Un lettore segnala questa informazione giornalistica di SILVIA
BIGNAMI e si chiede
“ci
si iscrive ad un partito per fede politica o per avere gli sconti ?”
Calano gli iscritti al Pd, a Bologna più
ancora che in regione. E se la federazione regionale registra un calo dei
tesserati del 20% rispetto al 2013, via Rivani è sotto di quasi il 25%,
raggiungendo appena il 76% dei 19mila tesserati dell’anno precedente. In numeri
assoluti, si parla di circa 14.400 iscritti totali nel 2014, anche se dalla
federazione precisano che la campagna iscrizioni, partita a maggio, non è
ancora terminata e si intensifica ora, in vista dell’apertura del congresso per
l’elezione del successore di Raffaele Donini, tra poche settimane. Ma il dato
preoccupa i dirigenti, messo insieme pure a quello sul crollo dell’affluenza
alle regionali (ferma al 37%). E più di tutti inquieta l’ex segretario
Pierluigi Bersani, che ieri commentava amaramente il calo d’iscritti nella sua
regione: "Quello dell’Emilia Romagna è un dato che non soddisfa,
nonostante qui vada meglio che altrove".
In via Rivani si prova a lanciare lo sprint finale per risalire la china. "Non c’è alcuna volontà di non dare i dati della federazione bolognese - spiega il responsabile organizzazione Raffaele Persiano -. Il fatto è che non sono definitivi, perché il tesseramento continua fino alla convocazione del congresso". All’assise mancano però poche settimane, e raggiungere quota 19mila (per pareggiare il 2013) non sarà semplice. Senza considerare che gli iscritti sono in flessione da anni. Dati alla mano, la federazione di Bologna ne contava nel 2010, quando fu eletto per il suo primo mandato Raffaele Donini, circa 25mila. Da allora calano progressivamente. Nel 2012, 23mila. Nel 2013, anno nero con la “non-vittoria” alle politiche e i 101 franchi tiratori del Quirinale, 19mila, con un’impennata a fine anno coincisa col congresso nazionale che elegge Renzi segretario. Poi il tonfo, con questa stasi allarmante, nel 2014, intorno ai soli 14.400 iscritti del Pd bolognese, a poche settimane dalla chiusura della campagna.
In alto si minimizza, ma sono dati da terremoto politico, ancor più preoccupanti se confrontati coi 65mila iscritti dell’era Pds, o coi 120mila del Pci. E dati che, oltretutto, vedono Bologna sotto la media regionale: il Pd emiliano romagnolo raggiunge l’80% dei tesserati 2013 (60mila) mentre il Pd bolognese arriva a stento al 76%. "C’è un problema che si chiama partito - commenta Bersani -, perché senza grandi forze collettive non c’è democrazia. Il Pd è stato ed è una scommessa che si fonda su iscritti ed elettori. Entrambi. Da questo punto di vista il dato dell’Emilia Romagna non è soddisfacente".
Via Rivani prova del resto a correre ai ripari incentivando l’iscrizione. Ad esempio, con la proposta della responsabile cultura Isabella Angiuli, che lancia sconti in cinema, teatri e musei ai tesserati dem, come fanno già da anni le cooperative. Il responsabile regionale dell’organizzazione Giorgio Sagrini va oltre, auspicando, in vista del congresso regionale alle porte, "nuove modalità di adesione che considerino e valorizzino il ruolo, accanto a quello degli iscritti, anche delle decine di migliaia di persone registrate nell’albo degli elettori delle primarie Pd".
Intanto si prova a tirare la volata al tesseramento grazie ai congressi. Non solo quello regionale, ancora in alto mare dopo il ritiro di Paolo Calvano dalla corsa. Ma soprattutto quello provinciale, che vedrà confrontarsi il cuperliano capogruppo in Comune Francesco Critelli con il renziano Marco Lombardo, vice di Donini. A sostegno di Critelli si è espressa venerdì
In via Rivani si prova a lanciare lo sprint finale per risalire la china. "Non c’è alcuna volontà di non dare i dati della federazione bolognese - spiega il responsabile organizzazione Raffaele Persiano -. Il fatto è che non sono definitivi, perché il tesseramento continua fino alla convocazione del congresso". All’assise mancano però poche settimane, e raggiungere quota 19mila (per pareggiare il 2013) non sarà semplice. Senza considerare che gli iscritti sono in flessione da anni. Dati alla mano, la federazione di Bologna ne contava nel 2010, quando fu eletto per il suo primo mandato Raffaele Donini, circa 25mila. Da allora calano progressivamente. Nel 2012, 23mila. Nel 2013, anno nero con la “non-vittoria” alle politiche e i 101 franchi tiratori del Quirinale, 19mila, con un’impennata a fine anno coincisa col congresso nazionale che elegge Renzi segretario. Poi il tonfo, con questa stasi allarmante, nel 2014, intorno ai soli 14.400 iscritti del Pd bolognese, a poche settimane dalla chiusura della campagna.
