Sono ancora in molti a soffrire per il black out del
6 febbraio scorso. In particolare coloro che abitano in collina nelle zone periferiche
dei centri frazionari. Il dato è emerso nell’incontro
che si è tenuto questa sera, mercoledì 25 febbraio, al teatro comunale di Sasso
Marconi al fine di individuare l’azione più adeguata per richiedere i risarcimenti
dei danni e dei disagi subiti per la lunga mancanza di energia elettrica.
Dall’incontro è emerso che sarà una azione di tutela
collettiva a essere messa in campo.
I tecnici e gli esperti di Federconsumatori hanno spiegato che sono tre i tipi di risarcimento
possibile: quello di Enel in bolletta che può arrivare fino a 300 euro per
utenza domiciliare, 2000 per esercizio commerciale e 6000 per attività artigianali
industriali. Questa quota l’ente
erogatore di energia elettrica non la sostiene in proprio ma la preleva da un
fondo istituito ad hoc per questi casi e alimentato dai singoli utenti con
quota parte della bolletta . A questa quota, ritenuta insufficiente per
risarcire i danni, si può aggiungere un
secondo rimborso quantificato da un’azione di conciliazione già in corso. Per
chi poi ha subito disagi e danni di tipo straordinario si può aprire una vertenza
con Enel per ottenere il completo rimborso.
I relatori hanno fatto l’esempio di una riattivazione
erroneamente fatta a 380 volts anziché 220, che ha provocato danni
irreversibili agli impianti raggiunti dalla corrente.
Una sassase ha portato a esempio il suo caso: essendo lei impegnata in un telelavoro che svolge
da casa, la mancanza di energia l’ha costretta per due settimane a recarsi nella sede dell’azienda per cui lavora con
notevole danno economico e di tempo.
Già domani pomeriggio, giovedì 26 febbraio, i tecnici saranno a Zola Predosa per
raccogliere le istanze dei singoli danneggiati e, se ritenuto necessario e
utile, verranno a Sasso Marconi per un incontro diretto con i danneggiati.
Il confronto organizzativo proposto dal Comune di Sasso Marconi, ha avuto fra i relatori
il sindaco Stefano Mazzetti che ha fatto
notare come non sia pensabile ritrovarsi
in una tale situazione in futuro, per
cui la mobilitazione generale è utile a costringere i gestori dei servizi
pubblici a garantire una continuità efficace dell’erogazione anche in casi estremi come quello della
nevicata del 6 febbraio, e anche se tale da non essere prevedibile.
Ieri SINDACO non PERVENUTO.
RispondiEliminaUna Vergogna
Ma il PD di Sasso è d'accorda con la non-linea Politica di Mazzetti? Qui è meglio che si chiariscano le cose perché c'è qualcosa che non mi quadra.
Che interessi ci sono sotto??
Sinigaglia ci dici la tua opinione?
Grazie
ma.....la federconsumatori quanto costerà, nessuno di questi tempi si da da fare se non ha un tornaconto ed il malloppo in ballo a quanto pare dovrebbe essere molto ampio.
RispondiEliminaSe come dice il Sindaco non vogliamo trovarci ancora in una situazione così assurda per un paese definito "Civile" bisogna che l'Amministrazione Comunale faccia una seria riflessione sulle proprie mancanze.
RispondiEliminaPoi vedremo cosa succederà in futuro ma questa è la giusta punizione a chi ha votato Mazzetta & Co.