La proposta di ridimensionamento
di un’area a Cinque Cerri, classificata dal nuovo Piano regolatore di Sasso
Marconi con ‘pericolosità e rischio di
frana’ , ai sensi dell’art.12 delle N.T.A.
del Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino fiume Reno, e con
ipotesi di intervento edilizio, ha fatto
storcere il naso alle opposizioni consiliari di Sasso Marconi, che hanno preso
le distanze.
Renzo Corti |
Ha presentato la proposta l’assessore all’urbanistica Renzo Corti precisando che la eventuale valutazione positiva al ridimensionamento era utile, non tanto per dichiarare edificabile l’area, ma semplicemente per avviare il procedimento di verifica da parte dei tecnici della ‘autorità di bacino’ al fine di valutare appunto se l’area è idonea a ospitare una costruzione. Senza il consenso del Consiglio comunale la procedura di verifica tecnica non poteva avere inizio. In un secondo tempo la Provincia, prima della sua cessazione in vita, se il responso tecnico fosse favorevole, potrà correggere la propria cartografia. E’ quindi necessario procedere in fretta.
Massimiliano Fares |
Ciò non ha convinto le
opposizioni. Prima il capogruppo di Sasso Libera Massimiliano Fares ha criticato la proposta nel merito e nel
metodo, giudicandola assolutamente non
condivisibile se non supportata da un preciso parere tecnico che possa confortare
l’eventuale voto positivo dei consiglieri.
Tesi questa ribadita dal capogruppo di Un’Altra Sasso Eugenio Salamone.
Alla conta, la proposta è passata
con il solo voto favorevole del gruppo di Maggioranza. I Consiglieri di Sasso
Libera si sono astenuti, quelli di Un’Altra Sasso e Pietro Fortuzzi hanno dato
un voto contrario.
Mi sfugge qualcosa: Fares di SL dice che è CONTRARIO poi si ASTIENE???
RispondiEliminaChe coerenza i nostri politici...................
Questi figuri sono anche buffi
RispondiElimina"eventuale valutazione positiva al ridimensionamento era utile, non tanto per dichiarare edificabile l’area, ma semplicemente per avviare il procedimento di verifica da parte dei tecnici della ‘autorità di bacino’ al fine di valutare appunto se l’area è idonea a ospitare una costruzione"
che significa
"eventuale valutazione positiva al ridimensionamento era utile, non tanto per dichiarare edificabile l’area, ma semplicemente per avviare il procedimento di verifica da parte dei tecnici della ‘autorità di bacino’ al fine di valutare appunto se l’area è edificabile [e costruirci un edificio]"
Se uno non vuole sposarsi, non va certo ad interessarsi per l'abito di nozze, no!?
Prendere i nomi degli assessori e dei consiglieri che voterebbero una roba del genere e poi, al primo dissesto, al primo disastro idrogeologico, sequestrare loro la casa e altri beni per rifondere i costi di interventi di soccorso, utilizzare le loro abitazioni per ospitare le persone che avranno case alluvionate etc.
Scommettete che questi apologeti del tumore edilizio e cementifero inizierebbero a pensarci un po' prima di rendere edificabile pure il vaso di basilico della zia Teresa peraltro in "pericolosità e rischio di frana"?
Più cemento per tutti!
E' proprio quello che ci vuole in Italia nel 2014.
Clap clap clap