In alto si minimizza, ma sono dati da terremoto politico, ancor più preoccupanti se confrontati coi 65mila iscritti dell’era Pds, o coi 120mila del Pci. E dati che, oltretutto, vedono Bologna sotto la media regionale: il Pd emiliano romagnolo raggiunge l’80% dei tesserati 2013 (60mila) mentre il Pd bolognese arriva a stento al 76%. "C’è un problema che si chiama partito - commenta Bersani -, perché senza grandi forze collettive non c’è democrazia. Il Pd è stato ed è una scommessa che si fonda su iscritti ed elettori. Entrambi. Da questo punto di vista il dato dell’Emilia Romagna non è soddisfacente".
Via Rivani prova del resto a correre ai ripari incentivando l’iscrizione. Ad esempio, con la proposta della responsabile cultura Isabella Angiuli, che lancia sconti in cinema, teatri e musei ai tesserati dem, come fanno già da anni le cooperative. Il responsabile regionale dell’organizzazione Giorgio Sagrini va oltre, auspicando, in vista del congresso regionale alle porte, "nuove modalità di adesione che considerino e valorizzino il ruolo, accanto a quello degli iscritti, anche delle decine di migliaia di persone registrate nell’albo degli elettori delle primarie Pd".
Intanto si prova a tirare la volata al tesseramento grazie ai congressi. Non solo quello regionale, ancora in alto mare dopo il ritiro di Paolo Calvano dalla corsa. Ma soprattutto quello provinciale, che vedrà confrontarsi il cuperliano capogruppo in Comune Francesco Critelli con il renziano Marco Lombardo, vice di Donini. A sostegno di Critelli si è espressa venerdì
sera la totalità della mozione Cuperlo compresa l’area legata a
Simonetta Saliera in una riunione di oltre 200 persone che punta molto a
coinvolgere i tesserati in una discussione, anche precedente all’assise, su
forma partito e finanziamento pubblico. Poi la voce passerà agli iscritti per
il congresso, con l’obiettivo di arrivare almeno ai 6.400 votanti dell’assise
del 2013 ed evitare un nuovo flop della partecipazione sotto le Torri.
tessera a punti,raccolta bollini,premio fedeltà,3x2,lotteria finale.apppppperò
RispondiEliminae ancora, come mai non si sa il risultato delle primarie fatte a Napoli?
RispondiEliminaPUR DI PRENDERE DEI VOTI DANNO VIA ANCHE IL C..O!!
RispondiEliminaChe commenti pieni di contenuti politici!
RispondiEliminaPoi sarebbe interessante sapere cosa fanno gli altri partiti e movimenti: Forza Italia e il suo padrone condannato in via definitiva, la Lega Nord e la famiglia Bossi, il M5S con marchio registrato da Grillo, ecc.
Aggiungerei un biglietto a estrazione per la festa dell'uva e mi voglio rovinare anche una seduta gratis dal parrucchiere, pero' da scegliere fra gli iscritti al PD.
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RispondiEliminasai 12 gennaio 2015 14:10
dobbiamo prima utilizzare due vite per raccontare i troppi anni di presenza su questi territori di questo partito e dei tanti frutti amari che stiamo gustando e che ancora dovremo mangiare.
magari mettiamo anche in palio abbonamenti decennali per i treni vuoti da bologna a marzabotto.
RispondiEliminameno male che di tanto in tanto qualcuno ci capisce qualcosa
RispondiEliminahttp://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/crisi_giunta_chioggia_casson_ritira_deleghe_al_pd/notizie/1112326.shtml
in liguria il "CINESE" al secolo il cofferati che dopo bologna non voleva altri incarichi politici ha contestato con veemenza (Per non essere risultato il preferito) il sistema ormai praticato in toto dal "SUO" PD.Infatti,a suo dire,troppi non aventi diritto si sono riversati alle urne.Per una volta che i cittadini hanno capito chi è,mandandolo a ...............da qui il suo grave lamento,
RispondiEliminaio voterò silvio....mi danno la carta sconto x i bordelli....
RispondiEliminaAll'anonimo del 12-01 14:10: se i commenti sono privi di contenuti politici è perchè la politica si è svuotata di contenuti.
RispondiEliminaDiciamo che tessera del PD con inclusi sconti teatro e cinema è degna del livello della politica attuale.
Appero', la fanno in collaborazione con Groupon?
RispondiElimina13 gennaio 2015 21:11 se vuoi, senza sconti bensì gratis, di bordello ne trovi molto leggendo l'autorevole azione politica del governo
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