ASL informa:
Il Consiglio
di Stato ha confermato, con ordinanza dello scorso 11 settembre, la decisione
del TAR Emilia-Romagna sul trasferimento della funzione di parto dall’Ospedale
di Porretta Terme. Il Consiglio rileva, nelle motivazioni, l’esistenza e la
funzionalità dei servizi predisposti per il trasporto in emergenza di mamme e
neonati (S.T.A.M., Servizio di Trasporto Assistito Materno, e S.T.E.N.,
Servizio di Trasporto in Emergenza Neonatale) e il numero dei parti
“notevolmente inferiore all’inderogabile minimo di sicurezza”, cosicchè “non
sembra potersi configurare alcuna possibilità di mantenimento del punto
nascita”.
La funzione di parto è stata trasferita dall’Ospedale di Porretta Terme e presa in carico dalle Maternità dell’AziendaUsl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna lo scorso 14 febbraio.
La funzione di parto è stata trasferita dall’Ospedale di Porretta Terme e presa in carico dalle Maternità dell’AziendaUsl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna lo scorso 14 febbraio.
se aprono una sottoscrizione fondi per rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea io ci sono.
RispondiEliminaBella porcheria la sentenza!
RispondiEliminaTRA CANI NON SI MOZZICANO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!V E R G O G N A
RispondiEliminaCapisco la rabbia, la delusione ma...esistono motivi di sicurezza delle partorienti e dei neonati. A livello internazionale si definisce il numero minimo annuo di parti da effettuare in una struttura per garantire un livello minimo di sicurezza. il numero è di 500 parti a Porretta non si raggiungono i 100; per non parlare della mancanza del reparto rianimazione che rende ancora inferiore la sicurezza e non solo per il punto nascita.
RispondiEliminaQuello che mi chiedo è perchè si siano buttati soldi per realizzarlo sapendo tutto questo