La presentazione della mostra |
E’ possibile trasformare difficoltà relazionali in
opportunità pratica?
Si. Lo sanno
bene le insegnanti della 5B di Villa Marini dell’Istituto Comprensivo di Sasso
Marconi , Gloria Palmerini, Paola D'Avino e Caterina Luzzi, che hanno saputo indirizzare una cosiddetta ‘classe fortemente eteregenea'
verso attività artistiche capace di dare una identità precisa e qualificata
agli inconsapevoli ‘figli di Picasso’ .
Le maestre si sono trovate ad affrontare una classe
vivace e poco coesa . Da accertate brave professioniste, le insegnanti hanno
affrontato il problema e hanno individuato nella pittura il collante con cui
amalgamare in un composto produttivo il gruppo classe e guidare i
ragazzi che erano stati loro affidati verso un apprendimento formativo.
Hanno invitato una pittrice affermata, Patrizia Merendi, le hanno
‘prestato’ la cattedra e l'hanno coinvolta in un progetto didattico dove i piccoli allievi della 5 B hanno imparato con
disciplina come si compongono i colori, quale intensità devono avere perché
portandoli sulla tela si abbia l’effetto
desiderato, la prospettiva e il gioco dell’ombra e della luce. Quello che all’inizio
è parso un gioco è diventato presto una attrazioni da introitare e migliorare.
La forma delle tele stimolava le diverse fantasie e i confronti , non c’erano più problematiche, ma la voglia di valutare l’opinione del
compagno o dei compagni.
L’effetto classe si è concretizzato con grande
beneficio anche per l’attività curricolare di base e soprattutto i risultati delle
fantasie artistiche dei ragazzi della 5 B è divenuta una mostra organizzata
nella ‘sala Giorgi’ del teatro comunale e presentata con orgoglio dagli stessi
giovanissimi protagonisti, fieri di aver trasformato la loro Villa Marini nella
Montmartre di Sasso Marconi. E chissà che fra loro non vi sia l’erede di Renoir.
La 5 B |
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina