Sempre più
all’arma bianca lo scontro ‘ politico-amministrativo’ in comune di Marzabotto.
Questa volta a portare i consiglieri di minoranza Morris
Battistini e Maria Francesca Carbonaro, ‘ad affilare le armi’ è stato il diniego
alla richiesta di accesso agli atti relativi ad un bando comunale aperto, quello
del rimborso del 50 % della Tari che il bando prevede di assegnare a chi si trova in difficoltà. I consiglieri chiedevano l’elenco
degli aderenti al bando e copia cartacea
delle domande. Proprio il rifiuto li ha fortemente insospettiti e sono ora intenzionati più che mai a voler ‘vederci chiaro’,
tanto da minacciare di chiamare in causa il Prefetto.
In un
comunicato i consiglieri di Uniti per Cambiare Marzabotto, raccontano:
La segreteria del comune ci risponde in prima
battuta che, per via del contenuto sensibile degli atti, non ci può fornire
alcun dato. Dopo una prima telefonata in cui facciamo presente che abbiamo
tutto il diritto di averli, ci risponde che al massimo può farceli vedere a
video e ricopiare di nostro pugno su un
block notes, ciò che ci preme sapere.
Ecco le due risposte alla nostre richieste:
La prima
della responsabile Ufficio Servizi alla Persona
"
Buongiorno Battistini
in
risposta ai suoi quesiti sono a fornirle le seguenti informazioni:
- considerato il contenuto, caratterizzato da
dati sensibili, non sono autorizzata a divulgarne il contenuto e a
riprodurne copia"
La nostra
replica:
Allarmati da questo tipo di affermazione, abbiamo preso contatti con il Segretario
Comunale , la quale ha specificato che, contrariamente a quanto scritto in precedenza,
era in grado di divulgare i dati
richiesti ma solo sotto forma di "PRESA VISIONE" della documentazione
richiesta senza però rilasciare ALCUNA COPIA CARTACEA in
riferimento ai dati sensibili contenuti nelle domande di accesso al bando.
Dai nostri primi controlli avvenuti con i preposti esperti Legali che
seguono il Gruppo Consiliare UCM, ci risulta che la normativa non ponga alcun
tipo di veto cartaceo e/o visivo circa le consultazioni di qualsiasi tipo di
dato (sensibile, privato e non).
Bensì i consiglieri sono tenuti al massimo riserbo ed alla NON
DIVULGAZIONE, di tali documenti.
Tale mancanza, sempre per conto dei nostri legali sarebbe oltreché
gravissima, un atto di omissione di dati d'ufficio da segnalare nell'immediato
al Prefetto competente.
Siamo quindi a richiedervi nuovamente di ricevere COPIA CARTACEA di quanto
già specificato nella mail di cui sotto, riportante TUTTI i dati in vs possesso
circa le domande pervenute.
La dove ciò, riteniate non sia possibile, vi chiediamo di potercelo
formalizzare entro 3 giorni dal ricevimento della presente.
Certi della vs completa collaborazione
Saluti
Poi la
controdeduzione del Segretario Generale:
Al fine di contemperare nel modo più ragionevole e
adeguato possibile le richieste di informazione dei Consiglieri, il diritto
alla riservatezza dei titolari dei dati sensibili (cittadini) e le
responsabilità dei Funzionari che trattano i dati sensibili comunicati da terzi
nell’esercizio delle proprie funzioni, invito i Consiglieri di Opposizione
Lista Civica “Uniti per Cambiare Marzabotto” Sigg.ri Battistini e Carbonaro a
prendere opportuni contatti ed accordi con la Titolare del trattamento dati
nonché Responsabile del Servizio Dott.ssa Mignani per concordare data e
modalità di accesso al fascicolo GRADUATORIA CONTRIBUTI TARI 2014.
