La mancanza di un punto di prelievo per donatori di
sangue a Sasso Marconi ha spinto l’Avis e la Fidas-ADVS comunali ( le
associazioni che raggruppano i donatori locali) a scrivere al sindaco Stefano
Mazzetti per un incontro al fine di valutare un possibile aiuto da parte dell’ente
comunale per risolvere il problema.
I donatori sentono il disagio di non avere un luogo
comodamente accessibile e vicino per assolvere a questo importante aiuto alla
comunità e temono che le donazioni possano essere scoraggiate per le aumentate
difficoltà.
Firmatari della lettera, il presidente dell’Avis comunale
Tiziano Lelli e il referente per Sasso Marconi della Fidas Pietro Fortuzzi, storico
donatore e medaglia d’oro per il numero di donazioni.
Ecco la lettera:
Signor Sindaco, approfitti subito di questa occasione, per accontentare i diritti acquisiti di comodità dei richiedenti predisponga subito un bell’aumento di ICI, IMU, TARSU, TARI, IUC, addizionali IRPEF ed altre varie, magari una modesta accise locale sul prezzo della benzina, nuovi velomax e fotored ai semafori, aumento delle tariffe di sosta, magari anche una piccola tassa sui giovani disoccupati (visto che sono tanti)…. Tanto le tasse in Italia sono basse e l’economia è florida….
RispondiEliminaspiritoso delle 12,00.Attento a ciò che scrivi, questo xxxxxxxxxxxxx è capace persino di.....accontentarti|
RispondiEliminaDa considerare anche a mio avviso l'introduzione della prenotazione obbligatoria che a qualcuno parra comoda e organizzatrice di tempi e spazi ma foriera di ulteriori disagi per i lavoratori autonomi che fanno fatica a conciliari tempi e prenotazioni, paragonando gli stessi a lavoratori dipendenti a quali spetta comunque una giornata di riposo dal lavoro, cosa che non avviene con gli autonomi che tornano al lavoro e non possono permettersi perdite di tempo... io rintrodurrei la possibilita' per gli stessi di poter donare passando la fila... non siamo alle poste siamo per donare agli altri .... molti autonomi non riescono più a donare...
RispondiEliminaComplimenti ai due presidenti provinciali che si interessano dell'importantissimo problema e chiedono incontro al Sindaco. Speriamo vivamente che lo stesso "si conceda" con sollecitudine e si adoperi affinchè i donatori di sangue del paese e vicinanze possano farlo alla Casa della Salute di Sasso.
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