Un lettore
chiede la pubblicazione dell’interrogazione alla Giunta regionale dei consiglieri
Bargi, Fabbri, Pompignoli, Pettazzoni con la quale si chiede di fare chiarezza sulla materia ‘raccolta
dei funghi in Appennino’.
La Regione Emilia Romagna con L.R. 2
aprile 1996, n.6 (e successive modifiche del 2001, 2004 e 2011), disciplina la
raccolta e la commercializzazione dei funghi epigei spontanei nel territorio
regionale.
In base alla L.R. 2 aprile 1996,
n.6, le funzioni amministrative in materia di raccolta di funghi epigei
spontanei sono delegate alle Comunità montane per i territori montani, alle
Province per i territori non montani e ai rispettivi Enti di gestione per i
territori istituiti a parco.
Per la raccolta dei funghi epigei
spontanei occorre un tesserino di validità giornaliera, settimanale, mensile o
semestrale, utilizzabile nel territorio in esso indicato. I tesserini si
acquistano, al costo stabilito dagli Enti, presso gli esercizi pubblici
convenzionati e le Comunità Montane (ora nella maggior parte dei casi si
chiamano "Unioni Montane" o "Unioni di Comuni") nonché, a
seconda dei casi, presso le sedi dei Consorzi di gestione per i Parchi e la
Biodiversità e delle Province.
Considerato che
I controlli sui vari territori dove
avviene la raccolta funghi, data la scarsità degli operatori addetti alla
vigilanza, sono sempre più radi.
E’ risaputa la tendenza di molte
persone a dedicarsi alla raccolta di funghi pur senza aver fatto richiesta di
alcun tesserino.
La legislazione dell’Emilia Romagna,
lasciando ampia discrezionalità ai vari enti territoriali, si caratterizza per
una forte disparità di trattamento economico a seconda delle zone e delle
province interessate dalla raccolta dei funghi, consentendo così il proliferare
dei tesserini.
La Regione Lombardia ha approvato
per il 2015 nuovi requisiti per la raccolta dei funghi, in particolare il
tesserino sarà uno solo per tutto il territorio regionale, sarà valido per 5
anni e sarà gratuito.
La confinante Regione Toscana, per
la raccolta dei funghi, gode di una legislazione molto più uniforme e semplice
della nostra.
Ritenuto che
Lo snellimento e l’omogeneizzazione
delle norme per la raccolta dei funghi, con l’introduzione di unico tesserino
regionale gratuito, favorirebbe il maggior afflusso di turisti sul nostro
Appennino emiliano romagnolo, in quanto i cercatori di funghi non dovrebbero
più preoccuparsi di dover sottostare alle regole dei diversi Comuni o degli
enti territoriali differenti dalla Regione.
INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER
SAPERE:
- Quale sia l’intensità dei controlli effettuati sui raccoglitori di funghi e quali soggetti siano tenuti a verificare il possesso del tesserino.
- Quale sia il numero reale dei tesserini per la raccolta funghi rilasciati dai vari enti territoriali in tutta la Regione Emilia Romagna nel 2014.
- A quanto ammonti e a quali enti sia stato destinato l’introito della vendita dei tesserini per la raccolta funghi nel 2014, visto anche la recente cessazione delle Province.
- Se, sull’esempio della Regione Lombardia, voglia introdurre un tesserino regionale unico e gratuito per la raccolta dei funghi.
Nessuno controlla i fungaroli. Ma dove vivono questi signori?
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