La visone completa del fascicolo, istanze e documenti
compresi, consentirà ai Consiglieri di prendere buona nota di tutte le
informazioni (anche quelle più “sensibili”) ivi riportate senza che queste
siano duplicate in forma cartacea, consentendone la più completa conoscibilità
per l’esercizio del mandato elettivo, senza alcuna limitazione.
Con l’unica preghiera di gestire i dati personali
conosciuti e, in particolare, quelli sensibili (es: di origine e di condizione
economico-sociale) per mezzo di aggregati e in forma anonima.
Riteniamo
gravissimo l'ostruzionismo che ritroviamo inspiegabilmente costretti ad affrontare. Abbiamo ritenuto opportuno, per ora, formalizzare un comunicato sperando che si ritrovi il 'buon senso amministrativo'.
L'adrenalina e la carica che questi ragazzi trasmettono mi ha fatto tornare la voglia di avvicinarmi alla mia politica locale. In un momento dove dopo ciò che si sente bisognerebbe discostarsi dalla politica, gli UCM boy mi danno carica e voglia di fare qualcosa per scalfire questo modus operandi insensato. La mia amata sinistra ha lasciato troppo libero arbitrio a questa gente.
RispondiEliminaOGGETTO: Richiesta di accesso agli atti in forma cartacea NEGATA
RispondiEliminaPurtroppo lo scambio di mail e telefonate avvenuto in questi ultimi giorni tra i consiglieri di minoranza del Gruppo UCM e la Dott.ssa Leonardi, ci porta ad una amara riflessione. La Segretaria comunale, infatti, afferma che non abbiamo diritto ad estrarre copia cartacea degli atti richiesti durante un accesso agli atti in riferimento ad un bando pubblicato dal Comune. La medesima, stranamente, nonostante anni di onorata carriera sembra dimenticare che quello vantato dal gruppo UCM si configura come un diritto-dovere del consigliere di partecipazione alla vita politico-amministrativa, da ritenersi esplicazione del diritto di iniziativa, di attivazione, di stimolo nonché di vigilanza, che è intrinseco e connaturale all'espletamento del mandato popolare e che non è altrimenti conseguibile.
Avuto riguardo agli organi elettivi degli enti locali, sotto il profilo normativo, va ricordato che già con l'art. 24 della legge 27 dicembre 1985, n. 816 venne previsto il diritto di richiedere documentazione necessaria all’esercizio del proprio mandato da parte del consigliere, e successivamente intervenne l’art. 31 comma 5 della l. 8 giugno 1990, n. 142.
Il diritto di accesso di cui il consigliere comunale e provinciale è titolare, oltre che dalla Legge 241/90, è assicurato e rinforzato dalla norma speciale di cui all’art. 43 c. 2 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 che testualmente recita: “I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato”.
La norma accorda al consigliere comunale e provinciale un diritto pieno e non comprimibile atteso che la speciale normativa, che detta il diritto di accesso dei consiglieri comunali non prevede alcun limite nemmeno a tutela di esigenze di riservatezza, fermo restando, tuttavia, il dovere per i consiglieri medesimi di mantenere il segreto "nei casi specificamente determinati dalla legge" (così TAR SARDEGNA, SEZ. II - sentenza 30 novembre 2004, n. 1782).
E' ovvio che anche per il consigliere il diritto deve essere esercitato in maniera corretta e non in contrasto con le finalità della legge.
Il diritto all’informazione e il diritto alla privacy costituiscono due interessi di rango primario che in quanto tali, devono ritenersi entrambi meritevoli di costante ed adeguata tutela da parte dell’ordinamento giuridico, ciò nonostante va detto che Il diritto dei consiglieri ad ottenere copia di atti in possesso dell’ente è tutelato anche in presenza della necessità di salvaguardare la riservatezza dei terzi.
