Sessant’anni di storia di Sasso Marconi, non solo
religiosa, si fanno da parte. Don Dario Zanini ( nella foto) , a Sasso Marconi dal 1957 se ne
va e lascia il testimone della corsa verso il futuro ad un altro staffettista.
E’ proprio il caso di dire che il paese volta pagina, anche se questa nuova
pagina si presenta incerta e con numerose incognite. Ma si sa ‘Dio vede, Dio
Provvede’, i fedeli aspettano fiduciosi che la nuova organizzazione religiosa voluta dalla Curia bolognese si concretizzi.
Il binario su cui ha corso l’apostolato ‘dariano’ di Sasso Marconi verrà ricordato
per i due fattori che hanno caratterizzato in modo marcato l’azione del parroco.
Il primo, quello religioso, incentrato nel recupero della devozione alla
Madonna del Sasso, affievolito con la
perdita dovuta alla guerra dell’immagine sacra venerata fin da ‘200, prima in
una delle caverne della Rupe, poi nel Santuario eretto nel Borgo per ospitarla,
dopo che ripetuti crolli delle volte rupestri avevano costretto a sfrattarla dal santuario primitivo per motivi
di sicurezza. Il secondo, diciamo quello civile, è stato l’erigersi a barriera
incrollabile di fronte ai tentativi di ingerenze politico-amministrative nella
vita della parrocchia. In tempi in cui la baldanza elettorale delle
amministrazioni social comuniste sfociava a volte in prepotenza, don Dario ha
saputo difendere il suo gregge e il patrimonio religioso con determinazione,
nella convinzione di tutelare il ‘patrimonio della Madonna’. Unico smacco, che
egli considera ancora ‘un furto alla Madonna’,
la cessione per un accordo dell’Istituto per il Sostentamento del Clero ,
di una porzione del ‘campo del prete’,
quello a ridosso della chiesa parrocchiale, al Comune.
Abbiamo chiesto al sacerdote cosa significa per lui
staccarsi da una vita che ha caratterizzato tutta la sua esistenza.
“ La mia età lo richiedeva. Aspetto come tutti i
parrocchiani che Sasso Marconi abbia dalla Curia l’attenzione che merita. Sarà
certamente una presenza pastorale viva che mi auguro non tralasci, se non
che incentri, l’attività sulla devozione
mariana che ha marcato la storia non solo religiosa del paese”.
Quale è il consiglio che dà al suo successore ?
“Mi auguro innanzitutto che sia un parroco residente
e non ambulante, anche se so che la penuria di sacerdoti renderà questo piuttosto difficile”.
E il suo testamento spirituale qual è?
“La Madonna vuole bene a Sasso Marconi perché i
sassesi l’hanno sempre ospitata e ossequiata con vero affetto. Assicuro ai
sassesi che questa attenzione non verrà mai meno. Stiano quindi vicini alla
loro madre celeste”.
Adesso cosà farà ? Continuerà le sue ricerche
storiche?.
“Certamente . Sono pieno di temi che vorrei
sviluppare e ora avrò più tempo”.
"la baldanza delle amministrazioni social-comuniste". Suvvia, smettiamola con questo linguaggio alla "Peppone e Don Camillo" e cerchiamo di fare un pò di giornalismo obiettivo e non mettere la soggettività dello scrivente dinanzi ai fatti descritti.
RispondiEliminaDon Dario ha segnato la storia di Sasso Marconi fungendo da freno al cambiamento della Chiesa, rimarcando quindi il conservatorismo della sua azione ecclesiale e operando a più riprese un certo revisionismo (legittimo ma non suffragato da elementi concreti: fonti fallaci e non attendibili) storico, in particolare per quanto riguardano i fatti di Monte Sole.
Con Don Dario, finalmente, si chiude un capitolo che sarebbe dovuto terminare almeno 20 anni fa, con la caduta del muro di Berlino e la scomparsa, via via, delle ideologie a partire da quella comunista.
Speriamo che, oggi, almeno in parte, quel gap di modernizzazione che ha caratterizzato la Chiesa di Sasso Marconi sia colmato. Per il bene della parrocchia ma anche della comunità in cui essa è inserita.
Don Dario è stato la rovina della parrocchia di Sasso, ha contribuito a far sì che i parrocchiani della piazza si spostassero altrove, basta vedere il numero di bambini che chiedono di ricevere i sacramenti da lui.
RispondiEliminaIl successore non può fare che meglio.
"..... Revisionismo(..... non suffragato da elementi concreti....)" potresti cortesemente farci un esempio di quelle che sostieni essere "fonti fallaci e non attendibili"?
RispondiEliminaGrazie mille.