sabato 4 ottobre 2014

Sasso Marconi. Una raccolta di firme a sostegno della vertenza Kemet.



Il gruppo di Un’Altra Sasso ha avviato un raccolta di firme a sostegno delle vertenza Kemet. Un primo banchetto è stato organizzato ieri a Borgonuovo e un secondo è stato annunciato per domani mattina, domenica 5 ottobre, nella piazza del capoluogo.

La multinazionale, che ha un nuovo stabilimento a Pontecchio Marconi ove hanno occupazione  480 lavoratori, ha avviato un confronto sindacale dopo aver annunciato un esubero di 50 unità operative e  di voler prolungare il tempo operativo dello stabilimento di 5 ore settimanali. Il tempo settimanale di produzione, che ora parte alla ora 0 del lunedì e termina alle 6 del sabato, verrebbe prolungato fino alle 11 del  sabato. Ciò comporterebbe una riorganizzazione peggiorativa dei turni di lavoro.

La petizione chiede il rispetto degli accordi sottoscritti 4 anni fa che prevedevano, fra l’altro, un organico produttivo di circa 700 unità. Chiama in campo il Ministero del Lavoro e, in caso di ulteriore smentita dell’accordo da parte di Kemet, propone  il ritiro della concessione di destinare a residenziale l’area dell’ex stabilimento Kemet di San Lorenzo di Sasso Marconi, ora in disuso. Concessione data al fine di sostenere e agevolare la riorganizzazione del polo industriale Kemet.

 

Il nuovo stabilimento Kemet a

Nella petizione, dal titolo ‘ Alla difesa del tessuto produttivo e dei lavoratori della Kemet’, si legge:


La situazione Kemet è arrivata a un punto di rottura e non solo per il numero di dipendenti che la ditta ha ora a suo carico, o per i nuovi esuberi richiesti, o per le nuove turnazioni che verrebbero imporre, ma per l’intero quadro di riferimento mutato tra la campagna elettorale ed oggi.La grande illusione che la crisi fosse finalmente alle nostre spalle è evidentemente svanita. L’Italia, purtroppo, è un paese che non consente alle imprese non di primaria grandezza di rimanere in vita, costringendo chi desidera avere ancora qualche chance sul mercato globale ad andare a produrre in paesi dove il carico ed i costi per le imprese sono decisamente inferiori. Qui, nella nostra Sasso Marconi, ci si è adoperati in ogni modo possibile e immaginabile per far sì che una realtà produttiva così importante potesse restare sul territorio. La Minoranza Consiliare di allora, dopo una lunga e impegnativa petizione ed attività sul territorio, riuscì, non senza fatica, a portare a Sasso Marconi un Vice-Ministro affinché sbloccasse i fondi per la cassa integrazione richiesta dall’azienda; il Comune, da parte sua, per rendere più appetibile tutta l’operazione, cambiò la destinazione urbanistica dell’area di San Lorenzo, rendendola edificabile.
Ora, tra la cessione del ramo d’azienda meccanico, la necessità di ulteriore riduzione di personale e i nuovi sacrifici richiesti a chi rimarrà, quello della Kemet pare piuttosto un piano concertato per andare al classico stillicidio per sfinire i Sindacati, le Istituzioni ed i Lavoratori, in modo da smontare l’azienda poco alla volta ed andarsene alla chetichella. Pensiamo che questa sia la situazione che ogni lavoratore della Kemet sta purtroppo sospettando. Ebbene, noi di UN’ALTRA SASSO non vogliamo accettarla ed arrenderci. E come noi, vorremmo che anche il Consiglio Comunale, il Sindaco ed il paese non la accettasse e non si arrendesse.
Promesse non mantenute da Kemet