Infatti poiché i detti consiglieri sono tenuti al segreto d’ufficio è del tutto evidente che non sussiste alcuna ragione logica perché possa essere loro inibito l’accesso anche in forma cartacea ad atti riguardanti dati riservati. Per le stesse ragioni essi hanno diritto all’accesso anche agli atti concernenti le vertenze nelle quali il Comune è coinvolto, nonché ai pareri legali richiesti dall’Amm.ne comunale, senza indicare i motivi che giustificano l’accesso e dell’interesse sotteso all’istanza in quanto la richiesta di accesso avanzata da un consigliere comunale a motivo dell’espletamento del proprio mandato risulta sufficientemente motivata e non può essere disattesa dall’Amministrazione.
CONTINUA...
Del resto non va sottaciuto che il consigliere comunale o provinciale esercitano un diritto, riconosciuto dalla legge, che ha natura di diritto “soggettivo pubblico funzionalizzato” e la P.A. non ha nemmeno la possibilità di sindacarne l’istanza di accesso asserendo la mancanza di collegamento con l’espletamento del mandato consiliare. Non è nemmeno possibile sindacare il nesso intercorrente tra l’oggetto della richiesta di informazioni avanzata dal consigliere e le modalità di esercizio del potere da questi espletato. Concetto quest’ultimo ribadito dalla recente sentenza del 16/01/2008, n. 32 - T.A.R. Sardegna. “L’obbligo di una Pubblica Amministrazione di permettere l’accesso agli atti ex artt. 22 e segg. L. n. 241/1990 e s.m.i. permane per tutto il tempo durante il quale essa continua a possedere i documenti richiesti in ostensione. Ne consegue che, con particolare riferimento al diritto di accesso agli atti dei consiglieri comunali e provinciali, ex art. 43. d.lgs. n. 267/2000, questi ultimi possono legittimamente esercitarlo verso atti e documenti relativi a procedimenti ormai conclusi o risalenti ad epoche remote, non potendo revocarsi in dubbio che sovente i consiglieri comunali possano avvertire l’esigenza di conoscere approfonditamente pregresse vicende gestionali dell’ente locale nel quale ricoprono tale carica” (così CONSIGLIO DI STATO, SEZ. V - sentenza 2 settembre 2005, n. 4471).
RispondiEliminaEd ancora più di recente, SUI LIMITI DEL DIRITTO D’ACCESSO ESERCITATO DA CONSIGLIERI COMUNALI NEI CONFRONTI DEGLI ATTI ASSUNTI DAL COMUNE, si è pronunciato il TAR Campania – Napoli – Sez. VI, 2 dicembre 2010 n. 26573.
Il Collegio, ad esempio, esclude che i ruoli relativi al pagamento delle imposte comunali possano considerarsi come documenti sottratti all’accesso ai sensi dell’art. 24 della l. n. 241 del 1990, non costituendo essi documentazione interna ai singoli procedimenti tributari, “per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano”.
Del pari, il TAR ha escluso che tali atti possano contenere dati sensibili, ancorché anche tale qualificazione non ne precluderebbe in ogni caso l’accesso.
Ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 196 del 2003, per dati sensibili si intendono solo i dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.
Per converso i ruoli oggetto di richiesta di accesso vanno qualificati alla stregua di meri dati personali, ossia qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale.
CONTINUA...
In conclusione, copiosa giurisprudenza, pacifica, conforme e consolidata sostiene il diritto di accesso agli atti del consigliere comunale, in generale, senza alcuna limitazione, ma evidentemente tutto ciò non é abbastanza per la Dott.ssa Leonardi, la quale, non si capisce per quale oscuro motivo, preferisce adottare un comportamento ostruzionistico nei confronti dei Consiglieri Comunali di minoranza del Gruppo UCM soprattutto nell'espletamento del loro mandato.
RispondiEliminaPertanto, suggeriamo vivamente a tutti coloro che lavorano nell'entourage del Sindaco, ad attenersi al proprio lavoro senza dilungarsi in ragionamenti futili e dispendiosi che rallentano il lavoro di tutti.
