Da Bologna Today
Sarebbero
stati vari e ripetuti gli episodi di maltrattamento commessi da una operatrice della casa di riposo Villa del Sole di Castiglione dei Pepoli
nei confronti di alcuni anziani ricoverati, non autosufficienti e affetti da
patologie invalidanti. La donna da due
giorni è agli arresti domiciliari dopo il provvedimento emesso dal gip su
richiesta della Procura.
L'indagine è
partita da un'ispezione svolta dai Nas , nel corso della quale sarebbero emersi sospetti
sull'idoneità dell'assistenza prestata agli ospiti.
Le
successive indagini e le testimonianze raccolte hanno permesso ai militari di
accertare che nella struttura si sarebbero verificati vari e ripetuti episodi di maltrattamento commessi dall'operatrice nei
confronti di alcuni anziani ricoverati. In piu' occasioni la donna avrebbe
schiaffeggiato e strattonato gli ospiti rivolgendo loro offese ed umiliazioni
verbali. (fonte agenzie Dire)
Una persona
"violenta, minacciosa, ingiuriosa". Anche i colleghi l'avrebbero temuta.
I fatti
sarebbero cominciati nel 2010. Nella struttura ci sono molti anziani malati di
Parkinson o di Alzheimer, ed è soprattutto verso di loro che la donna avrebbe
sfogato la sua rabbia. In particolare verso quattro persone che hanno dagli 80
ai 92 anni, non autosufficienti e incapaci di difendersi.
Una notte,
per esempio, avrebbe addirittura deciso di svegliare una paziente malata di Alzheimer per accompagnarla in
bagno strattonandola violentemente e urlando; la signora, infastidita, le
avrebbe dato uno schiaffo facendole cadere gli occhiali e scatenando la
reazione dell'operatrice, che di rimando l'avrebbe presa a schiaffi, tirato i
capelli, pestato i piedi nudi. L'anziana viene poi rimessa a letto da un'altra
infermiera, ma è pallida e fa fatica a respirare: nonostante questo
l'operatrice in questione, durante il resto della notte, si sarebbe rifiutata
di andare a controllare le condizioni della paziente. Per questo episodio
sarebbe stata pure sottoposta a un procedimento disciplinare conclusosi con
una sospensione dal lavoro per alcuni giorni.
Non finisce
qui.
L'operatrice ai domiciliari si sarebbe lasciata anche andare a commenti volgari
e cattivi: "Vecchia schifosa, devi morire", "speriamo che quando
rientro dalla maternità tu sia schiattata", "strxxx, fancxxxx, pezzo
di mexxx". Ad alcuni pazienti, poi, avrebbe storto le dita "senza
nessun giustificato motivo, forse per sadismo, nervosismo e inusuale
furia". L'inchiesta, affidata alla pm Beatrice Ronchi, è partita da un
esposto di dicembre ai Nas di un'ex collega. Scattano subito i controlli dei
militari che ascoltano i familiari dei pazienti e gli altri operatori della
struttura.
Operatori
che confessano di aver a volte segnalato in ritardo i comportamenti violenti
della donna per paura di ritorsioni da parte sua e del marito, che più volte si sarebbe scagliato
contro i colleghi per difendere la moglie. Il gip Francesca Zavaglia ha accolto
la richiesta dei domiciliari per l'operatrice. (agenzia Dire)
IN GALERA E BUTTATE LA CHIAVE...UNA PERSONA COSI' NN SERVONO A NULLA I DOMICILIARI.PS.OLTRE A METTERLA IN GALERA X SEMPRE BISOGNEREBBE FARE LA STESSA COSA CHE HA FATTO A LORO..
RispondiEliminaBasta con sta privacy, una volta appurata la colpa pubblicare nome e cognome per sapere con chi si ha a che fare, almeno non troverà lavoro in altre case di riposo. Altro che domiciliari.
RispondiEliminaGiusto, basta con la privacy, in questi casi nome e cognome di queste persone
RispondiElimina