale “Ambiente
Difesa del Suolo e della Costa” e riguarda in particolare controlli nel
settore forestale, paesaggistico e ambientale, nelle aree protette, in
agricoltura su Biologico, Dop, Igp e in altri settori (quali il vitivinicolo),
censimento e cartografia degli incendi boschivi, certificazioni delle sementi,
controlli sulle acque. Un lavoro,
dunque, quello della Forestale, che per Bertani non può essere cancellato con
un colpo di spugna ma deve essere ancor di più valorizzato, visto in
Emilia-Romagna a novembre dello scorso anno erano presenti 410 unità (con una
riduzione complessiva di 11 unità rispetto all’anno precedente), mentre la
dotazione organica prevista sarebbe di 641 unità. Quindi con una carenza
d’organico pari al 36% che si concentra con particolare gravità nelle province
di Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini.
“Per questo la giunta Bonaccini dovrebbe
porre in essere, nei confronti del Governo nazionale ed in particolare del
Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione oltreché della Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano, secondo il
principio di reciprocità costituzionalmente garantito, tutte le iniziative
necessarie atte, non soltanto a scongiurare che il Corpo forestale dello Stato
venga soppresso – si legge nella risoluzione a firma del consigliere del M5S -
ovvero che ne vengano disperse le relative risorse e dilapidato il suo
patrimonio culturale, ma che lo stesso venga ad essere rafforzato,
potenziandone l’azione attraverso nuove assunzioni, oltre che con
l’assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni, al
fine di rendere il suo operato ancora più efficace ed efficiente, per il bene
pubblico, della nostra Regione e di quello di tutta la Nazione”. “In quest’ottica e visto il riordino
istituzionale che è in atto anche nella nostra regione e che riguarda le
province – conclude Bertani – sarebbe anche interessante valutare un
accorpamento degli organici delle polizie provinciali proprio nel Corpo
Forestale. Sarebbe un atto di giustizia oltre che di buon senso”.