Speriamo una volta per tutte che capiate la necessità di essere collaborativi visto che, vi piaccia o no, il gruppo UCM è formato da consiglieri comunali a tutti gli effetti, dotati di buon senso, da spiccate capacità intellettuali, oltre che da responsabilità lavorative che impongo loro, giornalmente, il segreto professionale.
Non vi sentiate offesi da tale nostra lezione normativa, perché corrisponde esattamente al modus operandi che continuamente adottate nei nostri confronti, reputandovi evidentemente superiori a chiunque vi circondi.
Concludiamo rinnovando l'invito ad estrapolare copia cartacea di quanto richiesto al fine di permettere l'espletamento del nostro diritto-dovere.
Comunicato inviato in data 20.11.2014 dai Consiglieri Battistini e Carbonaro di UNITI per CAMBIARE MARZABOTTO
SOLO UNA PAROLA: BATTISTINI PROCEDI COSì, QUESTO è QUELLO CHE SERVIVA A MARZABOTTO!!!! FURBETTI GLI AMICI DI ROMANO!
RispondiEliminaProbabilmente non vogliono che emergano le prove che si tratta dell'enesimo regalo fatto ai soliti noti.
RispondiEliminaAlla fine della storia sarebbe interessante sapere la percentuale di italiani che c'è fra gli aventi diritto al rimboso, e questa percentuale non è un dato sensibile,i consiglieri di Uniti per Cambiare Marzabotto potrebbero divulgarla.
Caso mai Signor Battistino e Carbonaro non al Prefetto bensi' presso la Procura della Repubblica fare denunzia per omissione di atti d'ufficio o Rifiuto ad esibire atti pubblici.
RispondiEliminaSemmai in Comune si leggano questa cosa
RispondiEliminaL'accesso da parte dei consiglieri comunali ai documenti amministrativi detenuti dai rispettivi comuni è però disciplinato dalla norma speciale dell'art. 43 del d. lgs. n. 267 del 2000, che riconosce loro il diritto di ottenere le notizie e le informazioni utili all'espletamento del proprio mandato, senza alcuna esclusione per i documenti contenenti dati sensibili-
sicchè l'amministrazione comunale non può non accogliere la richiesta del consigliere, prescindendo dai motivi per i quali è stata presentata e dalla dimostrazione che la conoscenza degli atti è necessaria per l'espletamento del mandato.
Infatti la giurisprudenza del Consiglio di Stato è ormai consolidata nel senso dell'accessibilità dei consiglieri comunali ai documenti adottati dal Comune, in virtù del munus agli stessi affidato.
La V Sezione, con decisione n. 119 del 21 febbraio 1994, ha infatti affermato che "gli artt. 24 L. 27 dicembre 1985, n.816, e 31 L. 8 giugno 1990, n. 142, nel prevedere il diritto dei consiglieri comunali a prendere visione dei provvedimenti adottati dall'Ente, facendo riferimento all'espletamento del mandato, non ha avuto riguardo alle competenze amministrative del Consiglio comunale, nel senso cioè che le informazioni acquisibili debbano riguardare solo le materie attribuite a detto organo, ma hanno considerato l'esercizio, in tutte le sue potenziali esplicazioni, del munus di cui ciascun consigliere comunale è individualmente investito in quanto membro del consiglio; per cui va ritenuto che tale munus comprende la possibilità per ciascun consigliere di compiere, attraverso la visione dei provvedimenti adottati e l'acquisizione di informazioni, una compiuta valutazione della correttezza e dell'efficacia dell'operato dell'amministrazione comunale, utile non solo per poter esprimere un voto maggiormente consapevole sugli affari di competenza del Consiglio, ma anche per promuovere, nell'ambito del Consiglio stesso, le varie iniziative consentite dall'ordinamento ai membri di quel collegio".