Non avendo altri strumenti, non possiamo fare altro che chiedere a gran voce di tornare a cambiare la destinazione urbanistica dell’area di San Lorenzo in quanto la Kemet non ha onorato gli accordi e le promesse fatte ai lavoratori e al paese. Oggi appare purtroppo evidente che i vertici aziendali avevano da sempre l’idea di andare via dal nostro territorio, purtroppo trovando facile sponda in un sistema di potere molto omologato alle posizioni aziendali e che ha sempre accettato riduzioni di personale non facendo mai leggere ai Consiglieri che ne hanno fatto più volte richiesta in sede istituzionale, i piani industriali e gli accordi sottoscritti. Cosa nascondevano? Su questo punto ci sono responsabilità politiche gravi che si allacciano alla situazione che oggi si prospetta: nel giro di 700 giorni potrebbero non essere più sul territorio né la Kemet né la Manz. Accettare infatti questa ulteriore riduzione vuole anche dire rendere non più competitivo, dal punto di vista dei costi fissi e degli ammortamenti, lo stabilimento visti anche i così pochi dipendenti rimasti a Pontecchio. Ciononostante l’elemento maggiormente in rilievo della situazione di disarmo della Kemet è costituito dal fatto che l’ultima volta che se ne parlò in Consiglio Comunale, la proprietà dell’azienda aveva espressamente affermato che avrebbe assunto tenta/trentacinque ingegneri del reparto ricerche/sviluppo di cui ad oggi non solo non ve ne è traccia, ma neppure c’è più nessuno che domandi alla dirigenza di renderne conto. Noi invitiamo TUTTI i cittadini, le forze politiche, i Sindacati e i Lavoratori a firmare la nostra petizione per chiedere un intervento diretto da parte del Ministero del Lavoro sulla questione e per ricordare agli amici americani della Kemet che gli impegni e la parola data vanno rispettati e che non pensino di riempirsi le tasche sulla pelle del paese e dei nostri cittadini, perché questo noi non lo permetteremo!
La raccolta firme di Un’Altra Sasso

Questa raccolta firme è aperta a tutti coloro che hanno a cuore la sorte del nostro sistema produttivo e di tanti operai e impiegati che rischiano di trovarsi, dall’oggi al domani, senza più un lavoro. Nonostante le INNUMEREVOLI promesse fatte e l’accordo sancito fra Comune, sindacati, azienda e Ministero del Lavoro, la Kemet ha recentemente annunciato ulteriori esuberi e modifiche all’orario di lavoro che non sono più accettabili, venendo così DEFINITIVAMENTE meno a quell’accordo. Le firme raccolte saranno quindi consegnate al Sindaco e al Ministero del Lavoro affinché ricordino all’azienda le concessioni che gli sono state elargite (e che, senza il rispetto dell’accordo, DEVONO essergli tolte) e ai responsabili della Kemet per ricordare loro gli impegni assunti nei confronti della nostra comunità e nei confronti di tutti coloro che devono il proprio sostentamento al lavoro in azienda.


43 commenti:

  1. il viceministro Urso nel 2010 venne a fare passerella per la campagna elettorale di quell'anno.
    Salamone erede di quella stirpe è di nuovo in campagna elettorale.
    Auguri a lui.
    I lavoratori KEMET non hanno però bisogno di speculazioni mediatiche e falsa solidarietà ma di lavoro.

    RispondiElimina
  2. E il PD c osa fa altri inciuci con la multinazionale Americana?
    Mazzetti dove sei ?
    Campagnoli dove sei ?
    Tutte le istituzioni che siglarono gli accordi 2008 e 2011 dove siete?
    Gli accordi 2008 e 2009 oggi sono carta da equivalersi a " igienica ".
    Invito tutti i cittadini a firmare per smuovere le acque ,gli Americani non vogliono pubblicita' e questo ad essi da fastidio.
    E i sindacati si sveglino dal letargo non cedere e fuori dalla "RSU" L'inciuciatore!!!!!
    Largo ha chi tiene all'icolumita' del posto di lavoro .
    Firmato un esubero Kemet prosssimo alla mobilita'

    RispondiElimina
  3. Rammento ai signori politici che gli gli accordi precedenti sono oramai carta straccia.
    La kemet ha sempre fatto quello che le tornava conto ora spreme al massimo gli amortizzatori sociali poi quando saranno finiti tutti a casa.
    Sindacati opposizione dura o questa è la fine.
    Questi prendono , prendono , ricattano , prendono soldi pubblici , e a rimetterci i lavoratori onesti della Kemet, è una vergogna

    RispondiElimina
  4. Ricordo in una assemblea ai lavoratori l'allora FIOM di zona Francesco Cecere disse,
    che se si raggiungeva un accordo questo accordo andava siglato in termini giuridici , vale a dire se Kemet non manteneva pagava penale.
    La Kemet ha mantenuto nulla o poco piu' lo stabilimento di Pontecchio non è stato pagato da Kemet essa ha sempre ribadito punto fermo che in Italia non avrebbe sborsato un €.
    L'immobile è frutto di trattative; Comuni Sasso M. , Vergato , Monghidoro , Prov. Bologna , Regione Emilia Romagna I soldi dello stabilimento arrivarono dal pubblico.
    Quindi soldi nostri e gli Americani ora arroganti piu' che mai fanno la voce grossa sui lavoratori.
    Sindacati puntate i piedi FIOM tenete duro i lavoratori sono con voi ,
    lotta dura. tornino in America noi siamo Italiani non Cinesi , Malesi o Macedoni o Bulgari , non me ne vogliano ma a noi lavorare senza diritti e salari da fame e lo sfruttamento con orari da schiavitu' per avere sempre piu' guadagno.
    Lavoratori Kemet tenete duro chi la dura la vince anche dietro la speculazione Americana.

