mercoledì 17 dicembre 2014

Altro 'flop' della Ferrovia Porrettana. L’atteso Stadler è entrato in servizio, ma è stato un fiasco.




L'Altra Emilia Romagna della Valle del Reno ha inviato.

Lunedì 15 dicembre doveva essere il giorno dello Stadler e invece è stato l'ennesimo giorno di ordinario disservizio. La soppressione del treno in partenza da Porretta alle 7.50, come spesso è avvenuto negli ultimi tempi,  ha costretto i pendolari a viaggiare in condizioni allucinanti e a dover far i conti con il solito ritardo. Ma è anche l'ennesima dimostrazione dell'incapacità della Regione, come ente appaltatore, di far mantenere a Trenitalia gli obblighi di fornire un servizio da Paese ‘normale’ e non da terzo mondo.

E' perciò importante che le richieste contenute nell'ordine del giorno approvato nei giorni scorsi dall'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese sulla situazione e prospettive delle linee ferroviarie Porrettana e Bologna-Prato, diventino impegno prioritario per la nascente giunta regionale. In particolare ‘che sulla linea Porrettana, si legge nell'OdG, sia prolungata fino a Porretta una coppia di corse alla mezz’ora nella fascia immediatamente postmeridiana; che gli enti responsabili si adoperino presso il gestore della rete affinché si proceda in tempi certi al ripristino della possibilità di incrocio nella stazione di Vergato; che si avvii un percorso concreto per la progettazione, il finanziamento e la realizzazione del raddoppio della tratta tra Casalecchio e Sasso Marconi e, infine, sollecita il rapido completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano bolognese".

L'Altra Emilia Romagna, che già in campagna elettorale aveva posto con forza il problema dell'adeguamento del sistema ferroviario in Appennino alle necessità del far calare il traffico privato su gomma e a una maggiore tutela dell'ambiente, esprime vivo apprezzamento per questa presa di posizione dell'Unione Comuni Appennino Bolognese.
E' un primo importante passo avanti, che a nostro avviso dovrà prevedere anche la possibilità di portarsi al seguito la bici per quanti intendano farlo, come già succede in tutta Europa, il rapido superamento delle barriere architettoniche rappresentate dai sottopassi recentemente realizzati in spregio al buon senso ed alla normativa vigente, un abbattimento dei tempi di percorrenza già ampiamente consentito dalle tecnologie in essere e l'istituzione di qualche corsa notturna.

Ma intanto rappresenta un buon punto di partenza per impegnare Regione e Trenitalia alle proprie responsabilità, obbligandole a rimettere il tema dei collegamenti ferroviari tra Bologna e i centri dell'Appennino come una priorità per il nuovo assessore regionale ai trasporti, ed un segnale di attenzione verso i bisogni di queste Comunità, da anni ed anni abbandonate a se stesse, e costrette a subire ogni tipo di disservizio nella sordità fin qui osservata dalla quasi totalità delle amministrazioni locali.

 Dobbiamo infatti ricordare che le linee ferroviarie Porrettana e Bologna-Prato costituiscono l’ossatura del sistema della mobilità sostenibile da e verso il resto dell’area metropolitana. Ogni giorno sono utilizzate da centinaia di  cittadini che per lavoro e studio, devono quotidianamente raggiungere Bologna o i comuni limitrofi. Un solo dato: la linea Porrettana da sola trasporta più del 30% dei passeggeri che quotidianamente usano la rete del SFM.
L'Altra Emilia Romagna, attraverso il lavoro del Consigliere Regionale Piergiovanni Alleva e l'impegno dei militanti territoriali, continuerà a seguire questo fondamentale tema, sviluppando tutte le iniziative possibili, perchè gli impegni auspicati dall'Ordine del Giorno dell'Unione dei Comuni diventino priorità e si trasformino in risultati concreti a tutto vantaggio dei pendolari e dei Cittadini delle Valli del Reno e del Setta.

Per il testo completo dell'OdG.
http://marzaforum.forumattivo.com/t1749-odg-dellunione-dei-comuni-dellappennino-bolognese-sulla-ferrovia-porrettana#4726

12 commenti:

  1. http://notiziefabbriani.blogspot.it/2014/12/incredibile-ma-vero-la-ferrovia.html

    RispondiElimina
  2. i treni non sono politicamente cavalli da cavalcare nè mezzi di trasporto per salire la china partitica.

    quelli da bologna a marzabotto insegnano

    RispondiElimina
  3. SOLDI BUTTATI COME LA VARIANTE DI VALICO

    RispondiElimina
  4. Ecco... allora fate un investimento moderno: comperatevi un cavallo.

    RispondiElimina
  5. > i treni non sono politicamente cavalli da cavalcare nè mezzi di trasporto per salire la china partitica

    Infatti.
    La demagogia cialtronesca a base di sperperi dissennati e di antipolitica pro traffico su catrame si alimenta di miliardi di euro prelevati alle casse pubbliche, a base di
    o - passanti nord
    o - parcheggi negli orti
    o - porrettane pseudo veloci
    o - intubamenti casalecchiesi
    o - varianti di valico
    o - assi attrezzati per l'aumento del traffico
    o - parcheggi nei fiumi
    o - bretelle Vergato Rioveggio
    o - tiracche Sassuolo - A1/A22
    o - mutandazze cispadane
    o - Orte - Mestre
    o - asfaltature delle strade tra l'orto della zia Ines e quello di Gianni
    o - fondovalli Rastignano - San Lazzaro
    o - complanari San Lazzaro - Ozzano
    o - ...

    e altre nefandezze del genere per autossicodipendenti.


    > SOLDI BUTTATI COME LA VARIANTE DI VALICO

    Ecco, questa è un'altra stupidaggine.
    Visto che l'utenza sui treni è in continuo aumento e già ora la possibilità di viaggiare seduti diminuisce di mese in mese su un numero sempre maggiore di convoglio, ulteriormente aggravata dalla soppressione causale, dissennata di altri treni, della "mezzora" e ora non solo.
    I soldi sperperati sono quelli nel catrame.

    RispondiElimina
  6. vi abbiamo presentato zecca e il suo copia e incolla da istituto luce

    seguirà l'intervallo con le pecore e sottofondo con l'arpa

    di seguito la tribuna politica

    RispondiElimina
  7. evviva e lunga vita ai treni inutili da bologna a marzabotto

    RispondiElimina
  8. lunga vita a Napolitano, garante del?

    RispondiElimina
  9. Bravo Cesare Zecca!
    La madre degli imbecilli come vedi non va mai in menopausa.

    RispondiElimina
  10. ma come si fa a spendere denaro di sti tempi per sta roba quando ci sono famiglie che arrancano per far quadrare i conti e pagare l'abbonamento ai figli o per se stessi?

    http://www.unioneappennino.bo.it/upload/unione_bolognese/albopretorio_allegati/20140407d_20244_328.pdf

    10.000 euro si potevano investire per cedere abbonamenti ferroviari all suddette famiglie in difficoltà

    Ora capisco perchè i treni blu da bologna a marzabotto continuano scandalosamente ad esercitare.

    RispondiElimina
  11. 17 dicembre 2014 20:22 tu sei in vacanza perenne col tuo magma a forma di cervello

    RispondiElimina