Tale principio è stato anche ribadito ed ampliato recentemente dalla stessa V Sezione, con decisione n. 5109 del 26 settembre 2000, secondo cui "il diritto di accesso del consigliere comunale non riguarda soltanto le competenze amministrative dell'organo collegiale ma, essendo riferito all'espletamento del mandato, riguarda l'esercizio del munus di cui egli è investito in tutte le sue potenziali implicazioni al fine di una compiuta valutazione della correttezza e dell'efficacia dell'operato dell'amministrazione comunale".
E da un così ampio riconoscimento del diritto di accesso in capo ai consiglieri comunali deriva agli stessi la libertà nell'esercizio del medesimo sotto il profilo delle motivazioni.
Infatti, come rilevato sempre dalla V sezione, con decisione n.528 del 7 maggio 1996, "ai sensi degli artt. 24, L. 27 dicembre 1985, n. 816, e 25 L. 7 agosto 1990, n.241, il consigliere comunale che richieda copia di atti in rapporto alle sue funzioni non è tenuto a specificare i motivi della richiesta, né l'interesse alla stessa come se fosse un privato, perché diversamente gli organi di amministrazione sarebbero arbitri di stabilire essi stessi l'estensione del controllo sul loro operato".
Ed ancora il Consiglio di Stato, V sezione, con decisione n. 940 del 22 febbraio 2000 ha stabilito che "in deroga a quanto dispongono in via generale gli artt. 22 e seg. della L. 241/1990, il consigliere comunale che chieda copia di atti connessi alle sue funzioni non è tenuto a specificare i motivi della richiesta (e pertanto la domanda va accolta astraendo dai motivi eventualmente addotti), né a spiegare l'interesse sul quale è fondata la richiesta stessa come se fosse un privato, non rilevando, in contrario, esigenze di tutela della riservatezza dei terzi, essendo i consiglieri comunali tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge".
seconda parte di cio' che il Comune potrebbe leggere
RispondiEliminaPertanto, correttamente l'amministrazione di Casalserugo ha concesso l'esercizio del diritto di accesso alle suindicate relazioni dell'assistente sociale, attesa la dichiarata natura istruttoria di tale documento e quindi la necessaria inerenza dello stesso all'esercizio del mandato dei richiedenti.
Per quanto riguarda la diffusione di dati contenuti nella relazione si osserva che i consiglieri sono tenuti al segreto d'ufficio (art.43 citato), essi quindi non possono divulgare le informazioni di cui sono venuti a conoscenza nell'esercizio del mandato. Pertanto l'esclusione dell'esercizio del diritto di accesso nella forma più completa dell'estrazione di copia, non potrebbe ritenersi giustificata dal rischio di una violazione del segreto d'ufficio, evenienza avverso la quale possono essere adottate nella fattispecie solo le apposite misure sanzionatorie previste dall'ordinamento.
Si ricorda infine che la legge sulla protezione dei dati personali (art. 43, comma 2) ha confermato la vigenza delle disposizioni precedenti disciplinanti le singole materie, così ad esempio la legge n. 135 del 1990, in materia di Aids. Nella nota inviata non sono specificati i tipi di dati trattati; sarà pertanto compito del segretario comunale verificare se esista una normativa specifica disciplinante le categorie di dati contenuti nella relazione dell'assistente sociale.
ENTE LOCALE - Consigliere comunale (diritto di accesso del) - Relazione contenente dati relativi allo stato di salute di un cittadino - Natura istruttoria dell'atto - - Diritto di accesso - Legittimità - Tutela della riservatezza - Assoggettabilità al segreto d'ufficio.