    RispondiElimina
  5. Venne in rassegna anche Bersani che stimo ma cosa ha fatto?
    i politici sono politici per una realta' di 1200 persone l'allora ex Arcotronics erano briciole ,
    non una Fiat o fin Cantieri o Ilva di Taranto, che impiegano migliaia di lavoratori , quindi esporsi per poche centinaia di voti politicamente non è producente.
    Politici se la kemet Italia è messa cosi è anche grazie a voi !!!!!!

    RispondiElimina
  6. andate a votare..andate

    RispondiElimina
  7. Chi è l'inciuciatore della RSU che ha tanto potere di intorpidire le menti?

    RispondiElimina
  8. PIU' CHE ALTRO BISOGNA CAPIRE QUANDO MAI E' STATO UN PARTITO

    http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2014/10/04/cuperlo-non-vorrei-pd-partito-acido_27d3dfb4-6177-4c69-b5ae-9d92150fb500.html

    RispondiElimina
  9. Salamone e quelli di Uas sono gli unici che pensano a noi.
    Che fine hanno fatto i sindacati???? Accettano ancora tutto questo senza far nulla????
    Che vergogna.....

    RispondiElimina
  10. Fuori la poitica dalla Kemet di Pontecchio , una delle cause della situazione attuale è stata la politica.
    E anche per i sindacati diventa difficile trattare con azienda e politici.
    Speriamo che stavolta i sindacati scelgano la linea dura.
    Lavoratori Kemet usate pugno di ferro altrimenti è finita.
    Auguroni di cuore

    RispondiElimina
  11. L'unico che ho visto mettersi davanti la fabbrica è stato Salamone. Tanto cinque anni fa come adesso. Mentre chi è venuto a chiedere il nostro voto in fabbrica dicendo che si era tutto sistemato adesso si è fatto di nebbia. Quindi meditate gente meditate.

    RispondiElimina
  12. Io non sono della linea politica di Salamone ma ero del PD e sono indignato che il partito in cui credevo quando aveva bisogno di voti si presentava sui cancelli Kemet a propagandare vittoria delle istituzioni di sinistra.
    Ora che hanno pestato M...ale
    dove sono? Gli unici che si fanno politica; ma ne parlano sono Fortuzzi Pietro e Salamone.
    Il PD "Mazzetti in primis" ucel di bosco, bisogna andare sui cancelli ma questo non coincide con la politica attuale del sign. Renzi e quindi anche parte dei sindacati è spaccata e a pagarne un prezzo duro i lavoratori che gia hanno dato è una vergogna.
    Non voto piu' PD per vergogna e per rammarico il PD ha dimostrato di essere come Forza Italia o in alcuni casi peggio, vedi legge Fornero e art. 18.
    Lavoratori Kemet siamo soli dobbiamo lottare e tenere duro vogliono stancarci e attenzione non accettiamo linee morbide. ma lotta dura.
    FIrmato uno dei 50 esuberi Kemet.

    RispondiElimina
  13. Un grazie a fabbriani per dare voce ai lavoratori Kemet.
    E tenga in prima fila la situazione attuale ora piu' che mai i lavoratori sono soli abbandonati alla mercè di un PD speculativo.
    Grazie per l'attenzione.

    RispondiElimina
  14. Anonimo del 4 ottobre ore 23:50
    Cinque anni fa Salamone era solo un pupetto.
    Davanti al cancello di via san lorenzo 19 ricordo oltre a Urso c'erano Raisi Enzo, Vecchi Alberto, Trasforini Fabrizio i consilieri dell'allora Forza Italia di Sasso Marconi.
    Che fine hanno fatto?
    Non mi sembra la manifestazione abbia portato fortuna a loro e ai lavoratori Kemet (allora ARCOTRONICS)

    RispondiElimina
  15. Se la mettiamo cosi e Di Pietro in piena campagna elettorale si presenta in comizio avanti ai cancelli ex Arcotronics.
    E lui che fine ha fatto????????
    La politica è marcia e come detto a rimetterci sempre i lavoratori onesti che servono solo sotto le elezioni per il voto.
    Che schifo!!!!!!!

