domenica 1 febbraio 2015

Camugnano. Il Gruppo Reno Savena Idice non molla e continua la sua ‘battaglia’ : “Quel ripetitore va spostato”.



Riceviamo e pubblichiamo: 

Dopo il che il TAR ha respinto il ricorso presentato da un deciso gruppo di cittadini di Camugnano, per opporsi alla installazione di un ripetitore per la telefonia mobile nel centro cittadino del loro comune, pochi giorni fa è stato installato il contestato  ripetitore in un terreno privato di via Calabria. “La struttura”, spiegano i componenti del  Gruppo Reno Savena Idice  che si è fatto punto di riferimento della protesta, “ dista qualche centinaio di metri dalla scuola e sovrasta una zona che in futuro dovrebbe ospitare l'intero polo scolastico (scuole materne, elementari e medie) sottoponendo così bambini e ragazzi a continue emissioni elettromagnetiche, ritenute dannose da molti scienziati ed organizzazioni internazionali.  Abbiamo deciso", continua la nota del gruppo, "di condividere questa battaglia gridando ‘La salute dei bambini non è in vendita,’  come recita il messaggio affisso in paese dai nostri militanti . I  profitti di privati, anche se hanno il benestare  dell'Unione dei Comuni dell'Alto Reno, non possono mettere a rischio la salute futura dei nostri figli. Comprendiamo la necessità di adeguare la copertura per le telecomunicazioni nel nostro territorio”,  conclude il Gruppo, “ ma, come già proposto dall'Amministrazione Comunale di Camugnano,  individuare e ricollocare ad altro sito non soggetto alle medesime condizioni e lontano da abitati, ad esempio Carpineta e Guzzano, è di vitale importanza per la serenità di tutta Camugnano."



3 commenti:

  1. A Carpineta e a Guzzano è lontana da abitazioni???? Ma nooo dai.... Oppure anche lì è sulle abitazioni....Ahoooo

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  2. troppa mafia a camugnano quindi fanno quello che vogliono...

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  3. cari signori del Gruppo Reno Savena Idice io non ho nulla contro di voi non vi conosco può anche essere che dopo avervi conosciuto possa apprezzare a approvare le vostre idee,però..i nomi sono importanti e al giorno d'oggi si deve evitare di cadere in equivoci e fare brutte figure o peggio non raggiungere l'obbiettivo solo perché chiamiamo le cose con il nome di altre.per assurdo se una sentenza imponesse di spostare il "ripetitore" torme di avvocati potrebbero impugnarla perchè quel tipo di impianti non si chiama affatto"ripetitore",ma "stazione radio base".cerchiamo per favore di chiamare le cose almeno con il loro nome.cosi'tutte le parti in causa sanno di che cosa si sta parlando.

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