Con il titolo ‘Hera colpisce ancora ... mentre l'Amministrazione sta a guardare’, i consiglieri comunali di Un’Altra Sasso hanno inviato le loro considerazioni sui lavori in corso alla confluenza del Setta con il Reno, portati all’attenzione della Giunta e del Consiglio comunali da una interrogazione, di cui chiedono la pubblicazione integrale.
Numerosi cittadini ci hanno scritto in merito ai lavori per il
prossimo metanodotto vicino ai fiumi Setta e Reno; ci siamo
prontamente interessati ed abbiamo redatto una dettagliata interrogazione
al Consiglio Comunale ai primi di Ottobre. Dopo una lunga attesa, durante il
Consiglio Comunale del 26 novembre appena trascorso è stata finalmente
discussa tale interrogazione che abbiamo ritenuto doveroso proporre
all'amministrazione non solo per le molteplici segnalazioni che abbiamo ricevuto
dai cittadini, ma anche perché molte cose circa quei lavori non ci sono apparse
chiare, prima fra tutte il luogo scelto per compiere un intervento di
questa portata.
Le nostre (e vostre) domande:
1) Si poteva progettare questo tratto di nuovo
metanodotto - DN 200 - (8") - con portata non superiore
a 24 bar - in altro luogo, senza compromettere
il delicatissimo sistema idraulico di un Fiume e sito di
vincolo paesaggistico e ambientale di massima importanza: l'ACQUEDOTTO
ROMANO ed il CONTRAFFORTE PLIOCENICO?
Il nuovo metanodotto è a regola d'arte?
2) La relazione tecnica del progetto prescrive cose
che, al momento, non sono state eseguite; esempio: Burghe –
Sacchi sabbia di protezione e armature. Da verificare inoltre
l’infossamento di 4 metri prescritti per la posa in alveo dei
tubi e le sponde di max metri 4,60 (4 mt + 4,60 mt = 8,60 mt.) come da
progetto. Vorremmo inoltre sapere le motivazioni tecniche per
tale scelta e se il responsabile del procedimento ne era a conoscenza.
3) Data per scontata la assoluta necessità di un intervento di
messa in sicurezza del tratto di gasdotto "eroso" ci chiediamo
se un movimento di 2000 metri cubi di inerti fluviali (peso
circa 1,57 tonnellate il metro cubo) sia stato congruo rispetto al
semplice passaggio di ramo di soli 200 mm di gasdotto, peraltro di
pressione modesta (24 bar). Chi ha eseguito la validazione del progetto?
4) Vorremmo vedere tale validazione e vorremmo una
relazione del responsabile del procedimento circa la valutazione della
progettazione idraulica, in questo caso assolutamente necessaria,
in quanto si è tagliato il letto del fiume in orizzontale con
compromissione irrimediabile delle falde sottostanti, al pari della
valutazione geologica.
5) Per quale motivo si è scelta questa soluzione
così distruttiva per il fondo del fiume e non una soluzione aerea (come
in tantissimi casi ad esempio nelle interferenze tra fiume Adige e le reti
tecnologiche della pianura) che, peraltro, consente una
visione immediata dello stato di conservazione delle tubature?
6) Quanto è durato il tratto di
metanodotto sostituito?
7) Quanto durerà questo tratto
interrato?
8) Quale "garanzia" abbiamo sulla
medesima durata?
9) A quanto ammonta il costo complessivo
dell'intervento, oneri progettuali compresi?
10) E’ regolare la distanza che c’è tra la cabina
elettrica ad alta tensione sita in via Ziano e il taglio verticale della
roccia Pliocenica che alloggia il tubo esistente del
gas-metano, tamponata a cemento, che alimenta l’attuale impianto di
pompaggio e che verrà potenziato per questa nuova alimentazione al 4°
tronco per Marzabotto? E quale è questa distanza?
11) L'area di pompaggio sita all'interno dell’area
Hera-potabilizzazione, risponde a tutte le normative di sicurezza previste
per legge?
Dopo
quasi due mesi questa è stata la risposta:
La risposta alla nostra interrogazione è arrivata molto
dopo il termine previsto dal regolamento (oltre venti giorni
di ritardo) ed è, sotto molti aspetti, insoddisfacente. Riteniamo
che, nonostante tutto, un lavoro così delicato, in un
luogo sottoposto a vincoli sia di sicurezza che storico paesaggistici sarebbe
dovuto essere seguito in modo costante da quegli stessi amministratori
locali che si troverebbero a fronteggiarne eventuali emergenze
sopravvenute agli stessi. Qui si parla di opere che attraversano sia
tematiche idrogeologiche che di sicurezza ed incolumità della cittadinanza
esposta tanto alle lavorazioni quanto alle modifiche apportate al territorio.
Abbiamo deciso, coerenti con la nostra idea di
trasparenza amministrativa, di condividere con tutti i cittadini
quanto abbiamo richiesto ed appreso:
(per chi volesse ecco il testo integrale
sia dell'interrogazione che
la risposta
dell'Amministrazione)
L'unica opposizione che abbiamo in paese è quella di Uas gli altri sono inciucioni che pensano solo alle poltrone e al proprio interesse
RispondiEliminapoi tanto acerbi non sono sti ragazzi se hanno tutti contro vuol dire che danno fastidio
bene così andate avanti
Salamone (perchè ormai è solo lui non più un gruppo) non imparerà mai. Mai.