    RispondiElimina
  16. ho firmato la petizione di Salamone questa mattina e spero di portare altri a firmare.
    purtroppo quando si parla di queste cose la gente guarda altrove e preferisce non sporcarsi le mani.
    ci aspettano tempi assai difficili. un grazie a Salamone per l'impegno che ci mette e in bocca al lupo ai dipendenti della vecchia arcotronics.
    Paolo R.

    RispondiElimina
  17. A Sasso Marconi la """sinistra""" fa quadrato coi dirigenti e non muove un dito per salvare i lavoratori, mentre il sindacato vede e tace.
    Poveri noi...

    RispondiElimina
  18. salamone sempre a speculare su ogni vicenda per attaccare l amministrazione comunale e colpevolizzare tutto e tutti. un brutto modo di far politica. veramente brutto.

    RispondiElimina
  19. Ma questi di UAS non lavorano mai ?

    RispondiElimina
  20. Ho un brutto presentimento ,
    essendo un lavoratore Kemet e un potenziale esubero, dalle assemble ai lavoratori ," molto loffie " vista la gravita' delle proposte avanzate dalla direzione aziendale un sindacato degno del nome sindacato si sarebbe mobilitato alla lotta con mobilitazioni , scioperi , mangiate di coppa e salami prosciuttini sui cancelli come in passato ricordate compagni ora dormienti , convocazioni Rai 3 , Rete 7
    Fabbriani (Carlino), ecc. ecc. qui si dorme e alla fine sapete come finira' ci rimetteremo sempre noi lavoratori ce la racconteranno in salsa ma ,bo , mi , vi consigliamo di votare si che meglio di cosi non si ottiene e noi lavoratori seguiremo per sfinimento la proposta che bene che vada come al solito , penalizzante per i lavoratori e lavoratrici.
    La politica ha rovinato anche il sindacato oramai inesistente poveri noi prepariamoci al peggio.
    Sta tutto nelle nostre forze e non accettare le proposte dittatoriali e speculative dell'azienda!!!!!!
    Pontecchio è stata per noi lavoratori una gran fregatura per cacciarci a casa senza scrupoli e nessuno ora muove un dito.
    E' ora di fare lotta dura compagni del sindacato e non inciuci politici con sindaci e funzionari regionali e per di piu' A.D. Kemet!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  21. Ora che la Kemet è a Pontecchio dovrebbe filare liscio come l'olio, ma purtoppo ci sono sempre esuberi nei lavoratori e mai nei dirigenti incompetenti che stanno portando la fabbrica alla chiusura!
    Guai se passa la proposta di modifica orari e venga licenziato un indiretto visti i 50 esuberi riguardanti gli indiretti.
    Politi vergogna sindacati sveglia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  22. Il nostro sindacato se davvero tiene a noi come dice dovrebbe mettersi fuori dai cancelli assieme a Salamone. Contro queste multinazionali l'unione fa la forza, ma il problema è che quello che sta accadendo non interessa a nessuno, in primis a quelli che son venuti a chiederci il voto dicendo che era tutto sistemato.

    RispondiElimina
  23. Tempo fa postai un commento in merito a quello che accadeva in Kemet sindacalmente una delegata di cui stimo se la prese facendo rimuovere dal blog. il commento.
    Quello che dicevo era la verita' che fa male.
    Un saluto a tutti i compagni di lavoro e non facciamo passi falsi dimostriamo di avere le palle altrimenti subiremo l'arroganza Americana

    RispondiElimina
  24. Come mai vista la gravita' della situazione i sindacati uniti non indicono una manifestazione come quelle del 2007 e 2008 con i bandieroni per Sasso M.
    Cosa è cambiato?
    I lavoratori sono sempre lavoratori o adesso sono passati in secondo piano?
    Lo stabilimeto Kemet di Pontecchio non è che una pagliacciata politica era meglio rimanere a Sasso M. a Monghidoro e Vergato, mantenendo 1200 posti di occupazione bravi del PD avete fatto un bellissimo affare.
    Si per ora nessuno è stato licenziato ma l'occupazione dei territori è diminuita del 60% 70% .
    dove andremo a finire?

