Da Bologna
Today
Affondo di
Legambiente nel Pendolaria, il report che traccia il bilancio della situazione
del trasporto ferroviario. Dure le contestazioni sulla gestione del nodo
bolognese: 'Investimenti cospicui su opere inutili, mentre restano sulla carta
le vere priorità"
Pendolaria
2014, presentato ieri, comprende i dati raccolti raccontano di tagli e aumento del
costo dei biglietti per i 2milioni e 768mila passeggeri italiani che
usufruiscono del servizio ferroviario regionale. Tra il 2009 e il 2012-
sottolinea l'associazione - " si è assistito a un autentico paradosso:
mentre i passeggeri aumentavano del 17% le risorse statali per il trasporto
regionale su gomma e ferro veniva ridotto del 25%. Anche l’Emilia
Romagna, risente dell’andamento generale con tagli al servizio
(-5,4 % dal 2010 ad oggi) e aumenti tariffari (+16,1 %)".
"Le
priorità della politica locale rimangono altre". Così accusa Legambiente. Appare
"singolare", affonda sarcastica l'Associazione, "che negli
stessi giorni in cui i pendolari della linea Porrettana censiscono gli ennesimi
disservizi ed il calvario di ritardi e treni annullati, proprio oggi si tengano
due momenti istituzionali per decidere investimenti cospicui su progetti che
vanno a solo vantaggio della mobilità su gomma. Da una parte la conferenza dei
sindaci interessati dal passante nord, che negozieranno oltre 150 milioni di
opere accessorie all’autostrada, dall’altra la conferenza dei servizi sul
progetto di interramento della Bologna Portomaggiore".
“Dei progetti per la mobilità metropolitana ritenuti “strategici” dalle amministrazioni, al momento nessuno è a favore del trasporto pendolare. - ricorda Lorenzo Frattini presidente regionale di Legambiente– Si prevedono investimenti per almeno 1300 milioni sul passante autostradale, 100 milioni per il People Mover e 48 milioni per l’assurdo intervento sulla linea Bologna- Portomaggiore. Quando con 75 milioni si risolverebbero quasi tutte le strozzature del SFM”
“Dei progetti per la mobilità metropolitana ritenuti “strategici” dalle amministrazioni, al momento nessuno è a favore del trasporto pendolare. - ricorda Lorenzo Frattini presidente regionale di Legambiente– Si prevedono investimenti per almeno 1300 milioni sul passante autostradale, 100 milioni per il People Mover e 48 milioni per l’assurdo intervento sulla linea Bologna- Portomaggiore. Quando con 75 milioni si risolverebbero quasi tutte le strozzature del SFM”
(A questo punto
sostituirei la parte a colori con dei puntini)
……….
Il
progetto dell’interramento della Linea Bologna- Portomaggiore, continua Legambiente,
"comporterà la sospensione totale del servizio tra le stazioni Roveri e Bologna
Centrale per circa due anni e mezzo, ad a fine lavori vedrà un servizio
ferroviario immutato nelle modalità, nei tempi di percorrenza e nei mezzi
circolanti, la maggior parte con motori diesel, e soprattutto che renderà
impossibile il raddoppio della linea in futuro, l’unica soluzione per
migliorare il servizio in modo strutturale e aumentare le frequenze". Sono
oltre 4.000 i cittadini che quotidianamente usano questa linea per raggiungere
il posto di lavoro o la scuola, preferendo il trasporto pubblico al proprio
mezzo privato, e togliendo quindi traffico dalle strade e inquinamento
dall’aria. Una linea nodale per il disegno complessivo del trasporto pubblico
bolognese che potrebbe aumentare l’utenza con l’aumento delle frequenze -
spiega ancora l'Associazione, sottolineando però che "la complessità del
progetto condurrà a lunghi tempi per la fine dei lavori, e un catastrofico
blocco dei servizi di trasporto, proprio quando l’attivazione della tratta
ferroviaria Portomaggiore Dogato (prevista per il 2015), avrebbe consentito il
collegamento diretto Codigoro – Bologna, attraverso la linea Bologna
Portomaggiore".
L’associazione depositerà gli atti con le proprie valutazioni e proposte in Conferenza dei Servizi, che si esprimerà definitivamente in questi giorni: l’auspicio è che "si punti intelligentemente sul SFM, perseguendo una reale alternativa all’uso dell’auto, per la tutela della salute collettiva e per le esigenze di mobilità sostenibile". In merito Legambiente ha anche lanciato una specifica petizione per salvare la Linea Bologna-Portomaggiore.
L’associazione depositerà gli atti con le proprie valutazioni e proposte in Conferenza dei Servizi, che si esprimerà definitivamente in questi giorni: l’auspicio è che "si punti intelligentemente sul SFM, perseguendo una reale alternativa all’uso dell’auto, per la tutela della salute collettiva e per le esigenze di mobilità sostenibile". In merito Legambiente ha anche lanciato una specifica petizione per salvare la Linea Bologna-Portomaggiore.
