C’è chi
denuncia impegni burocratici strozzanti per aprire una attività commerciale e
chi invece riesce a superare ogni intralcio passando alle vie di fatto, evitando
così file, lunghe attese per le autorizzazioni e tempi morti. Risolti anche gli
impegni per i controlli degli organismi preposti a tale compito. Peccato però
che sia tutto illegale e ‘se si pizzicati’ dopo sono guai.
E’ il caso
di un fornitore di ‘tartufi’ ai ristoranti molto ligio nel servire i suoi
clienti ma privo di autorizzazioni ad esercitare la professione e persino della
patente di guida. La trappola per lui è scattata a Castel d’Aiano.
I
Carabinieri di Castel d’Aiano infatti hanno denunciato un 41enne albanese,
residente a San Pietro in Casale, per falsa attestazione o dichiarazione a
un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri.
Fermato venerdì mattina nel corso di un posto di controllo alla circolazione
stradale in via Villa, il 41enne, al volante di un Fiat Doblò con targa
albanese, ha riferito di essere sprovvisto di qualsiasi documento di
riconoscimento, compresa la patente di guida e nell’occasione ha fornito delle
generalità che a seguito di accertamenti sono risultate. Infatti, la patente
dimenticata a casa era una scusa per cercare di eludere il controllo ed evitare
che i militari potessero venire a conoscenza, come invece è successo, che il
41enne, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, era
destinatario di un provvedimento di revoca del documento di guida. Ispezionando
il veicolo, gli inquirenti hanno rinvenuto un cassone refrigerato contenente funghi
secchi confezionati, funghi surgelati, tartufo bianco e nero e vari formaggi
privi dell’etichettatura prevista. A quel punto, la posizione del conducente si
è aggravata ed è stato sanzionato, in linea con le prescrizioni di legge, per ‘etichettatura non conforme di prodotti
alimentari’. Sono in corso ulteriori accertamenti investigativi, anche da
parte dei Carabinieri del NAS di Bologna, per capire come mai il soggetto, che
lavora come dipendente in un ingrosso alimentare situato nel bolognese, abbia
usato il veicolo di un connazionale per distribuire dei prodotti alimentari
senza la prevista autorizzazione. Infatti, poco prima di essere fermato dai
Carabinieri, il 41enne aveva consegnato dei funghi a un ristorante della zona.
Al termine degli atti, l’albanese è uscito dalla Caserma dei Carabinieri di
Castel d’Aiano ma, invece di farsi raggiungere da qualcuno che guidasse il
veicolo, come se nulla fosse si è avviato verso il Fiat Doblò mettendosi di
nuovo alla guida. L’atteggiamento del soggetto aveva però indotto i militari a
seguirlo per constatare cosa facesse, quindi lo hanno nuovamente fermato
denunciandolo per guida senza patente perché revocata. Il Fiat Doblò è
stato sottoposto a un fermo amministrativo di tre mesi.
Dal Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
Il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri 1 dicembre 2014 ha deciso che sono non punibili tutti i reati cosiddetti lievi, quelli sanzionati con una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni, tipo i reati contro il patrimonio, come furto semplice, danneggiamento, truffa, violenza privata o minaccia per costringere a commettere un reato ecc.( in pratica tutti i reati tipici dei “colletti bianchi”).
RispondiEliminaCaro Signor Fabbriani, a questo punto continuare a pubblicare articoli come questo non solo è inutile, data la legalizzazione effettiva di questi ex reati, ma non fa che aggiungere la beffa al danno.
Anche le forze dell’Ordine, che tutti invocano, ora a che servono? Possono stare in ufficio a giocare a carte o ai social network! Lo stesso vale per la magistratura, che li paghiamo a fare se non ci sono più i reati?
Sui politici non aggiungo niente....
Quindi o ci dobbiamo difendere da soli...oppure andiamo a rubare anche noi, tanto che ci possono fare....
RispondiEliminacomplimenti ai politici
Notizia allucinante dall'anonimo del 02/12/14 ore 13,11.
RispondiEliminaNon credevo ai miei occhi, sospettavo una bufala e ho fatto una ricerca in rete, tutto vero.
Quei bastardi del consiglio dei ministri convocato in notturna hanno dato il via a questo decreto legislativo, ho chiesto a un pregiudicato cosa bisogna fare per prendere più di 5 anni.
Risposta, non basta nemmeno uno stupro perché con lo stupro prendi 4anni, devi fare diverse rapine in banca, una direi che non basta.
Auguri, l’Italia diventerà una giungla senza giustizia e senza legge, voglio vedere con una giustizia così quanti turisti e quanti imprenditori esteri oseranno mettere il piedino su suolo italiano, ma in compenso certamente invece saranno attratti tutti i delinquenti del mondo. Una pacchia come da noi dove la trovano?
Il livello di sopportazione degli italiani è veramente eccessivo, in qualsiasi altra nazione a questi ministri avrebbero già fatto fare la fine di Mussolini.