Riceviamo e pubblichiamo:
Dichiarazione di
Piergiovanni Alleva capogruppo regionale L’Altra Emilia – Romagna: “Il diritto
alla salute è un diritto della persona non un oggetto contrattuale. Mentre
anche Obama dimostra di voler abbandonare l’ingiusto sistema privatistico-assicurativo,
questo modello viene di fatto riproposto dalla progressista Emilia. La nostra
motivata opposizione alla privatizzazione della sanità sarà irriducibile. Anche
perché il minor costo dei servizi privatizzati è un’ illusione smentita da
innumerevoli esperienze in Italia (Lombardia) e all’estero. Non ci sarà nessun
risparmio per le casse pubbliche, ma solo una sanità di qualità per i ricchi e
una scadente per i poveri”.
Dichiarazione di
Stefano Lugli segretario regionale Rifondazione Comunista e membro del
coordinamento modenese AER: “L’intenzione degli assessori Venturi e Gualmini di
aprire le porte della sanità pubblica emiliano-romagnola ai privati è
inaccettabile e indica come la nuova giunta regionale si muova seguendo la
stessa politica di privatizzazioni del governo Renzi. Invece di lavorare per i
cittadini e dunque opporsi all’ulteriore taglio di 2,5 miliardi di
trasferimenti statali alla nostra regione, Bonaccini e la sua giunta preparano
l’ennesimo regalo ai privati a scapito dei cittadini” dichiara Stefano Lugli
AER e segretario regionale di Rifondazione Comunista. Venturi
– continua Lugli - è un amministratore
paradossale: sceglie l'Azienda Usl quando si tratta di decidere tra l'indennità
da assessore e lo stipendio (più alto) da dirigente della sanità pubblica, ma
fa l'elogio dei privati quando si tratta di noi cittadine e cittadini. La
realtà è che vittima dell’ideologia privatizzatrice è proprio la giunta
regionale che, anziché fare una battaglia in difesa del mantenimento del
welfare e della sanità pubblica non trova di meglio che svendere ulteriori
servizi pubblici ai privati, che saranno poi pagati carissimo dai cittadini più
deboli della nostra regione. Condividiamo la ferma presa di posizione della
CGIL: non vogliamo che l’accesso alle cure sanitarie avvenga in base al censo e
diciamo forte a Bonaccini di tenere giù le mani dalla sanità pubblica”.
Dichiarazione di Vincenzo
Tradardi docente universitario parmense e aderente all’Altra Emilia – Romagna:
“ Ricordo che la nostra lista è stata
l’unica durante la campagna elettorale, attraverso la candidata Cristina
Quintavalla, a denunciare instancabilmente lo scandalo a venire: sanità in mano
ai privati dell’Unipol in nome di uno scellerato patto per accaparrarsi quello
che resta di un welfare che una volta era il fiore all’occhiello dell’Italia”.
Dichiarazione Gianluigi
Trianni medico modenese del Ssn e aderente AER: “Interverremo in tutte le sedi,
promuoveremo una mobilitazione di lavoratori e di cittadini in difesa dei loro
diritti, contro la minaccia di un liberismo selvaggio di cui Bonaccini si fa
interprete ed esecutore, che vuole distruggere, come è avvenuto in Grecia in questi ultimi anni, quel modello di Stato
sociale che pur migliorabile, ha rappresentato una grande conquista di cui
questa regione poteva vantare l’eccellenza”.
LE SUPPLICHE FATELE IN CHIESA CARI I MIEI CATTOCOMUNISTI FINTI DI SINISTRA, E' LA CAPACITA' DI LOTTA CHE VI MANCA, BASTA GUARDARE CHI AVETE MANDATO IN REGIONE.
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