lunedì 9 giugno 2014

Camminando sulle tracce degli Etruschi.



100 chilometri di storia sconosciuta, che con entusiasta determinazione vuole essere riscoperta, tornare alla luce per dare importanza ancora a una terra che tanta importanza ha avuto da sempre. Si tratta dell’Appennino degli Etruschi.  Quasi fosse racchiusa in uno scrigno attende chi rompa il contenitore.
Alfieri del ritorno al passato per ’imbroccare un futuro più onesto con la storia’,  i viandanti della storia, gli ambasciatori degli Etruschi, i figli di un popolo mai morto, mai spento, che ogni anno valicano a piedi l’Appennino lungo il tragitto storico degli antichi progenitori e ogni anno trovano maggior soddisfazione e un intimo appagamento, quello di consolidato il legame con un passato lontano di cui sono i testimoni viventi e  componenti di un esercito mai sconfitto, quello della storia.
 Accantonati dalla potenza di Roma, di cui furono i maestri, gli Etruschi  attendono da secoli il loro posto nella storia.
Quest’anno ad accogliere a Marzabotto, la Kainua etrusca, i fratelli di ‘oltre Appennino’ c’era proprio un drappello di soldati al comando del generale Velthur e i rievocatori storici di Marzabotto che hanno fatto della conoscenza piena della vita etrusca, un dovere e della divulgazione storica del loro passaggio e delle testimonianze più remote della loro presenza, una missione .

L’artefice del bel progetto di ripercorrere la ‘ via degli Etruschi’ è  Enzo Giannecchini, organizzatore instancabile,” precisa il generale Velthur, al secolo Gianni Passini di Marzabotto, togliendosi l’elmo . Siro Menicucci è colui che ha realizzato il servizio fotografico Quest’anno il gruppo è partito da Artimino e si è portato a Marzabotto.  Ai partecipanti viene consegnato un certificato timbrato alla partenza ( museo  di Artimino) e all’arrivo (museo di Marzabotto). Ad  ogni tappa, a riprova del passaggio, la pergamena viene fissata con timbri specifici.  Nel passaggio dei punti stabiliti  viene dato il saccolum , il riconoscimento di percorrenza della via degli Etruschi. Basta ottenere 4 bolli lungo le 6 tappe del percorso per avere diritto al diploma esigibile in uno dei due musei etruschi terminali, culturali e logistici della Via: il museo Pompe Aria di Marzabotto e il museo archeologico di Artimino”.

Velthur
La carta credenziale attesta che il viandante ha percorso più o meno interamente la Via degli Etruschi che parte in Toscana dall'antica città etrusca di Artimino e, dopo aver attraversato la valle del Bisenzio e aver fatto tappa a Prato (Gonfienti), Vaiano-Montecuccoli, Montepiano-lago del Brasimone, Grizzana Morandi, e aver valicato lo spartiacque appenninico, raggiunge Marzabotto (l’etrusca Kainua) mettendo in collegamento la Toscana con l'Emilia Romagna. 
Quasi come un cammino di Santiago che, alla conchiglia, sostituisce l'attestato di viaggio che vedete nella foto e che sarà opportunamente timbrato dal personale in servizio nelle varie sedi.

Ovviamente il percorso può essere effettuato anche in senso inverso, partendo da Marzabotto.  




Passini Gianni (  Velthur)
Riccardo Battistini ( Tarthas)
Liberata Oliva ( Lasa)
Un modo per riappropriarsi di sapori antichi, echi lontani, piaceri ambientali e orizzonti mozzafiato.  

"I camminatori toscani guidati da Enzo hanno fatto una parte del percorso da Montepiano a Marzabotto”, racconta Passini. “A Marzabotto sono stati  accolti dalla direttrice del museo  Paola Desantis e dalla archeologa Siriana Zucchini. Presenti anche il sindaco Romano Franchi e  la sua  vice Simonetta Monesi. Infine un ricco  simposio e una gratificante visita area archeologica”.









Gli eredi degli Etruschi

Nella pagina web ‘la via degli Etruschi’si legge:




Il progetto "La Via degli Etruschi" nasce da un'idea di Enzo Giannecchini, in collaborazione con le guide dell'Alta Via Trekking,  il Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di Marzabotto, il  Museo Archeologico “Francesco Nicosia” di Artimino, i Comuni di Marzabotto, Carmignano, Grizzana Morandi, Camugnano e Castiglione dei Pepoli e Lions Club Grizzana Morandi
"La Via degli Etruschi"
Un viaggio per novelli Etruschi, un percorso a tappe di circa 100 kilometri che attraversando la pianura pratese e la dorsale appenninica collega le due località di Artimino e Marzabotto e i rispettivi musei archeologici
tutti i dettagli sul sito www.laviadeglietruschi.it
per informazioni info@laviadeglietruschi.it

Dal Museo Archeologico "Francesco Nicosia" di Artimino, Piazza San Carlo 3 nel Borgo di Artimino, a Carmignano (PO), al Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria", Via Porrettana Sud 13 sul Pianoro di Misano, a Marzabotto (BO), e viceversa
(clicca qui per leggere e scaricare il pdf)

Perché una città etrusca, Kainua (oggi Marzabotto), già importante e moderna 2500 anni fa, con ampie strade paragonabili a quelle attuali, si trova proprio su un'ansa del fiume Reno alle pendici dell'arco appenninico, in Emilia-Romagna? Qual è il legame con la città etrusca di Artimino, già molto fiorente nel VII sec. a.C., collocata in prossimità della confluenza dell’Ombrone Pistoiese nell’Arno, lungo uno dei principali percorsi viari che provenivano dall’Etruria meridionale, da Vetulonia, da Volterra o dalla costa tirrenica e si dirigevano verso l’Etruria padana e le regioni dell’Italia settentrionale? Qual è anche il legame con un'altra città etrusca coeva, altrettanto grande, scoperta nella seconda metà del 900 a sud dell'Appennino, in Toscana, presso un'ansa del fiume Bisenzio, tributario dell'Arno, una città collocata nell’attuale comune di Prato, presso Gonfienti?
Erano certamente tappe di un percorso commerciale e culturale che prevedeva l'attraversamento della dorsale appenninica.
Un gruppo di pratesi, capitanato da Enzo Giannecchini, ha studiato uno dei possibili percorsi che poteva essere stato sfruttato anche al tempi degli Etruschi, uno dei diversi tracciati che consentivano di collegare i territori etruschi posti a sud degli Appennini con quelli dell’Etruria padana e attraverso il quale potrebbero essere transitati merci, uomini e culture.
Quel percorso, battezzato "La Via degli Etruschi", è diventato un'escursione a tappe da Artimino a Marzabotto, uno straordinario itinerario sulle orme degli Etruschi percorribile in 5-6 giorni a piedi o in mountain bike, per un totale di un centinaio di chilometri.
L'itinerario si compone di due momenti, l'attraversamento vero e proprio dell'Appennino e l'attraversamento della pianura pratese fino alla città etrusca di Artimino, punto nodale di controllo ed irradiamento verso l'Etruria tradizionale.

Il percorso prevede sei tappe: Marzabotto, Grizzana Morandi, Lago del Brasimone, Montecuccoli, Prato e Artimino, percorribili in entrambi i sensi.
La Via degli Etruschi si può percorrere sia a piedi che in mountain bike. E' possibile seguire il percorso anche in auto o con i mezzi pubblici, come possibilità di appoggio
I timbri si possono già ottenere presso i seguenti punti di appoggio dislocati lungo il tragitto.






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