Sul piano dei trasporti metropolitani "il paradosso più grande - per
l'associazione - risulta il fatto che al centro dell’agenda politica e del
quadro degli investimenti rimanga il Passante autostradale Nord. Quando i
dati attestano che mentre il numero di pendolari cresce il traffico
autostradale risulta in calo. Come ricorda il Comitato contro il Passante
Nord, sono gli stessi documenti di Autostrade per l’Italia ad attestare
l’inutilità dell’opera. Documenti in cui si riferisce di “modesti benefici
trasportistici attesi per la collettività”, “consistenti impatti
territoriali ed ambientali”, e “scarsa sostenibilità dell’analisi
costi-benefici”. Nonostante questo si vogliono utilizzare non meno di
1300 milioni di euro, destinabili ad altro se solo ci fosse la volontà politica
di farlo".
E’ di pochi giorni fa invece la notizia che RFI ha ceduto gratuitamente al
Comune gli spazi per il passaggio del People Moover, "un’altra opera
inutile - torna ad attaccare Legambiente - che si potrebbe sostituire
agevolmente con un aumento delle frequenze dei treni tra Bologna e
Calderara/Bargellino, fermata ferroviaria già esistente ed a poche centinaia di metri
dall’ingresso dell’aereoporto. Da qui basterebbe un raccordo navetta tra la
fermata ferroviaria ed il Gate
( e ripartirei da qui)
A rimanere sulla carta, invece, sarebbero "le vere priorità del trasporto pendolare, che incidono sulle esigenze di chi si sposta in treno tutti i giorni: il raddoppio della linea Porrettana e per Portomaggiore, la linea passante Vignola Portomaggiore in stazione Centrale. Opere il cui valore Legambiente stima in circa 75 milioni di investimento."
Legambiente chiede a Comune e alla futura giunta Regionale di rivedere le priorità di investimento sulla mobilità e pensare alle opere che serviranno ancora ai nostri figli, non a quelle la cui utilità è già dubbia oggi.
A rimanere sulla carta, invece, sarebbero "le vere priorità del trasporto pendolare, che incidono sulle esigenze di chi si sposta in treno tutti i giorni: il raddoppio della linea Porrettana e per Portomaggiore, la linea passante Vignola Portomaggiore in stazione Centrale. Opere il cui valore Legambiente stima in circa 75 milioni di investimento."
Legambiente chiede a Comune e alla futura giunta Regionale di rivedere le priorità di investimento sulla mobilità e pensare alle opere che serviranno ancora ai nostri figli, non a quelle la cui utilità è già dubbia oggi.
Le buone
notizie. Da
Pendolaria non emergono tuttavia solo le problematiche legate al trasporto
pendolare, c’è anche la "buona notizia" dell’acquisto da parte di
Tper di 7 nuovi treni Stadler Etr 350 dedicati al trasporto pendolare,
che si aggiungono ai 12 acquistati da FER e già in circolazione dal 2013 sulle
linee Bologna-Vignola, Bologna-Portomaggiore, Bologna-Porretta, Bologna-Rimini,
Ferrara-Ravenna, Bologna-Milano, Ferrara-Bologna-Imola e Bologna-Poggio Rusco.
L’associazione ha deciso di attribuire una menzione speciale di merito a Tper
per l’acquisto di questi treni, che consentiranno di sostituire
progressivamente su alcune tratte elettrificate i mezzi a gasolio con convogli
elettrici. I treni Stadler Etr 350 sono convogli a 5 carrozze, capaci di 270
posti a sedere e 350 in piedi, 8 ampie porte per favorire l'incarrozzamento e
l’accessibilità ai disabili, postazioni e toilettes attrezzate per passeggeri
con disabilità motoria, posti portabiciclette per favorire la mobilità
integrata treno-bici, pianale ribassato sul 90% di tutta la superficie
calpestabile e climatizzazione integrale. "Un passo - chiosa Legambiente -
verso la qualità del servizio pendolare". Anche se i pendolari pare non siano tutti
concordi.
> Si prevedono investimenti per almeno 1300 milioni sul passante autostradale,
RispondiElimina> 100 milioni per il People Mover e
> 48 milioni per l’assurdo intervento sulla linea Bologna- Portomaggiore
Senza contare altri dissipazioni demenziali come Orte - Mestre, Cispadana, Porrettana neocatramitica, Sassuolo - A1/A22, Kiss&drive per iDiots etc.
Miliardi di euro pro catrame e traffico su gomma e opere inutili, sceme e nefaste.
Ferrovia + 17% di traffico. Finalmente! Bene!
Arriverà anche qui il raglio che si accanisce sui treni fatti morire della mezzora tra Bologna e Marzabotto?
Perché i citrulli che si scandalizzano per uno zolfanello acceso "dimenticandosi" che già da tempo la casa sta andando a fuoco non mancano.
Se si considerano poi gli interramenti demenziali casalecchiesi e tra Roveri e Centrale funzionali solo alla speculazione edilizia e all'aumento-crescita del traffico su gomma, abbiamo pure la ciliegina sulla torta.
abbiamo trasmesso il petomane copia incollatore
RispondiEliminaieri alle 15,40 incrocio treni a casalecchio garibaldi da bologna a marzabotto e da marzabotto a bologna
RispondiEliminaV U O T I
U N O D E I D U E E R A B I P I A N O!
V O M I T E V O L E