Piero Lanciotti parla delle strategie elettorali pentastellate : “Le stelle saranno ancora cinque e più luminose che mai ”.

C’è una presenza nel panorama politico non solo bolognese che è il Movimnto 5 Stelle. Ha ‘nel proprio portafoglio elettorale ’ una potenzialità percentuale a due cifre che non comincia con l’uno, ma non si capisce bene cosa voglia fare alle amministrative ormai alle porte. Con questa potenzialità in molti si sfregherebbero le mani e sarebbero in piazza da tempo e con euforica baldanza.

Abbiamo incontrati Piero Lanciotti (nella foto)  un attivista del movimento che ben conosce il mondo a ‘cinque stelle’ nella valle del Reno per aver operato al fine di ottenere la certificazione del movimento alle liste di Marzabotto, Grizzana Morandi , Vergato e Casalecchio, condizione essenziale per utilizzare il simbolo, e gli abbiamo chiesto :

Come mai un comportamento differente da comune a comune. In alcuni siete presenti, in altri no.  Vi mancano coloro che vogliono partecipare alla gara elettorale ?

“Il movimento ha un comportamento rivoluzionario. Non si parte dagli uomini, ma dalle idee. Se in una certa realtà si forma un gruppo di lavoro che individua tematiche e idee utili al  territorio e in linea con il programma del movimento, parte  l’iter per dare corpo e gambe a questo programma. Non in tutti i comuni questa condizione si è formata, ma è solo questione di tempo. La realtà comunque è già rilevante poiché nella regione sono state certificate oltre un centinaio di liste “.

Qui avete una lista a Marzabotto, una a Grizzana Morandi e una a Monzuno, riesce a spiegare il tema comune che le caratterizza ?

“ Qualificazione e rispetto del territorio; riorganizzazione della tematica ‘rifiuti’ con il superamento dei monopoli  che oggi l’appesantiscono;  ogni comune ha poi sue peculiarità che lo caratterizzano”.

Come movimento non avete un programma generale valido per tutti ?

“Il Movimento si riconosce nella carta di Firenze e nel ‘non statuto’ che concentrano in pochissimi punti la linea guida generale ed ideologica. Riportato il tutto nella realtà quotidiana, ogni gruppo , attraverso la rete quale elemento capace di sviluppare una democrazia partecipata, è ideatore, promotore  e responsabile del proprio operato politico elettoralistico”.

Quindi il Movimento non ha una organizzative a piramide ?

“No. Nel movimento uno vale uno indipendentemente dal ruolo che sta ricoprendo. I parlamentari del Movimento sono cittadini come tutti gli aderenti, con stessi diritti e stessi doveri. Chiunque può fare parte del Movimento ma per essere candidabile deve avere una limpidezza legale assoluta, oltre che non essere iscritto a nessun partito. Per noi è motivo di esclusione da candidature anche l’avere ‘carichi pendenti’, cioè avere cause legali in atto. Infine per essere candidabili alle amministrative  si deve essere un residente del comune per il quale ti proponi”.

Cosa vi aspettate dal confronto del 25 maggio ?

“Nelle europee, un voto in più del secondo, cioè primi. Nelle amministrative dove siamo presenti, la riconferma del risultato alle politiche di un anno fa, e cioè un voto 5 stelle su quattro. Entrare quindi in tutti i consigli comunali, avere così accesso a tutta la documentazione amministrativa e soprattutto sedersi al tavolo delle Unioni dei comuni. Tornando al punto precedente, voglio ricordare che vi sono documenti  cui il singolo cittadino non può accedere, ma solo il consigliere comunale. Quindi la speranza è  ‘In alto i cuori a riveder le stelle’ ”.