Si sta per concludere a Monzuno il primo mandato
amministrativo di Marco Mastacchi sindaco, il mandato della svolta. Dopo 34
anni di amministrazione di sinistra infatti, i monzunesi nel 2009 hanno voltato
pagina e si sono affidati agli oppositori di allora.
Presto gli elettori di Monzuno saranno chiamati a riconfermare la scelta di
allora se l’operato dell’amministrazione li ha soddisfatti o a cambiare ancora:
alle amministrative si presenteranno ben 4 liste.
Fra coloro che hanno raccolto
la fiducia del sindaco Mastacchi, Ermanno Pavesi ( nella foto) cui il primo cittadino ha delegato
la gestione di cultura e scuola. Anche per lui quindi è tempo di consuntivo e
di rimettersi al giudizio dei suoi concittadini. Lo abbiamo incontrato e gli
abbiamo chiesto:
Il dato finale della sua esperienza è caratterizzato
da una cifra in rosso o in nero ?
“ Il finale è
certamente un dato positivo. Pur in una situazione notoriamente di difficoltà
economica, sono riuscito a mantenere alto il livello delle manifestazioni
culturali del territorio e a
sovvenzionare in modo adeguato la banda Bignardi, una presenza per noi
emblematica e di grandissimo valore sociale, culturale ed artistico”.
Sarà quindi della partita alle amministrativa del
prossimo maggio?
“ Certo. Spero di essere nella lista Mastacchi.
Conto sul consenso dei cittadini di Monzuno e mi impegno, se rieletto e
riaccolto in giunta, a proseguire il lavoro di questi anni”.
Quali sono i fiori all’occhiello del suo mandato ?
“Abbiamo operato per la rivitalizzazione di Monzuno
quale comune artistico e in questa logica ritengo un grande risultato
l’apertura della pinacoteca Bertocchi-Colliva. Un evento atteso da tanti,
troppi anni e cioè fin da quando, con la morte di Renato Colliva avvenuta nel
’91, era volontà dei suoi famigliari di dare attuazione alle sue volontà
testamentarie con l’apertura di un museo dedicato ai due artisti”.
Proprio tutto bene. Non ci sono rimpianti ?
“Il grande rammarico che ho è di non essere riuscito
a valorizzare a pieno la tartufesta. Penso che questa festa debba essere uno
dei tre eventi di punta per caratterizzare il nostro territorio. Purtroppo la
mancanza di fondi non ha permesso di fare di questa iniziativa monzunese una
delle colonne portanti della tradizione turistico-gastronomica dell’Appennino.
Monzuno dispone di tutto ciò che serve a questo fine: paesaggio, cibo, storia,
vicinanza con la città ”.
Quali sono le altre due ?
"La prima è certamente ‘ Chef al Massimo’, la cui
riuscita eccezionale ha dimostrato come la collaborazione pubblico-privato può
far crescere e conoscere il territorio. La seconda il premio Ilario Rossi. Il mio
progetto consisteva nel coinvolgere i ristoratori locali e creare un menù
legato alla pittura. E questo è rimandato al prossimo mandato”
In bocca il lupo!
“Crepi il lupo.”
RispondiEliminaIl lupo non creperà perchè l' affluenza alle urne sarà molto scarsa, a perte i perenti, nonni, fratelli, cugini e zie non so proprio chi vi voterà.