L'Altra
Emilia Romagna della Valle del Reno ha inviato.
Lunedì
15 dicembre doveva essere il giorno dello Stadler e invece è stato l'ennesimo
giorno di ordinario disservizio. La soppressione del treno in partenza da
Porretta alle 7.50, come spesso è avvenuto negli ultimi tempi, ha costretto i
pendolari a viaggiare in condizioni allucinanti e a dover far i conti con il
solito ritardo. Ma è anche l'ennesima
dimostrazione dell'incapacità della Regione, come ente appaltatore, di far
mantenere a Trenitalia gli obblighi di fornire un servizio da Paese ‘normale’ e
non da terzo mondo.
E'
perciò importante che le richieste contenute nell'ordine del giorno approvato
nei giorni scorsi dall'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese sulla
situazione e prospettive delle linee
ferroviarie Porrettana e Bologna-Prato, diventino impegno prioritario per la
nascente giunta regionale. In particolare ‘che sulla linea Porrettana, si legge
nell'OdG, sia prolungata fino a Porretta una coppia di corse alla mezz’ora
nella fascia immediatamente postmeridiana; che gli enti responsabili si
adoperino presso il gestore della rete affinché si proceda in tempi certi al
ripristino della possibilità di incrocio nella stazione di Vergato; che si
avvii un percorso concreto per la progettazione, il finanziamento e la
realizzazione del raddoppio della tratta tra Casalecchio e Sasso Marconi e,
infine, sollecita il rapido completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano
bolognese".
L'Altra
Emilia Romagna, che già in campagna elettorale aveva posto con forza il
problema dell'adeguamento del sistema ferroviario in Appennino alle necessità
del far calare il traffico privato su gomma e a una maggiore tutela
dell'ambiente, esprime vivo apprezzamento per questa presa di posizione dell'Unione
Comuni Appennino Bolognese.
E'
un primo importante passo avanti, che a nostro avviso dovrà prevedere anche la
possibilità di portarsi al seguito la bici per quanti intendano farlo, come già
succede in tutta Europa, il rapido superamento delle barriere architettoniche
rappresentate dai sottopassi recentemente realizzati in spregio al buon senso
ed alla normativa vigente, un abbattimento dei tempi di percorrenza già
ampiamente consentito dalle tecnologie in essere e l'istituzione di qualche
corsa notturna.
Ma
intanto rappresenta un buon punto di partenza per impegnare Regione e
Trenitalia alle proprie responsabilità, obbligandole a rimettere il tema dei
collegamenti ferroviari tra Bologna e i centri dell'Appennino come una priorità
per il nuovo assessore regionale ai trasporti, ed un segnale di attenzione
verso i bisogni di queste Comunità, da anni ed anni abbandonate a se stesse, e
costrette a subire ogni tipo di disservizio nella sordità fin qui osservata
dalla quasi totalità delle amministrazioni locali.
Dobbiamo infatti ricordare che le linee ferroviarie Porrettana e Bologna-Prato
costituiscono l’ossatura del sistema della mobilità sostenibile da e verso il
resto dell’area metropolitana. Ogni giorno sono utilizzate da centinaia di
cittadini che per lavoro e studio, devono quotidianamente raggiungere
Bologna o i comuni limitrofi. Un solo dato: la linea Porrettana da sola
trasporta più del 30% dei passeggeri che quotidianamente usano la rete del SFM.
L'Altra Emilia Romagna, attraverso il lavoro del Consigliere
Regionale Piergiovanni Alleva e l'impegno dei militanti territoriali, continuerà
a seguire questo fondamentale tema, sviluppando tutte le iniziative possibili,
perchè gli impegni auspicati dall'Ordine del Giorno dell'Unione dei Comuni
diventino priorità e si trasformino in risultati concreti a tutto vantaggio dei
pendolari e dei Cittadini delle Valli del Reno e del Setta.
Per il testo completo dell'OdG.
http://marzaforum.forumattivo.com/t1749-odg-dellunione-dei-comuni-dellappennino-bolognese-sulla-ferrovia-porrettana#4726
http://notiziefabbriani.blogspot.it/2014/12/incredibile-ma-vero-la-ferrovia.html
RispondiEliminai treni non sono politicamente cavalli da cavalcare nè mezzi di trasporto per salire la china partitica.
RispondiEliminaquelli da bologna a marzabotto insegnano
SOLDI BUTTATI COME LA VARIANTE DI VALICO
RispondiEliminaEcco... allora fate un investimento moderno: comperatevi un cavallo.
RispondiElimina> i treni non sono politicamente cavalli da cavalcare nè mezzi di trasporto per salire la china partitica
RispondiEliminaInfatti.
La demagogia cialtronesca a base di sperperi dissennati e di antipolitica pro traffico su catrame si alimenta di miliardi di euro prelevati alle casse pubbliche, a base di
o - passanti nord
o - parcheggi negli orti
o - porrettane pseudo veloci
o - intubamenti casalecchiesi
o - varianti di valico
o - assi attrezzati per l'aumento del traffico
o - parcheggi nei fiumi
o - bretelle Vergato Rioveggio
o - tiracche Sassuolo - A1/A22
o - mutandazze cispadane
o - Orte - Mestre
o - asfaltature delle strade tra l'orto della zia Ines e quello di Gianni
o - fondovalli Rastignano - San Lazzaro
o - complanari San Lazzaro - Ozzano
o - ...
e altre nefandezze del genere per autossicodipendenti.
> SOLDI BUTTATI COME LA VARIANTE DI VALICO
Ecco, questa è un'altra stupidaggine.
Visto che l'utenza sui treni è in continuo aumento e già ora la possibilità di viaggiare seduti diminuisce di mese in mese su un numero sempre maggiore di convoglio, ulteriormente aggravata dalla soppressione causale, dissennata di altri treni, della "mezzora" e ora non solo.
I soldi sperperati sono quelli nel catrame.
vi abbiamo presentato zecca e il suo copia e incolla da istituto luce
RispondiEliminaseguirà l'intervallo con le pecore e sottofondo con l'arpa
di seguito la tribuna politica
evviva carlo conti
RispondiEliminaevviva e lunga vita ai treni inutili da bologna a marzabotto
RispondiEliminalunga vita a Napolitano, garante del?
RispondiEliminaBravo Cesare Zecca!
RispondiEliminaLa madre degli imbecilli come vedi non va mai in menopausa.
ma come si fa a spendere denaro di sti tempi per sta roba quando ci sono famiglie che arrancano per far quadrare i conti e pagare l'abbonamento ai figli o per se stessi?
RispondiEliminahttp://www.unioneappennino.bo.it/upload/unione_bolognese/albopretorio_allegati/20140407d_20244_328.pdf
10.000 euro si potevano investire per cedere abbonamenti ferroviari all suddette famiglie in difficoltà
Ora capisco perchè i treni blu da bologna a marzabotto continuano scandalosamente ad esercitare.
17 dicembre 2014 20:22 tu sei in vacanza perenne col tuo magma a forma di cervello
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