giovedì 31 luglio 2014

L'ASL di Bologna replica alla Fials: in montagna è garantito un affeciente sistema di assistenza al parto anche in condizioni di emergenza.



Riceviamo e pubblichiamo.

In relazione alle dichiarazioni della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità (Fials), riprese oggi dalle agenzie, l’Azienda Usl di Bologna precisa:

Un protocollo di presa in carico delle donne in gravidanza efficiente che garantisce la sicurezza del parto anche in condizioni di emergenza-urgenza, e la sua corretta applicazione da parte degli operatori sanitari. Sono questi, e non altri, gli interventi che hanno consentito l’esito positivo dei parti avvenuti nelle scorse settimane, in situazioni di emergenza, negli ospedali della montagna. Affermare il contrario, accomunare a questi casi il parto avvenuto a domicilio, o peggio ancora, attribuire tutto ciò a fortuita casualità, significa mistificare volutamente la realtà e suscitare nella opinione pubblica un allarme ingiustificato. L’Azienda rilancia alla Fials l’inaccettabilità di un confronto fondato sulla strumentalizzazione e sulla distorsione della realtà.

Riguardo al personale ostetrico, il piano assunzioni avviato dall’Azienda già dallo scorso anno, integrato con il ricorso a contratti interinali, garantisce oggi la piena operatività del percorso nascita che, primo in regione, assicura alle donne in gravidanza una presa in carico puntuale e tempestiva, prima, durante e dopo il parto, coordinata proprio dalle ostetriche.

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