mercoledì 28 maggio 2014

ANONIMATO, abuso da reprimere o libertà da tutelare ?



Da più parti e soprattutto da politici, mi giunge la protesta per la pubblicazione sul blog dei ‘commenti anonimi’, giudicati lo sfogo irrazionale del ‘popolo bue’. Ne consegue la richiesta di pubblicare solo quelli firmati. Ho sempre pubblicato i commenti anonimi per consentire a tutti di esprimere le proprio opinioni senza alcun timore. Dopo le proteste ho voluto fare una breve ricerca e ho trovato molte opinioni autorevoli che confortano il mio operato.  
Invito, per esempio, a leggere la pubblicazione dell’Osservatorio Costituzionale italiano e come considera l’animato l’Ordinamento statunitense che lo ‘tutela’ quale elemento di difesa dalle ‘ ritorsioni da parte di una società intollerante’.  
Ai politici va ricordato che chi indossa ‘l’armatura del gladiatore’ ed entra nell’arena politica, deve mettere in conto fischi e strali del pubblico ‘pagante’.
Infine, a chi ha scritto che ho dovuto togliere un commento rivolto a una persona specifica, ricordo che quale gestore ‘non ho responsabilità sui commenti’ e il commento l’ho tolto di mia iniziativa, non su richiesta, dopo la sottolineatura di un politico amico di cui ho condiviso le considerazioni.
Ecco le pubblicazioni reperibili sul web.

ANONIMATO   OSSERVATORIO COSTITUZIONALE aprile 2014
E’ fortemente presente non solo nel “popolo della rete”, ma anche tra autorevoli studiosi, una sensibilità libertaria secondo la quale l’anonimato è la modalità normale di partecipazione dei cittadini alla discussione pubblica sul
web; con le suggestive espressioni di Stefano Rodotà, l’anonimato si presenta come «una precondizione della libertà di manifestazione del pensiero» e può essere considerato come «un elemento costitutivo della versione digitale della cittadinanza»3.
In altri termini, l’anonimato sarebbe nel codice genetico della rete, costituendo uno strumento necessario per limitare forme sempre più pervasive di sorveglianza da parte di poteri pubblici o privati. Di qui il tentativo di inquadrare il diritto di affacciarsi in modo anonimo in rete come un
diritto fondamentale dell’individuo, necessario anche negli ordinamenti liberal-
democratici per consentire effettivamente a tutti di esprimere le proprie idee senza temere aggressioni, ripercussioni, discriminazioni o esclusioni dai circuiti comunicativi 4.

3 S. RODOTÀ , Il diritto di avere diritti, Roma - Bari, 2012, 392.
4 S. RODOTÀ,Il diritto di avere diritti, cit., 391 ss

Aggiungo quanto riportato da: Anonimato e tutela del dissenso nell’ordinamento statunitense, un paese in cui la Libertà è un valore imprescindibile e su cui si basa il diritto.

La consapevolezza del legame tra garanzia dell’anonymous speech e
tutela delle minoranze e del dissenso è ancora forte nella cultura costituzionale americana, particolarmente sensibile a salvaguardare il diritto delle persone “unpopular” a esprimere liberamente il proprio pensiero, senza
temere ritorsioni da parte di una società intollerante.
È celebre il passaggio della sentenza McIntyre v. Ohio del 1995, ove la Corte Suprema definisce la pubblicazione di testi di contenuto politico anonimi «non una pratica perniciosa e fraudolenta, ma una onorevole tradizione di pressione sul potere e di manifestazione del dissenso», nonché «una barriera contro la tirannia della maggioranza». Di conseguenza, per il giudice americano «la scelta dell’autore di rimanere anonimo, come ogni altra decisione relativa a omissioni o aggiunte di contenuti nello scritto, è un aspetto della libertà di parola tutelata nelI Emendamento»
………..
E tali principi si rinvengono nella giurisprudenza relativa alla garanzia del discorso in forma anonima in rete. Si è affermato che «il diritto di manifestare il pensiero in forma anonima si estende alle espressioni via Internet; l’anonimato in rete, infatti, favorisce una ampia, aperta e variegata circolazione delle idee»

Aggiungo poi che comprendo la volontà di rimanere anonimi ed esprimere  liberamente le proprie idee.
‘La Libertà di esprimere il proprio parere’ è un lusso che si paga molto caro, anche qui a Sasso Marconi e io ne sono un esempio vivente, disponibile ad approfondire il concetto se richiesto, anche dai politici interessati.

