giovedì 5 febbraio 2015

L'Appennino vive con la Ferrovia Porrettana. Convegno a Vergato per sollecitare 'ossigeno' per l'irrinunciabile servizio.



Di Carlo Amabile

Convegno, sabato  prossimo 7 febbraio a Vergato, con l’intento di sollecitare l'avvio un processo permanente  per arrivare ad avere un servizio ferroviario efficiente e adeguato per la vita e lo sviluppo dell'Appennino. L’incontro, è rivolto ai cittadini, alle istituzioni, ai sindacati, agli operatori del commercio e dell'imprenditoria, all'associazionismo e alle forze politiche.

"La Ferrovia Porrettana rappresenta, per l'Appennino, la garanzia base minima per la sua vivibilità, e necessita di una rivisitazione in chiave moderna, per assicurare collegamenti alla gente di montagna, sviluppo alla Valle del Reno e per garantire a Bologna un fluido accesso del notevole traffico". Così scriveva tredici anni fa l'ingegner Luigi Marino, all'epoca direttore Compartimentale FS in Emilia Romagna, il quale negli anni '80 attuò i cadenzamento dei treni sulla Porrettana, sintetizzando ottimamente il valore e l'importanza della Ferrovia per il nostro Appennino. Continuava ancora Marino: "Le grandi città, come Bologna, devono pretendere che le direttrici di traffico confluenti nell'area urbana siano dotate di una funzionale, non inquinante, strada ferrata. Se già esiste deve essere potenziata, se non c'è va realizzata rapidamente, in chiave moderna. Occorre un salto "culturale" che garantisca correttamente, mobilità per le persone e movimentazione per le merci. Non si tratta di demonizzare l'auto-trasporto che è stato di estremo valore per il nostro sviluppo e lo sarà ancora di più nel futuro, ma di programmare ed incentivare un "sistema" che armonizzi ed integri le varie modalità di trasporto. Non esiste modalità di collaborazione fra una Ferrovia semi abbandonata ed una gomma attrezzatissima. Ma la Ferrovia è vecchia solo come anni di funzionamento, mentre è modernissima come struttura e, se ben utilizzata, addirittura futuribile". E concludeva:  "La Porrettana nella Valle del Reno è, a tutti gli effetti, una metropolitana suburbana ed urbana. Ciò comporta che si realizzi, in tempi brevi, un potenziamento della linea dotandola di materiale rotabile di qualità per il confort del viaggiatore e per velocizzare i trasporto. Si dovrà, inoltre, aumentare la potenzialità di circolazione agendo su sezioni di ‘distanziamento’ più favorevoli riducendone la lunghezza e aumentando gli impianti di incrocio. Ma occorrerà anche intervenire sul tracciato per aumentare, in mirate tratte, la velocità ed eliminando i passaggi a livello."

Concetti molto chiari, e di semplice buon senso ed espressi da una figura di grande competenza, esperienza e spessore tecnico. Ma purtroppo dobbiamo constatare che sono in larga misura disattesi se non addirittura clamorosamente contraddetti.

Oggi è necessario riprendere con convinzione e senza soluzione di continuità, quel percorso virtuoso che a metà degli anno '80 salvò questa linea da chiusura decretata, e, grazie alla lungimiranza e al coraggio politico degli Amministratori dell'epoca, avviò il primo cadenzato orario su binario unico. 



16 commenti:

  1. "Si dovrà, inoltre, aumentare la potenzialità di circolazione agendo su sezioni di ‘distanziamento’ più favorevoli riducendone la lunghezza e aumentando gli impianti di incrocio"

    Come no?! Di più: ci vorrebbe il raddoppio almeno fino a Marzabotto.

    E invece ci troviamo con RFI che castra la stazione di Vergato e la riduce a semplice fermata e senz apiù posibilità di incrocio, esattamente il contrario.

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  2. Certo, RFI ha castrato la Stazione di Vergato ma bisognerebbe ricordare che sulla rimozione del secondo binari vi è anche la firma della ex Sindaca di Vergato.
    Stessa sorte era già toccata alla Stazione di Casalecchio di Reno.
    In sostanza dovremmo capire che da troppo tempo manca una capacità di governo di questo e di altri servizi da parte di chi dovrebbe avere questo compito a cominciare da Partito che governa Comuni, Provincia e Regione.

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  3. eliminare i treni vuoti da bologna a marzabotto

    soldi buttati dalla finestra dal 2004 ad oggi.

    viaggiano sempre vuoti

    e' uno schifo, uno scandalo

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  4. oggi treno da bologna a marzabotto partito alle 11,36 con 10 persone e 4 carrozze

    treno soppresso a sasso marconi dove di 10 persone ne sono scese 4

    soppresso senza dare la spiegazione.

    in attesa di prendere il treno che proseguirà poi per porretta, il treno ha stazionato in moto con l'equipaggio in cabina a non si sa cosa fare.

    i treni da bologna a marzabotto sono uno spreco pubblico in spregio a chi paga le tasse e fa fatica a giungere a fine mese.

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  5. fa specie poi che tra i parlatori vi sia un ex consigliere di maggioranza ora assessore al comune di vergato.

    chissà cosa solfeggerà circa la demolizione del binario quando lui era consigliere comunale.