RispondiEliminaIl consigliere comunale ha diritto di ottenere le notizie e le informazioni utili all'espletamento del proprio mandato, senza alcuna esclusione per i documenti contenenti dati sensibili, essendo egli tenuto al segreto d'ufficio e quindi tenuto a non divulgare le informazioni di cui è venuto a conoscenza nell'esercizio del mandato, nella forma più completa dell'estrazione di copia.
poi se l'articolo 50 di questo regolamento approvato da un precedente consiglio comunale è ancora valido, non capisco come il Comune possa vietare al consigliere comunale l'estrazione in copia di qualunque roba (fatta salva la roba coperta da segreto di stato)
RispondiEliminahttp://www.comune.marzabotto.bo.it/upload/marzabotto/regolamenti/20100060C_163_294.PDF
Mi sembra un falso problema. Trattasi di nominativi di persone in difficoltà economica...(anche se fossero i soliti noti, sempre PERSONE sono!) quindi, forse, l'argomento andrebbe trattato con più rispetto e riservo...a cosa vi servono i NOMI, ai vostri fini di un presunto controllo non bastano dati diciamo statistici, tipo sapere quanti? Tutta sta voglia di polemizzare mi sembra pretestuosa.
RispondiEliminahttp://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11723865/Cantieri-delle-Coop-in-Liguria-.html
RispondiEliminadovrebbero aggiungere anche la parola trasparenza?
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/politica/emilia-romagna-cos-centrodestra-sfida-roccaforte-rossa-1069345.html
tutto democratico
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/20/genova-detto-cemento-area-post-alluvione-spostata-ufficio-animali/1223159/
Ma che tristezza questa amministrazione... addirittura arriviamo a non concedere i documenti richiesti? allora è vero che Battistini è uno che spaventa..!!! Qualcuno avrebbe detto: avanti savoia!
RispondiEliminaDAI BATTISTINI! PORTA IL TUO CULO PESO IN PREFETTURA, ALLA CORTE DEI CONTI, AI CARABINIERI, ALLA POLIZIA, ALLA GUARDIA DI FINANZA...DAI VAI...FAI....INVECE DI SPARARE MINCHIATE DALLA MATTINA ALLA SERA...SAI PERCHE' NON VAI!? PERCHE TI RIDONO TUTTI NELLA FACCIA! CAPITO! SONO DOCUMENTI SENSIBILI. OLTRE CHE IN MALAFEDE SEI PURE IGNORANTE!
RispondiEliminaE POI I LEGALI DI UCM CHI SONO!? LA CARBONARO!? LEGALE LEI!? A ME SEMBRA CHE VADA IN GIRO PER BOLOGNA A FARE DOMANDE SULLA SITUAZIONE PARCHEGGI...VOLETE NEGARE!?
INFORMO ANCHE QUEL GIORNALAIO DI FABBRIANI, CHE IL DIBATTITO NON E' ASSOLUTAMENTE INFIAMMATO A MARZABOTTO. DI QUEL CHE FA BATTISTINI NON FRAGA NULLA A NESSUNO! E' LO ZIMBELLO DEL PAESE, LUI E I SUOI QUATTRO SCAGNOZZI RIDICOLI CHE REGISTRATO IN MANIERA ILLEGALE IL CONSIGLIO COMUNALE.
BASTA AVETE RESO..FATE L'OPPOSIZIONE IN UN MANIERA SERIA E COSTRUTTIVA..SE IL VOSTRO Q.I. VE LO PERMETTE.
ADDIO CIOCCOLATAI.
Cosa dici anonimo delle 22.54.... Qui non si vuole capire chi sono i meno abbienti di MARZABOTTO bensì di vuole aprire con quali criteri e a che fine vengono destinati questi soldi. Lei sta tutelando gli extra comunitari signora Beatrice. Mi pare che la richiesta sia di accesso agli atti e non di non fare soldi ai soliti noti, di cosa parla??? Ma possibile che chiedere chi e con quali redditi hanno questi beneficio sia un problema? Forse qualcosa non è chiarissimo???? Lei è contenta di darli agli extra ne riceve uno al giorno in ufficio!!!
RispondiElimina...OVVIAMENTE TUTTO FALSO.
