venerdì 9 maggio 2014

Vittorio Guidotti: “ Castel di Casio esca dall’Unione dei Comuni del Medio Reno e del Setta, il suo futuro è nell’Unione dell’Alto Reno”.



Riceviamo e pubblichiamo:

LA LISTA CIVICA “NUOVO FUTURO PER CASTEL DI CASIO E L’ALTO RENO” -  CANDIDATO SINDACO MATTEO BERNARDINI - PUNTA AD ENTRARE NELL’UNIONE DELL’ALTO RENO

Ne parla il candidato Consigliere Vittorio Guidotti

La campagna elettorale per le amministrative di Castel di Casio è sostanzialmente incentrata sulle diverse proposte di Unione.
Per trattare dell’attuale riordino istituzionale – estinzione delle Comunità Montane e nascita delle Unioni di Comuni – è necessario un minimo approfondimento storico.
Le Comunità Montane furono istituite dallo Stato per attuare il principio costituzionale di speciale sostegno alla montagna. Nel 2008 lo Stato taglia i fondi e le Regioni mantengono in essere tali Enti con fondi propri. Ma i costi sono alti e la nostra Regione nel 2009 provvede ad una riorganizzazione generale chiudendo 9 Comunità Montane, delle quali assume a proprio carico tutti i relativi oneri. Alla fine del 2012 la Regione Emilia Romagna, sulla base di una più blanda normativa statale, adotta una legge regionale con la quale impone ai Comuni montani di costituirsi in Unioni di Comuni montani, di subentrare alle Comunità Montane e di accollarsi le relative passività e il personale dipendente.
Alcuni Comuni limitrofi (Camugnano, Granaglione, Lizzano in Belvedere e Porretta Terme) si oppongono ed impugnano giudizialmente tale imposizione, mentre l’Amministrazione comunale di Castel di Casio, all’interno del “Palazzo”, senza alcun confronto con la popolazione (Consigli di frazione, ecc.) decide di accettare pedissequamente l’indirizzo politico della Regione e di entrare in Unione con i Comuni del Medio Reno e del Setta (Vergato, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, ecc.), sbandierando contributi regionali che non copriranno minimamente i costi della ex Comunità Montana.
L’Unione di Comuni è un Ente sovracomunale  finalizzato alla gestione dei servizi per i Comuni che ne fanno parte; mi chiedo come sia possibile pensare di condividere i servizi (scuola, polizia municipale, turismo, commercio e attività produttive, pianificazione del territorio, ecc.) con San Benedetto e non con Porretta.
Per chiarezza,l'unione dell’Alto Reno esiste dal 2009 e  quindi non ha bisogno di alcun riconoscimento, poiche' e' un organo preesistente. E'la nuova unione (quella a 9)che ha avuto bisogno di una norma ad hoc.
Noi vogliamo che Castel di Casio esca dall’Unione dei Comuni del Medio Reno e del Setta ed entri a far parte dell’Unione dei Comuni dell’Alto Reno, con Camugnano, Granaglione, Lizzano in Belvedere e Porretta Terme, con i quali esiste prossimità territoriale e omogeneità di interessi.
Se nell'Unione dell'Alto Reno Castel di Casio può avere un ruolo importante, nell'Unione del Medio Reno e del Setta non conta niente.
Questo non toglie che quando ci sono obiettivi comuni, più Unioni possano “fare squadra” per rappresentare nelle sedi competenti (Regione, ecc.) le stesse proposte. Se poi i nostri amministratori non sono in grado di condividere delle soluzioni, allora sono i limiti politici che dobbiamo rimuovere non quelli territoriali.
L’attuale Amministrazione comunale parla del possibile sub-ambito dell’Alto Reno, che all’interno dell’Unione può avere un ruolo equivalente a quello del Consiglio di Frazione all’interno del Comune:
-                    Non ha personalità giuridica (cioè giuridicamente non esiste);
-                    Non ha autonomia finanziaria (non ha un bilancio);
-                    Non ha autonomia decisionale.
Il sub-ambito è semplicemente un’invenzione della Regione per cercare di raggiungere lo scopo di liberarsi del costo delle Comunità Montane e di scaricarlo nei bilanci dei Comuni della montagna.
I nostri avversari tentano poi di spostare il discorso sulla Fusione dei Comuni, che non c’entra niente con l’Unione. La Fusione è il procedimento istituzione per la formazione di un nuovo Comune, mediante l’accorpamento di singoli Comuni che cessano di esistere. Tale procedimento, attualmente in corso tra i Comuni di Granaglione e Porretta Terme, ha sostanzialmente lo scopo di accedere ai relativi contributi economici, forse indispensabili per quelle realtà, ma non per  il Comune di Castel di Casio. Nessuno puo' imporre niente,ma siamo noi cittadini a decidere il nostro destino. Anche la nostra linea amministrativa si informa a tale principio;non vogliamo che siano altri comuni o istituzioni a decidere per noi.
Allora, associarsi è obbligatorio per legge, ma “UNIAMOCI PER BENE” con i Comuni dell’Alto Reno.






Nessun commento:

Posta un commento