I
consiglieri regionali e dei comuni coinvolti del Movimento 5 Stelle scrivono:
Dopo un decennio di parole inutili,
impegni disattesi e scadenze non rispettate, finalmente una nota positiva:
Merola conferma le parole del Ministro con delega alle infrastrutture di
qualche anno fa (“prosegue ancora l’esame di tutte le possibili soluzioni
ivi compresa la cosiddetta opzione zero, ovverosia la possibilità di non
realizzare l’opera”). Ed è proprio l'opzione zero quella decisamente
migliore per evitare di devastare il territorio con un'opera che l'ultima
relazione tecnica di Autostrade definisce tra il superfluo e il dannoso
(otterrebbe l'effetto opposto a quello che si auspica).
La realizzazione di questo passante è forzatamente sostenuta da un accordo
politico che è passato sopra a forti motivazioni tecniche che ne sconsigliano
la realizzazione. E' frutto dell'incapacità della classe politica di prendere
atto che l'epoca del cemento è finita. Che oggi il suolo è la risorsa primaria
da salvaguardare e l'economia è stimolata dallo sviluppo della rete digitale
non più da quella stradale.
Inoltre il
miliardo e mezzo di euro di quest'opera, sarebbe meglio investito in necessità
urgenti del territorio: riqualificazione energetica, adeguamento sismico
dell’esistente, interventi sul dissesto idrogeologico e sugli argini che non
tengono più dopo decenni di incuria, sul trasporto ferroviario delle merci, sul
trasporto ferroviario pubblico locale che è in uno stato pietoso.
Bonaccini, come il suo
predecessore, si dicono pubblicamente favorevoli a bloccare il consumo del
suolo per nuove opere di cementificazione ma nei fatti continuano a portare
avanti inutili progetti di cementificazione e di effettivo consumo scriteriato
di suolo.
Le politiche
fallimentari portate avanti dagli amministratori di Bologna rappresentano
esclusivamente costi della politica scaricati sui cittadini: Civis,
un progetto così insensato che si è insabbiato da solo prima della
realizzazione, People Mover, la nuova sede del
Comune di Bologna, e certamente il Passante Nord, a cui si è
recentemente aggiunto il progetto FICO (un’altra opera destinata a fare
utili per i privati i cui costi sono scaricati sulla collettività). Tutte opere
mal pensate ed inutili che certificano il fallimento delle amministrazioni
bolognesi.
Forse dietro la presa di distanza del PD da questo suo sciagurato progetto,
portato avanti da cosi lungo tempo, c’è la paura di possibili indagini
giudiziarie e delle notizie che vengono dall’Europa. Ormai è noto a tutti che
l’ufficio Legale della Direzione generale per il Mercato interno della
Commissione Europea ha da qualche giorno comunicato al Governo italiano di aver
ricevuto una serie di segnalazioni che denunciano la non rispondenza
dell’accordo dello scorso luglio sulla realizzazione del Passante autostradale
Nord rispetto alle regole europee sugli appalti pubblici e le concessioni.
Una cosa è
certa: ci troviamo davanti ad un opera che mette a rischio il benessere e la
salute del nostro territorio, pensata senza coinvolgere in modo fattivo i
cittadini ed i loro rappresentati locali, con l'unico fine evidente di non
danneggiare gli interessi dei costruttori e mantenere attivo il loro fatturato.
Domani in Consiglio Comunale, il M5S di Bologna interrogherà l'amministrazione sul possibile stop al passante nord e alle reazioni di forte critica dei costruttori alle parole dei Sindaco.
Domani in Consiglio Comunale, il M5S di Bologna interrogherà l'amministrazione sul possibile stop al passante nord e alle reazioni di forte critica dei costruttori alle parole dei Sindaco.
Come
movimento 5 stelle siamo uniti nel portare avanti iniziative per sensibilizzare
i cittadini e bloccare questo scempio.
...Si accetta tutto... per carità...ma dire che FICO è un'operazione sbagliata è una cosa talmente folle che va al di la di qualsiasi dibattito politico.
RispondiEliminaBene il NO del Passante NORD, ma chi non vuole un opera che porta 1500 posti di lavoro diretti e 3500 di indotto, è meglio che sparisca da Bologna in fretta.
che statista veggente vedere 1500 posto di lavoro e 3500 di indotto
RispondiEliminaPer una volta do' ragione a Merola. La campagna bolognese, per opera sessantennale del PD, e' stata piu' massacrata di una vittima di violenza e oggi vederla fa solo pena. In quanto al famoso fico, penso sia un progetto dei poteri forti di cui la stragrande maggioranza dei bolognesi se ne frega e continuera' a fregarsene.
RispondiEliminao - Passante nord
RispondiEliminao - People Mover
o - Speculazione edilizia aberrante in grande a San Lazzaro
o - Fico
o - Cispadana
o - Orte - Mestre
o - Porrettana pseudo veloce
o - Sassuolo - A22
Le cooperative di costruzione impartiscono degli ordini al partito e agli zeloti sindaci, succedono magiche cose, la devastazione infrastrutturale, edilizia del territorio prosegue, insieme con la distruzione del settore primario, dei paesaggi, aumenta il deficit agroalimentare, si distruggono posti di lavoro.
Gli autotrasportatori hanno già detto che non allungheranno i percorsi di oltre 20km.
Questo è un paese ammalato di cancro del catrame in cui, tra le poche cose certe, è che è necessario RIDURRE tutto quanto ha a che fare col traffico su gomma, sistema viario in primis, e passare ad una potente cura del ferro.
Basterebbe copiare dai paesi come la Germania che vanno un filino meglio, no!?
Eppure, non si sa come mai, non si copia mai da quelli che vanno meglio.
Anzi, è sempre colpa loro poi.