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  6. http://vergatonews24.it/2015/01/26/ferrovia-porrettana-la-lettera-disperata-di-una-pendolare-per-necessita/

    hai proprio ragione 5 febbraio 2015 12:48

    e in questa notizia se ne colgono i frutti

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  7. qui poi puoi leggere la rispostona

    http://vergatonews24.it/2015/02/04/la-risposta-di-rfi-al-reclamo-di-carmen-spinnato-sulla-stazione-di-vergato/

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  8. Voi avete proprio la mente a metà anni 80, altro che lungimiranza e coraggio, oggi l’Italia è ridotta a paese di terzo mondo, prima ne prendete atto, meglio è. L’ossigeno non ce lo danno più, né la BCE, né i “calabresi”, né il quantum fund, né le nostre tasse già a livelli stratosferici e dirottate in altre valli. Abbiamo una linea ferroviaria giocattolo, da cimelio modellistico, e una strada statale buchi, frane, curve e code. Fate un referendum, se asfaltare la ferrovia o mettere i binari sulle strade, ma che almeno si possa circolare...

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  9. Bravi!
    Finalmente qualcuno si muove.
    Ora però bisogna dare continuità ad un processo di modernizzazione e di adeguamento ai bisogni di questo nostro tanto bello quanto svantaggiato territorio.
    Grazie per l'iniziativa.

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  10. hai proprio ragione 5 febbraio 2015 15,15

    guarda quanto è costato alla cittadinanza l'accrescimento culturale

    http://www.unioneappennino.bo.it/upload/unione_bolognese/albopretorio_allegati/20140407d_20244_328.pdf

    per la rievocazione del passato

    http://vergatonews24.it/2014/12/03/transappenninica-bologna-pistoia-firenze-rievocazione-storica/#comment-1762

    ma non se lo potevano pagare i fruitori del treno?

    10.000 euro li potevano utilizzare in abbonamenti agli indigenti che devono mantenersi con lavori intermittenti e per raggiungere il posto di lavoro devono avere l'abbonamento/biglietto?

    ma noi qui abbiamo tanti di quei soldi che possiamo permetterci di far gironzolare treni vuoti da bologna a marzabotto.

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  11. > Abbiamo una linea ferroviaria giocattolo, da cimelio modellistico,
    > e una strada statale buchi, frane, curve e code.

    Una volta c'era un gioco, Sim City che permetteva di modellare una città.
    Se uno metteva troppe strade, i costi economici (manutenzione, traffico automobilistico, etc.) aumentavano a dismisura e dopo un po' la città andava a ramengo. Ecco, ci vuole un gioco quasi scemo per osservare ciò che gli italiani catramitici non vogliono capire.

    Il fatto che abbiamo una ferrovia anoressizzata e che tale non era (Moretti in marketinghese diceva snella, un po' come chiamare le discariche aeree alias inceneritori "termovalorizzatori", ci sono sempre le parole sceme per babbei creduloni), in cui l'ingegneria funzionante è stata semplicemente demolita, smantellata (vorrei vedere a quali costi e con quali risparmi, qui abbiamo degli idioti che per risparmiare 100 in venti anni spendono 1000 subito) è dovuta proprio al fatto che questa regione, come altre in Italia, ammalata di catramismo, popolata da autossicodipendenti, ha incrementato a dismisura la già ipertrofica rete viaria pro traffico su gomma a costi esorbitanti, smantellato il SISTEMA ferroviario credendo giulivamente che Una Linea (l'AV TO - MI - BO - FI - RM - NA) potesse essere un sistema.

    In un paese anemico che necessita di cura del ferro (basterebbe copiare i tedeschi, vedi qui e qui, ad esempio) ora non ci sono più denari e meno ci saranno, le ferrovie già smilze vengono dimagrite ancora, mancano i denari per mantenere anche la pletora di catrame che col cemento ha rovinato l'Italia e la sua economia.


    Qui abbiamo dei dementi che ragliano da mesi sulle briciole dei treni della mezzora (peraltro aboliti e soppressi senza alcun raziocinio) che non spendono una parola per i centinaia di milioni di euro dilapidati nel tumore stradale sempre in aumento.
    Autostrada Sassuolo – Campo Galliano
    Porrettana pseudo Veloce
    Variante di valico
    People Mover
    Parcheggi nel fiume a Vergato
    Passante Nord
    Orte – Mestre
    Bretella Vergato – Rioveggio
    Mutanda Piquadro - Silla
    Intubamento SS64 a Casalecchio (altri decine di milioni SOLO sul catrame)
    Kiss & drive alla stazione AV di Bologna
    Fondo valle Savena – San Lazzaro

    (mi fermo a raccontare questa demenza che cresce senza fine altrimenti non ci sto)
    Poi ci sarebbero alcune chicche da raccontare, ad esempio sullo scalo di Dinazzano, sulla ferrovia Faentina.

    Tutto dire, no!?

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  12. zecca sei scappato dal recinto?

    chiamate l'amico degli animali che lo va a prendere!

    Demente sarai tu!

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  13. 5 febbraio 2015 15:50

    ah ah ah ah ah ah ah ah

    sei proprio comico

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  14. http://www.helpconsumatori.it/viaggi/trasporti/privatizzazione-ferrovie-dello-stato-confconsumatori-scrive-a-renzi/91185

    poi vediamo chi paga l'energia per i treni scandalo da bologna a marzabotto

    li facciamo spingere con l'alito di zecca dopo una serata al bar? la nuova l'energia alitolica

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  15. Zecca, le do' un 80% di ragione, di cui un 5% perche' alza il livello delle discussioni su questo blog.

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  16. Migliorare il servizio passeggeri,sviluppare il servizio carro merci,ma quello che più appare importante è l'introduzione del CARRO BESTIAME ad uso esclusivo dei dirigenti delle porcherie di stato.

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