    RispondiElimina
  25. Sono un lavoratore kemet. E sapete cosa mi da fastidio. Che non ci dovrebbe essere solo Salomonea ma anche mazzetti e quelli del sindacato allo stesso banchetto e allora si che capiremmo che ci tenete alla più grossa fabbrica della valle del reno e ai suoi lavoratori. E soprattutto lo dico anche ai miei colleghi fate vedete che meritate ciò che avete.

    RispondiElimina
  26. Cgil cisl e uil "sindacati concertativi" = nessuna lotta...tocca ai lavoratori Kemet fare il prorpio interesse, auguri a tutti i lavoratori kemet.

    RispondiElimina
  27. Quante discussioni e offese inutili...io sto con i lavoratori Kemet e con Salamone che è l'unico che li difende.
    La sinistra a sasso ha smesso di esistere, è stata fagocitata dal pd.

    RispondiElimina
  28. Dalle ultime assemble è emerso un messaggio sindacale molto pacato poi non si fanno gli scioperi di Venerdi che il 60% dei lavoratori è in CIGS.
    Questi sindacati mi sembrano ambigui non riesco a cogliere le strategie che hanno in serbo.
    Mi sembra che si stia assecondando l'azienda.
    Ora i lavoratori sono davvero soli, speriamo che qualche sindacalista rispolveri la grinta di un tempo.
    Colleghi teniamo duro e non dobbiamo accettare ricatti e soprusi in qualsiasi salsa ce li vendano .
    Uniti per i nostri diritti!!!!!!

    RispondiElimina
  29. Iniziamo a fermare la fabbrica durante i giorni centrali della settimana, poi si picchetto sui cancelli ma poi si manifesta in piazza a Sasso M. avanti al Comune poi si chiamano TV e Giornali.
    Come mai il sindacato non appoggia queste linee di lotta , mi sembra che di fronte a 50 licenziamenti, e del peggioramento su orari di lavoro, sia il minimo.
    Il sindacato è inerme sicuramente segue le linee di governo Renzi?
    Oramai la Kemet è una delle tante aziende che ha gli anni contati e tutto grazie alla male politica, finanziaria e speculatrice sia a destra che a sinistra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  30. Oramai La Kemet di Pontecchio è una realta' occupazionale trascurabile, quando si era in 1200 poteva avere risalto ora per circa 500 lavoratori cosa frega ai vertici politici ma anche sindacali.
    Compagni lavoratori dobbiamo uscirne con le nostre forze , un primo diritto lo abbiamo gia' perso i 10 minuti di intervallo non è ufficiale ma la fregatura era gia' studiata azienda e sindacati .
    Che schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  31. Solo Salomone è davanti alla fabbrica ! e il sindaco ? il pd? le autorità? Non voterò pd MAI PIU' !

    RispondiElimina
  32. Come al solito la discussione Degenera.

    Bisogna farsi delle domande.

    Perché la Sinistra tutta e il centro destra firmarono l'accordo con Kemet? Perché la Kemet ha promesso di mantenere livello occupazionale in cambio della possibilità di avere i permessi per costruire a Borgonuovo.

    Bene andate a vedere i numeri che c'erano in quell'accordo ancora da Gestione MARILENA FABBRI.

    Prima di commentare guardate gli atti pubblici e di chi ha avvallato certe scelte.

    Poi dopo aver fatto questo parliamo

    Ad i lavoratori della Kemet chiedo :

    - Ma di cosa vi stupite?
    - Perché non avete cercato un lavoro alternativo?
    - Perché non lo cercate?

    Fatemi capire Grazie

    P.S. Lasciate stare Mazzetti intanto non sa neanche dove vive

    RispondiElimina
  33. SALOMONE STA' RACCOGLIENDO LE FIRME PER LE REGIONALI NON FATEVI INGANNARE DA UNA PERSONA COME LUI.

    SALOMONE VERGOGNA
    SALOMONE VERGOGNA
    SALOMONE VERGOGNA
    SALOMONE VERGOGNA

    RispondiElimina
  34. Bravissimi i Consiglieri che anche stamattina erano fuori dalla ditta !

    e gli altri?

    RispondiElimina
  35. I lavoratori Kemet hanno raggiunto una professionalità che non ha uguale in nessun altro stabilimento al mondo che produce condensatori in film plastico ed è giusto che lottino per quello che hanno contribuito a costruire. La loro sfortuna è quella di trovarsi stritolati tra interessi politici, dirigenti mercenari ed egoismi individuali. L'ennesima sconfitta italiana.