RispondiEliminaOgni volta che interviene fa un regalo a Mazzetti.
La sua opposizione è inutile, anzi è pure dannosa poichè rende simpatico un primo cittadino che di per sè non è nulla di speciale: non ha particolari qualità politiche come chi l'ha preceduto; non è un esperto di niente; non ha un'idea benchè minima del futuro della comunità da lui amministrata.
Mazzetti resta a galla giusto perchè ci sono un paio di proposte che si porta appresso dai temi della giunta Fabbri e perchè si trova a confrontarsi con un'opposizione debole che attacca a testa bassa, con ancora meno idee e proposte del sindaco.
Non sono politicamente dalla parte dell’amministrazione comunale, anzi, direi che ne sono agli antipodi, ma la risposta mi appare più che corretta, sintetica ed esaustiva. Attenzione che a contestare senza validi motivi ci si tira la zappa sui piedi e si ottiene l’effetto contrario a quello desiderato.
RispondiEliminaLa risposta della giunta mi pare incredibile. dicono che non essendo di loro competenza bisogna chiedere altrove.
RispondiEliminaIn pratica è come se uno avesse dei muratori in casa che gli buttano giù le pareti e non sa chi li ha chiamati.
Mi pare proprio di sognare. Andando avanti di questo passo dove arriveremo non si sa, ma il fondo del barile siamo vicini a toccarlo.
bella coppia di politici! Uno fa domande senza troppa cognizione di causa (è giovane,inesperto...va capito.L'altro che sta comodamente seduto in poltrona (solamente perchè lo ha deciso il partito lui oppure un'altro il risultato sarebbe comunque lo stesso)gli risponde con aria annoiata e un pò scocciata (pensate un pò,ha persino dovuto scrivergli un letterina quando sarebbe stato più semplice dirglielo al bar) che di fatto lui e la sua amministrazione non hanno competenza alcuna e che la problematica non lo riguarda minimamente,anzi a dirla tutta, in amministrazione non esiste nemmeno personale adeguato allo scopo.Quindi? Una soluzione ci sarebbe; mandarli a.................entrambi
RispondiElimina13:56 e 14:01 sono la stessa persona: troll del Pd che mettono commenti anonimi per attaccare Salamone: un film già visto.
RispondiEliminaLa risposta all'interrogazione sembra una presa in giro. mi associo all'onorevole anonimo delle 18:26.
20,22 ti posso assicurare che il 14,01 non è del PD, non lo è mai stato, mai lo sarà e non è mai stato nemmeno del vechio PCI.
RispondiEliminaVeronesi rileggi prima di pubblicare: "un altro" va senza apostrofo.
RispondiEliminaI commenti sopra mancano totalmente di oggettività e sono spudoratamente di parte. L'interrogazione è corretta e chiede conto di quello che è stato compiuto in zona, la risposta è tesa a far perdere tempo e a deviare l'attenzione altrove ne più ne meno.
RispondiEliminaFateci caso, i commenti in difesa di Salamone sono sempre uguali: come sintassi, toni e temi. Mai che entrino nel merito delle questioni, ma che abbiano pacatezza e serenità nell'argomentare. Anzi, chi difende Salamone non argomenta proprio, si limita ad esaltare il capogruppo di UAS, proprio una difesa ad personam. Questo la dice lunga su quanti siano realmente i commentatori pro Salamone: uno a la massimo due persone, probabilmente parenti e il diretto interessato che non si firma.
RispondiEliminaQuesto è il livello dell'opposizione a Sasso Marconi: bassissimo.
Hera ha trovato terreno fertile
RispondiEliminail problema è: chi controlla i controllori???
Gabanelli pensaci tu e fai un servizio anche su questa schifezza!!!!!!
Veramente basso il livello dei commenti di questa discussione.nessuno sembra essere interessato al problema, ma solo a schierarsi pro o contro qualcuno.
RispondiEliminaQuello che sta facendo Hera è vergognoso manca di razionalità e oltretutto rappresenta un rischio perchè il letto del fiume si è alzato molto. Questo non l'ho letto nell'interrogazione e dico ai consiglieri di farlo presente.
Hera va FERMATA!!!! Basta collusioni! Lo sanno tutti che Pd e affini non fanno altro che difenderla! Ora basta!
RispondiEliminaTutta l’area è di proprietà HERA e il compito di vigilare su un’opera così invasiva e dall’impatto ambientale così forte sul nostro territorio (alla confluenza dei fiumi Reno e Setta, sulla punta di Ziano, con Acquedotto Romano e Contrafforte Pliocenico a fare da sfondo ad una delle zone più tutelate di tutto il territorio comunale), spetta all’Amministrazione che invece che vigilare e indagare, come richiesto dall’interrogazione e dal buon senso, su come sono stati realmente fatti i lavori, ha pensato bene di lavarsene le mani e di farci perdere due mesi di tempo (oltre venti giorni dal termine previsto dal regolamento) per poi consegnarci una non risposta.
RispondiEliminaPer ulteriori delucidazioni o chiarimenti in merito, resto a disposizione al 3389240752 o alla mail saloman@alice.it
Un saluto
Eugenio Salamone