RispondiEliminaE OVVIAMNTE FABBRIANI SE NE GUARDA BENE DALL'APPROFONDIRE L'ARGOMENTO.
Battistini paga i tuoi dipendenti invece ti rompere le balle ad una amministrazione che funziona bene!
RispondiEliminabestia del 21 novembre 2014 12:30!!!
RispondiEliminaio non conosco Battistini e la sua situazione di imprenditore.
Ma mi pregio di non conoscere soprattutto e per fortuna te.
Ma quando un imprenditore non paga spesso e volentieri aspetta di essere a sua volta pagato.
Sono ormai troppe le volte che si parla di imprenditori strozzati dai debiti per fisco vorace o pubbliche amministrazioni che pagano oltre i 9 mesi.
ora la pubblica amministrazione tramite il governo si è dotato di provviste di denaro (levate da altri bisogni) per tentare di ristabilire quella che o definisco legalità.
Perchè trovo illegale che la pubblica amministrazione che si serve delle imprese poi possa pagare quando lo ritiene opportuno (quando ci sono i soldi) e invece mandi il "braccio armato" di Equitalia per ottenere le tasse che l'imprenditore non riesce a versare.
in attesa di veder pubblicata la risposta dal futuro assessore nominato, qui si vede per l'ennesima volta l'efficienza dell'azione politica di chi ancora perversa nella nostra regione.
RispondiEliminaandate a votare sa andate a votare!
http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=6035f1b1-13aa-61f6-067d-546ee976a465&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
bestia! anche questo consigliere regionale è un sovversivo?
RispondiEliminahttp://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=2321fb28-3a27-6bae-ba11-546ef7de1f92&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0
http://www.comune.marzabotto.bo.it/upload/marzabotto/albopretorio_allegati/20140649d_11545_6740.pdf
RispondiEliminaRenzi ha detto al palasport DI bOLOGNA
RispondiElimina"o il paese lo salva il PD o non lo salva nessuno"
MAMMA MIA!
MA A COSA GIOCHIAMO ? A SCAVA UNA BUCA E CHIUDI UNA BUCA?
MA CHI HA IMPERVERSATO QUI IN REGIONE DA SEMPRE?
QUALI I RISULTATI SOPRATTUTTO QUI IN APPENNINO?
questi qui ci stanno facendo perdere il sentimento
RispondiEliminaLasciatemi dissentire un'altra volta dalle vili accuse e insulti che evidentemente albergano nella testa di alcuni (pochi si spera) infuocati cittadini. Voglio smentire le voci inesatte che qualche bravo giovanotto si diverte a far circolare. I miei collaboratori sono tutti pagati regolarmente al 15 del mese, a volte anche al 14, e di questo l'azienda per cui lavoro ne fà grande vanto. Grazie comunque per l'interessamento.
RispondiEliminaPer il resto mi sento di esprimere il mio pieno appoggio alla collega Avv. Carbonaro, che seppur a volte impegnata a svolgere qualche indagine di mercato a mero scopo lavorativo, è e resta un ottimo avvocato. La informo inoltro caro anonimo fannullone di assegnare per trasparenza a terzi la gestione del legale del Gruppo UCM.
Anche qui devo contrastare le sue fandonie.
Per il resto è giusto che tutti sappiamo cosa sta succedendo asserendo che seppur i dati siano sensibili, a noi Consiglieri spettano ugualmente una volta chiesti. Il povero anonimo delle 11.13 come al solito non ha capito, forse perchè non ha letto, o forse proprio perchè ha letto e non ha capito ugualmente, il contenuto del problema. Ovviamente per tutti gli amici lettori: NESSUN PROBLEMA, NESSUNA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI, NESSUN DIBATTITO INFIAMMATO, per i colleghi di maggioranza va sempre tutto bene, avevate dubbi???