8 commenti:

  1. popolo bue o pecorone puo' essere chi, come alcuni in sede di assemblea condominiale vota sempre lo stesso amministratore.

    Chi contesta è tagliato fuori - è il nemico del sistema.

    L'anonimato come ai tempi dei clandestini - non gli attuali - ma per esempio ai tempi dei moti carbonari son sempre una categoria da proteggere.

    Fabbriani non ceda a questi astanti. Siamo piu' noi anonimi a seguirla e a darle anche spunti e suggerimenti che LORO.

    RispondiElimina
  2. Ok ma un conto è rimanere anonimi dietro ad username, un conto rimanerlo dietro quello di default rendendo spesso incromprensibili le discussioni che si creano sul blog in quanto tutti hanno le stesso nome!

    usare un username come D'Artagnan, Athos, Porthos o Aramis preserva l'anonimato e permette una più facile lettura del blog.

    Questa mia critica è atta a migliorare per tutti(anonimi compresi) la fruizione di questo sito. Di sapere i nomi di chi scrive non mi interessa.

    RispondiElimina
  3. Sarebbe sufficiente bannare i commenti in cui amministratori e oppositori vengono attaccati sul personale e non sul piano politico. O, se possibile, censurare termini o frasi offensive. Tipo dare dei "pecoroni" ai propri concittadini solo perchè la pensano diversamente.

    RispondiElimina
  4. http://books.google.it/books?id=hQwe_PkfK_EC&pg=PA151&lpg=PA151&dq=le+logge+massoniche+sono+anonime&source=bl&ots=cBURMVNrMS&sig=IFza-Nvy7jaxWFlrnyLFhR-RbOs&hl=it&sa=X&ei=MeiFU_jlFpGe7AbO_oHoAg&ved=0CEYQ6AEwBg#v=onepage&q=le%20logge%20massoniche%20sono%20anonime&f=false

    RispondiElimina
  5. Se uno non vuole firmarsi lo faccia pure. Non lo ritengo però giusto quando da una libera opinione uno passa ad un libero insulto. Questa per me non è ne libertà ne democrazia, è giusto permettere ad alcuni di dare libero sfogo alle proprie opinioni senza il rispetto dell'altro? Che abbiano il coraggio delle proprie idee mostrando anche la faccia. Non sarebbe meglio per tutti?

    RispondiElimina
  6. Sarebbe meglio che i politici nostrani lasciassero perdere gli anonimi e si concentrassero sui “veri” problemi, ad esempio come far pagare dall’anno prossimo ad ogni cittadino l’equivalente di 5 IMU all’anno solo per il “Fiscal compact” europeo. Ah dimenticavo, abbiamo Renzi vincitore che ridiscute con Merkel e cambierà l’Europa! Intanto aspettiamo i bollettini Tasi del prossimo mese, sperando che restino all’ 1.95% per tutto il secondo mandato Mazzettiano.

    RispondiElimina
  7. L'anonimato in questo caso è un anonimato "relativo", è solo per il pubblico, se uno esagera può essere rintracciato.
    Riguardo all'anonimo del 28 maggio ore 18,57 posso dirgli che ho i seguenti dati sulla TARI:
    Comune di Vergato
    anno 2013 1,6090€/mq
    anno 2014 1,8180€/mq aumento già applicato dal saldo 2013 del 28/02/14
    Comune di Bologna
    anno 2013 2,58€/mq
    anno 2014 2,64€/mq
    Alla fine faremo la classifica e vedremo a quale sindaco consegnare il tapiro.

    RispondiElimina
  8. il tapiro lo dovreste consegnare a chi vota ancora certa roba.

    http://vergatonews24.it/2014/05/26/massimo-gnudi-e-il-nuovo-sindaco-di-vergato/

    Tanto sono abituati ai siluri.

    O forse no?
    aaaahhhh dimenticavo che tanto abbiamo 80 euro al mese.

    domani vado da "altero" e mi compro le pizze condite.

    RispondiElimina