    RispondiElimina
  36. Non dirò il mio nome perchè non voglio ritorsioni, ma voglio dire che chi si mette davanti ai nostri cancelli dalla mattina presto fino a sera e poi dopo va pure a lavorare dovrebbe ricevere più rispetto.
    Non ho votato per Salomone alle ultime elezioni, ma ho firmato la sua petizione ieri appena arrivato dopodichè sono stato subito richiamato e l'altro giorno ho visto che hanno mandato contro di lui pure i carabinieri. Queste cose è bene che si sappiano perchè stanno tutti facendo del terrorismo e in azienda ci stanno schedando perchè vogliono che stiamo zitti.
    Firmato uno dei prossimi esuberi.

    RispondiElimina
  37. Fa rabbia al partito che sia solo un'altra sasso a battersi eh? Sarebbe il momento di fare veramente qualcosa di "democratico" e pensare ai lavoratori! che brutta figura questo pd di sasso

    RispondiElimina
  38. Una lenta agonia tante promesse nn montenute tanti inciuci tra sindacato e Kemet e a pagare solo i poveri operai traditi dalla sinistra e dal loro leader Renzi!!!

    RispondiElimina
  39. La situazione del paese a livello nazionale un disastro ci troviamo con Renzi eletto solo dal pd che ci sta portando via i nostri diritti. A livello aziendale la Kemet e' solo una presa in giro x noi lavoratori l uniko obiettivo fare i loro interessi e quelli dei loro dirigenti anni di inciuci tra il sindacato e l azienda sempre ai nostri danni. E poi il sindacalisti e' ora che comincino a lavorare cosa che nn hanno mai fatto e che smetteno di tutelare i loro iscritti lavativi da sempre!!! Queta volta la lotta e' solo di noi operai e dipendenti onesti stiamo uniti e nn ci facciamo manipolare!!!

    RispondiElimina
  40. Oggi davanti ai cancelli c'eravamo quasi tutti mancavano la donna del capo e la sorella erano nascoste in ufficio perche si sentono paraculate ma dov'e la giustizia vanno avanti solo ruffiani o ki sausare altre armi quelle seducenti!! Vergogna ki da la pelle e e lavora con onesta' nn e' mai premiato... e' iniziata la guerra tra i poveri ed i vertici kemet godono! Vergogna!

    RispondiElimina
  41. Lavoro in Arco da molti anni e leggo "Riteniamo inopportune e irresponsabili le ingerenze da parte di altri esponenti politici del territorio in questa fase delicata, solo al mero fine di ottenere visibilità. Atteggiamenti come questi rischiano soltanto di danneggiare il dialogo in corso e di conseguenza, di danneggiare i lavoratori del territorio." scritto dal pd di Sasso.

    MA COSA CREDONO ? ABBIAMO 50 anni suonati quasi tutti, secondo loro abbocchiamo a un ragazzino col suo comunicato?

    Se le cosse vanno bene è merito del pd, se le cose vanno male è colpa di quelli che manifestano?

    Ma per chi ci avete preso?

    Vi ho sempre votato ma adesso basta non siete più di sinistra.

    RispondiElimina
  42. dopo alcuni anni di totale incompetenza della nostra dirigenza siamo arrivati al capolinea,o abbiamo gli attributi per lottare fino in fondo o ci arrendiamo subito a questa massa di incompetenti

    RispondiElimina
  43. La mobilitazione continua e Salomone non demorde è l'unico consigliere che si occupa al momento dei lavoratori Kemet.
    Alle malizie sopra rispondo con un vergognatevi abbiate rispetto per i lavoratori e lavoratrici Kemet, che hanno sempre dato, in passato quando vi erano le condizioni non si tiravano indietro per lo straodinario per i Sabati le domeniche i turni di notte e poi tanta cassa integrazione questi sono lavoratori e lavoratrici con le palle unica sfortuna che sono incappati in una dirigenza di incapaci ereditata dalla vecchia e fallimentare direzione , sono i figli di una speculazione e di una lunga serie di investimenti sbagliati da anni 90 al 2000.
    Questi sono i figli di quel fallimento si stanno arricchendo alle spalle dei lavoratori come hanno fatto i loro predecessori.
    Quindi sostegno ai lavoratori Kemet e basta parlare male di essi!!!!!!!!!!

    RispondiElimina