martedì 2 settembre 2014

Aspirapolveri, da oggi obbligatoria l’etichetta energetica.



Un lettore ha sollecitato questa  informazione di ‘help consumatori’.



Da oggi anche le aspirapolveri, così come le lavatrici e i frigoriferi, saranno muniti di un’etichetta, uguale in tutta l’Europa che indicherà la qualità della ri-immissione d’aria, il grado di rumorosità e le prestazioni di pulizia. Ricorda il CTCU: “In questo modo sarà più semplice, per i consumatori, confrontare i vari modelli presenti sul mercato e fare così la scelta di acquisto più consapevole”. La nuova etichetta CE vale per tutti i nuovi apparecchi immessi sul mercato mentre per le vendite online l’obbligo scatterà a partire dal 2015.
Ecco cosa indicherà:
-           produttore e il nome del modello.
-          Le classi dalla A alla G sull’etichetta permettono di determinare rapidamente il consumo di energia. Gli apparecchi più parsimoniosi riportano una A, quelli più energivori una G. Il consumo di energia elettrica è calcolato prendendo a riferimento un appartamento di 87 mq, nel quale l’aspirapolvere viene passato 50 volte l’anno. Il consumo varierà a seconda della grandezza delle superfici o del minore o maggior uso a seconda dello sporco. Controllare l’etichetta conviene in ogni caso: la classe energetica può variare di 6 kWh tra una classe e l’altra. Fra un apparecchio di classe A ed uno di classe G il consumo di energia varia quindi di 36 kWh. Da settembre 2017 si aggiungeranno le classi A+++, A++ ed A+.
-          La potenza sonora è indicata in decibel. A partire da settembre 2017 i nuovi aspirapolvere non potranno essere più rumorosi di 80 decibel (ad esempio come un phon).
-          Anche la ri-immissione d’aria nell’ambiente viene indicata in classi da A (migliore) a G (peggiore), che ci indica appunto il grado di purezza dell’aria espulsa. Questa informazione è molto importante ad es. per chi è allergico alla polvere.
-          Anche la classe di efficacia aspirante viene indicata in classi, sempre da A (migliore) a G (peggiore). Vi sono due indicazioni, una per i tappeti ed una per i pavimenti duri. Le differenze fra le singole classi sono di 3 punti percentuali per i pavimenti duri e di 4 punti percentuali per i tappeti.

1 commento: