16
sindaci della provincia di Bologna, quelli di Sasso Marconi, Bologna, Castel
D’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana
Morandi, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno, Pianoro, San Benedetto
Val di Sambro, Vergato, insieme alle Unione
dei Comuni dell’Appennino Bolognese e Unione dei Comuni Valli Savena Idice, si affiancano al CNA per intraprendere una
severa ‘ Lotta contro l’abusivismo’.
Hanno
concretizzato l’intenzione di fare
quadrato per debellare la ‘piaga abusivismo’ con la firma del protocollo che li rende ‘paladini
della legalità’. La firma è avvenuta a Sasso Marconi alla presenza del sindaco
ospite, Stefano Mazzetti che, nella presentazione del protocollo d’intesa, ha messo
in risalto come chi opera in modo abusivo, quindi al di fuori della legalità,
in sostanza soffoca il ‘mercato liberale’. “Solo se la concorrenza sarà alla
pari emergerà l’operatore più adatto al lavoro voluto”, ha precisato il primo
cittadino mettendo anche in risalto che in sostanza se c’è chi opera in modo
abusivo falsando il mercato c’è anche chi utilizza, in modo altrettanto
illegale, quella prestazione, rendendosi complice del modo sbagliato di operare.
Il
presidente del CNA Bologna, Valerio Veronesi, ha tracciato i confini del
problema dell’abusivismo nelle sue preoccupanti dimensioni. “Il Censis solo per
l’abusivismo commerciale stima in Italia un volume d’affari di 7 miliardi di
euro, 110.000 posti di lavoro sottratti all’economia regolare e 1,7 miliardi di
gettito fiscale in meno nelle casse dello Stato”, ha sottolineato. “L’abusivismo
colpisce anche la provincia di Bologna. Solo
nel settore del benessere (acconciatori ed estetisti) Cna stima che gli abusivi
rappresentino circa il 30% dei regolari; quindi considerando che le imprese in
regola sono oltre 2200, potrebbero essere oltre 600 i soggetti che esercitano
irregolarmente l’attività”.
Il
protocollo firmato impegna i firmatari a sensibilizzare i cittadini sui rischi che
corrono quando non si rivolgono ad una ‘impresa vera’ che rispetta le regole fiscali, igienico
sanitarie ed urbanistiche e a contrastare con efficacia l’abusivismo adottando provvedimenti che rendano efficace il divieto
di offerta dei servizi e dei prodotti abusivi o irregolari su tutto il
territorio comunale.
La
Cna a sua volta, firmando il protocollo, si è impegnato ad articolare nei prossimi mesi una campagna
informativa con l’esposizione di locandine e vetrofanie da parte dei propri
associati in cui si invitano i cittadini ad utilizzare solo imprese regolari.
Si è inoltre dichiarata pronta ad istituire un punto raccolta delle
segnalazioni di eventuali attività abusive o irregolari, segnalazioni che
possono essere inviate ad un indirizzo mail creato appositamente, stopabusivismo@bo.cna.it.
Magari un controllino a quelli che fanno ancora il doppio lavoro ovviamente in nero e sono molte volte in posti ben visibili a tutte le istituzioni.
RispondiEliminaCmq tutti sti protocolli, questi patti, ste uscite pubbliche con tanto di firme di documenti vacui ad unico beneficio di giornalisti e fotografi, hanno stancato!!!!
RispondiEliminaDavvero i nostri sindaci, e per primo quello di Sasso Marconi, ritengono che siano utili ed efficaci azioni di questo genere? Date l'esempio, fatevi vedere di più in giro, aumentate i controlli, date slancio all'imprenditoria locale.
Altro che fare firme, tutti belli incravattati e azzimati. Comprensibile che lo zoccolo duro del vostro elettorato gradisca certe iniziative, più mediatiche che sostanziali, ma non dura a lunga sta lagna. A sto giro, complice anche il fallimento della destra e la mancanza d'alternative, avete vinto un pò ovunque. Ma la bazza finisce in fretta, il credito d'esaurisce. E la gente si sta veramente incavolando.
Fuffa fuffa e altra fuffa. Si strumentalizza una cosa seria per farsi pubblicità.
RispondiEliminache ipocrisia ragazùl.. sappiamo che non faranno mai niente o quasi, solo foto e parole scontate. Inoltre sentite e risentite.
RispondiEliminaCredo che a seguito di una segnalazione anonima fondata su solidi indizi, il CNA e i sindaci debbano procedere e portare avanti l'iter che accerti la violazione.
RispondiEliminaInfatti, non credo che si possa chiedere ai cittadini di segnalare colleghi e vicini di casa ed esporsi così a contro denunce e rappresaglie.
Ben venga la coalizione contro gli abusi, purchè si faccia portatrice delle denunce dei cittadini, degli artigiani o dei commercianti onesti, altrimenti rimane solo una bella quanto inutile propaganda.
quello che fa arrabbiare è l'abusivimo tollerato quindi consentito che avviene alla luce del sole e sotto gli occhi coperti da fette di mortadella dei vigli urbani.
RispondiElimina