venerdì 13 febbraio 2015

Hashish, marijuana, ricetrasmittenti, nitrato di ammonio, polvere di magnesio, clorato di potassio e altro ancora: un bolognese trovato dai Carabinieri con un campionario di potenziali esplosivi capaci di far saltare i bancomat.



Dal Comando Provinciale della Legione Carabinieri Emilia Romagna

I Carabinieri di Bologna hanno arrestato Giuseppe BONACCORSO, 36enne bolognese, per detenzione di materie esplodenti e di sostanze stupefacenti, ricettazione e possesso ingiustificato di oggetti da scasso.
Qualche giorno fa, una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Bologna ha notato una persona sospetta a bordo di uno scooter Yamaha TMAX entrare all’interno di un garage di via Zanardi. La presenza sospetta ha indotto i militari a attuare  una verifica, da cui hanno rilevato che la targa corrispondeva a quella di uno scooter rubato a gennaio e denunciato presso il Commissariato Bolognina Pontevecchio. I Carabinieri sono immediatamente andati a bussare alla porta di casa del proprietario del garage che ha aperto soltanto dopo numerose richieste giustificandosi con il fatto che era intento a consumare hashish con una ragazza. L’affermazione è stata poi confermata dal ritrovamento di 60 grammi di hashish, nascosti nella tasca di un paio di pantaloni occultati nella lavatrice ed alcuni frammenti di marijuana sparsi in un tavolo, accanto ad un mazzo di chiavi relative alla serratura della porta basculante del garage e alla messa in moto dello scooter rubato (Yamaha TMAX). All’interno del garage, situato nel seminterrato di un palazzo condominiale in cui risiedono numerose famiglie, oltre allo scooter, sono stati trovati degli oggetti di particolare interesse investigativo che hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Bologna: strumenti da scasso; due ricetrasmittenti portatili; delle testine pirotecniche per l’innesco; ma soprattutto  materiale chimico – nitrato di ammonio, magnesio e presumibilmente clorato di potassio – sostanze che mescolate possono trasformarsi in pericoloso esplosivo; alcune micce a lenta combustione; dei detonatori a pila per l’innesco a distanza e numerose scatole in acciaio comunemente chiamate ‘marmotte’ che una volta imbottite di esplosivo, vengono utilizzate per far saltare in aria i bancomat.
Su richiesta del PM, dott.ssa Rossella Poggioli, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bologna, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Bonaccorso, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti. 







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