mercoledì 24 settembre 2014

Primarie PD. La candidature Bonaccini crea 'disorientamento'.



da sin. Mazzetti, Sinigaglia e Gorini

“Il partito è il ‘quadro di lavoro ’ per la elaborazione dei principi comuni e condivisi che danno sostanza alla esistenza dell’organismo politico e deve essere ‘contendibile’ “. Questa in sintesi la visione del segretario dell’unione comunale del Pd di Sasso Marconi, Carlo Sinigaglia, espressa all’incontro di presentazione dei candidati alle primarie PD,   che si è tenuto ieri sera al Centro Civico di Borgonuovo.
Con  l’affermazione ha voluto ribadire che la leadership del partito va ‘guadagnata sul campo ’ con la forza delle idee e della proposta politica, non ereditata. Tesi questa già espressa con forza in una recente intervista.
L’incontro era indetto per la presentazione dei candidati alle primarie del PD che si terranno domenica il   28 settembre. I contendenti alla guida della formazione di sinistra sono  Stefano Bonaccini e Roberto Balzani entrambi renziani.

Il primo è stato presentato dal sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti  il quale ha indicato nella ‘burocrazia zero ‘ da ottenere nei primi 100 giorni di governo con la riorganizzazione delle procedure amministrative e istituzionali e nell’aiuto alle imprese e ai giovani per rimanere nel territorio anche con l’avvio di una grande attività di formazione,  il binario su cui Bonaccini guiderà il suo mandato. Roberto Balzani è stato presentato da Renzo Gorini  il quale ha indicato nel progetto amministrativo incentrato nella  discontinuità  rispetto al passato, la proposta  del sindaco di Forli caratterizzata dal ‘riportare il centro decisionale e il centro amministrativo vicino ai cittadini  per consentire loro anche il controllo’.
All’incontro ha partecipato anche l’assessore  regionale Teresa  Marzacchi, sassese doc,  che  indicato la sua visione futura della Regione nel ‘cambiare valorizzando quello che è stato fatto fino ad ora e capitalizzare le capacità amministrative già messe in campo’.
Il confronto si è subito portato sui candidati alle primarie e i presenti non hanno fatto sconti, incentrando i loro interventi principalmente sulla opportunità o meno che fosse stato candidato Bonaccini,  indagato sull’uso improprio dei rimborsi per la sua attività politico-amministrativa. Gli interventi  non nascondevano insoddisfazione, anche se  espressa indirettamente e si è giunti a quelli espliciti di vero e proprio disaccordo per la scelta di un candidato su cui grava quello che al momento è solo un sospetto. “Ci siamo impegnati da tempo a far piazza pulita di coloro che avevano ‘conti in sospeso’ con la giustizia e a cui erano addebitati comportamenti non del tutto limpidi e ora candidiamo un indagato? ” è stato detto. “ C’è sconcerto e freddezza tra la gente”,  è stato inoltre fatto notare “. “Avete fatto un bel casino,” è stato aggiunto ancora.
Precisa la replica di Mazzetti e Gorini. “ Singolare l’iniziativa di verifica proprio in un momento così delicato”, ha detto il secondo per far notare che più che per un illecito amministrativo l’azione era dovuta alla volontà di eliminare un candidato forte. “Se l’informazione di essere indagati è sufficiente ad eliminare candidati siamo tutti a rischio”, ha aggiunto Mazzetti chea ha ricordato come tre giorni fa la 'richiesta di archiviazione'.
Al di là delle opinioni va sottolineato come il PD sia capace di ‘mettersi a nudo’ e di confrontarsi a 360 ° . Tutti danno per vincente Bonaccini, ma lo stesso Sinigaglia ha detto: “Si ripresenta la stessa situazione  delle primarie Bersani -  Renzi. Il secondo era perdente perché schiacciato dalla forza di Bersani. L’esito però ha smentito questa convinzione generale. Chissà cosa porteranno queste.” 

Lo staff operativo del PD bolognese è evidentemente molto attento e ci ha inviato: 

 
Dichiarazione di Stefano Bonaccini
“Sono sempre stato convinto di aver fornito gli elementi utili a chiarire tutti i profili oggetto di accertamento e fiducioso nell’operato della magistratura. Sono ovviamente molto soddisfatto della richiesta di archiviazione che dimostra il pieno convincimento da parte degli stessi organi inquirenti dell’assoluta regolarità e correttezza dei miei comportamenti” .







4 commenti:



  1. appunto, renzi ha vinto a discapito di tutti ma ahimè..... ci siamo sbagliati e non poco. Renzi è come monti e letta non è cambiato nulla ci sembra solo più arrogante e presuntuoso dei precedenti governi non eletti dai cittadini.

    RispondiElimina
  2. Altro che disorientamento! In quindici anni le tasse locali, imposte soprattutto dalle Regioni, sono aumentate del 138 per cento. 138 per cento!
    Le inchieste giudiziarie su sperperi e furto di denaro pubblico hanno toccato 17 Regioni su venti e intere legioni di consiglieri regionali.
    La spesa pubblica gestita direttamente dalle Regioni è aumentata di 90 miliardi in un decennio.
    Gli stipendi dei consiglieri e soci sono pari se non superiori a quelli dei parlamentari, i vitalizi superiori a quelli dei parlamentari.
    Le Regioni sono affamate di potere, soprattutto potere di bloccare ed interdire con lacci burocratici le iniziative dei cittadini non tesserati, potere per il potere, vogliono mettere becco in ogni attività, legiferare sulla larghezza della tazza del WC…..

    RispondiElimina

  3. Grazie anonimo delle 17.04.......ed il ceto medio formato dai pensionati, dai lavoratori dipendenti, dalle imprese piccole-medie e da tutti coloro che stanno tenendo in piedi i pilastri di questa economia agonizzante, sono trattati a pesci in faccia da tutti i polici ed amministratori burocrati che a stento e nell' incapacità totale, riescono a fare 2+2 in un' italia che ha perso la speranza e la dignità di affermarsi come stato democratico e libero.

    RispondiElimina

  4. Bonaccini!!!!!! alla fine tutti i politicanti si sentono e dicono...... SONO SERENO......alla faccia ! degli idioti come noi che stanno ancora qui a leggervi. Andate a quel paese....

    RispondiElimina