Saluti
Morris Battistini
CAPO GRUPPO
Consigliere Comunale
sono d'accordo.
RispondiEliminale bestie sanno solo da puzza solo perchè non si lavano.
che è diverso dal sapere perchè si conosce e si capisce quello che ci circonda.
QUI LA RISPOSTA A CHI SEGNALAVA IL DEGRADO NELLA STAZIONE DI MARZABOTTO
RispondiEliminahttp://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=3b36c5d3-82c0-d62f-110e-53bf870cdba0&dl_t=html&dl_a=y&dl_id=2&pr=correlati,risposta
SIAMO NOI CITTADINI A STARE ATTENTI A COSA FANNO GLI ALTRI CITTADINI
meno male che la gente comincia a prendere coscienza di cosa non fare il 23 novembre
RispondiEliminahttp://video.repubblica.it/edizione/bologna/domenica-ci-sono-le-regionali-ma-in-pochi-lo-sanno/184191/183042
questo lettore dà degli affamati ai politici
RispondiEliminahttp://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/azienda-rimborso-cene-pranzi-1.423242
come dargli torto
andate a votare sa andate a votare
MI RACCOMANDO
TRISTE E SENZA SENSO ANONIMO DELLE 11.13, DIMOSTRI PER L'ENNESIMA VOLTA DI ESSERE IL SOLITO COMPAGNOTTO DI SINISTRA CHE TUTELA FRANCHI E LA SUA CIURMA. sIETE UN BRANCO DI ARROGANTI CHE PENSATE DI POTERLA FARE DA PADRONI A MARZABOTTO SOLO PERCHè GIRATE CON IL FAZZOLLETTO ROSSO AL COLLO! A VOI VI BRUCIA IL C**LO PERCHè BATTISTINI E LA CARBONARO VI STANNO COL FIATO SUL COLLO. E POI SMETTILA DI VOLER FAR CREDERE CHE A MARZABOTTO VADA TUTTO BENE, A FRANCHI PRIMA O POI SE CONTINUA COSì IN CONSIGLIO GLI VIENE UN COCCOLONE. SIETE SOLO CAPACI DI INSULTARE E UTILIZZARE DEI TONI COME QUELLO DEL TUO COMMENTO. ZIMBELLO O NON ZIMBELLO FINALMENTE A MARZABOTTO SI PARLA DI QUALCUNO CHE NON VEDA PARTIGIANI E COMUNISTI DA PERTUTTO!!!!!!!! IO CONSIGLIO A BATTISTINI DI ANDARE DAL PREFETTO CON LA SOLA RISPOSTA DELLA LEONARDI, ANCHE LEI LI SMETTEREBBE DI FARE LA PDRONA PERCHè TUTELATA DA ROMANO! RIVOLGITI AI TUOI SE VUOI CHE QUALCUNO FACCIA FINALMENTE QUALCOSA DI SERIO.
RispondiEliminaCARA CARBONARO, INTERVISTE O NON INTERVISTE SE TUTTO SVOLTO IN REGOLARITà PER ME RESTI COMUNQUE UNA BRAVISSIMA PERSONA. FORSE L'ANONIMO ARRGONATE E MALEDUCATO COMUNISTA DIMENTICA CHE QUALSIASI LAVORO UNO FACCIA, DEVE ANDARNE FIERO. CARO ANONIMO CHE CI RISULTI RESIDENTE ALLA LAMA
Secondo me risiede a Panico, e spesso porta il fazzoletto rosso al collo!!!! Ahahahahahah
RispondiEliminaSecondo me invece è uno dei giovani che siede nei primi banchi del consiglio comunale...!!!
RispondiEliminaSindaco
RispondiEliminahttp://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cofferati-eterna-vecchiezza-politica-1.429108
Scusate ma non è un reato diffondere e pubblicare le risposte private ricevute? Battisti fatti assistere da un'avvocato..ops! dimenticavo...
RispondiElimina